di Alessandra Daniele
Il decorso della pandemia dii Covid-19 negli Stati Uniti è catastrofico.
A causa della criminale strafottenza di Donald Trump, come della Sanità Usa, riassumibile nel motto “paga o muori”.
La patria del darwinismo sociale pratica l’”immunità di gregge” che conviene ai lupi.
La tara è strutturale, è un errore di sistema che prescinde dalle leadership temporanee, ma Trump, da miliardario, ne è entusiasta, e durante la sua presidenza s’è adoperato per peggiorare la situazione.
Le cifre ufficiali della pandemia negli Usa, già terribili, sono comunque una sottostima che non tiene conto delle centinaia di migliaia di casi non diagnosticati e non inclusi nelle statistiche, fra cui i senzatetto che finiscono da sempre nelle fosse senza nome.
Per ovvi motivi socio-economici, afroamericani e latini vengono contagiati e soccombono al virus 5 volte più dei bianchi.
Il lockdown, già a macchia di leopardo, è durato poco, ed è stato contestato da proteste dell’estrema destra direttamente appoggiate da Trump, il quale continua a stornare l’attenzione dalle sue colpe nel disastro rinfocolando le teorie complottiste sulle armi di distruzione di massa di Wuhan.
Dirottare il malcontento popolare sul Grande Nemico – nel caso di Trump la Cina – di solito funziona, ma stavolta potrebbe non bastare al presidente per assicurarsi la rielezione a novembre, nonostante la pochezza del suo sfidante Joe Biden, grigia cariatide dell’establishment Democratico.
L’intenzione di Trump quindi è sfruttare il pericolo del contagio per allontanare dai seggi elettorali più gente possibile fra le minoranze etniche e le classi sociali più colpite dalla pandemia di Covid-19, e dalla conseguente crisi economica, che in un paese privo di ammortizzatori sociali s’annuncia altrettanto sanguinosa, con decine di milioni di disoccupati che insieme al lavoro perderanno anche la casa.
Se questo sarà lo scenario però, l’unico sistema che avrà Donald Trump di venire rieletto sarà essere l’unico a votare.