Che ne sarà del ‘Doomsday’ Seed Vault dell’Artico?

DI F. WILLIAM ENGDAHL

journal-neo.org

Sullo sfondo della paura crescente di una pandemia globale di coronavirus, un evento è passato largamente inosservato, al punto da essere così lontano dal resto del mondo, che la maggior parte non è a conoscenza della sua esistenza. Il “Doomsday” Seed Vaultdelle Svalbard sull’isola di Spitsbergen, a Nord del Circolo Polare Artico, ha appena ricevuto un’ulteriore importante consegna di semi di varietà vegetali per il suo stoccaggio speciale. Ciò che rende l’intera iniziativa di questa banca dei semi perlo meno sospetta è l’elenco degli sponsor finanziari dietro al progetto globale.

Il 25 febbraio oltre 60.000 nuove varietà di semi sono state collocate nel caveau delle Svalbard, il più grande deposito di semi,sin da quando è avvenuta la sua apertura. Ciò porta il totale dei tipi di semi a oltre un milione da quando il caveau è stato aperto per la prima volta ai depositi all’inizio del 2008.

Gli ultimi depositi di semi includono cipolle dal Brasile, fagioli di guar dall’Asia centrale, semi di mais sacri per la nazione Cherokee e fiori di campo da un prato presso la casa del Principe Carlo nel Regno Unito (sic). Il caveau delle Svalbard si trova sull’isola che fa parte legalmente della Norvegia, a partire da un trattato del 1925. Il governo norvegese ha raccolto gran parte del denaro per la costruzione della struttura, i cui sostenitori hanno dichiarato che era in grado di resistere a un’esplosione di una bomba nucleare. L’unico problema è stato che i progettisti non hanno reso la struttura, costruita su un fianco di una montagna, impermeabile e l’ingresso si è allagato durante le piogge intense del 2016, richiedendo importanti riparazioni e migliorie, completate circa quattro anni dopo, per 20 milioni di euro. In particolare, come ha sottolineato il Primo Ministro norvegese Erna Solberg, durante la recente cerimonia di ricevimento delle sementi, il 2020 è l’anno in cui i Paesi dovrebbero salvaguardare la diversità genetica delle colture, per raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite di “eliminare la fame entro il 2030“. L’anno 2030 è il momento in cui l’IPCC delle Nazioni Unite prevede un catastrofico cambiamento climatico che escluderà un’azione radicale dal mondo, nonché l’anno chiave di riferimento per la malthusiana Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

L’argomento dichiarato pubblicamente per il grande progetto della banca dei semi è presumibilmente un supporto sicuro per le numerose raccolte nazionali di banche dei semi, nel caso in cui vengano distrutte in guerra come in Siria o in Iraq, o da disastro naturale oaltra calamità. Il caveau delle Svalbard è stata definito “l’arca di Noè dei semi”, in caso di “catastrofe globale”, per consentire una teorica ripresa all’agricoltura mondiale. OK. Interessante. Non viene preso in considerazione chi deciderebbe come distribuire quei semi in caso di tale catastrofe.

Ciò che è da notare è l’elenco di coloro che sostengono questo partenariato pubblico-privato molto insolito.

Crop Trust?

La banca dei semi e l’acquisizione delle sementi è gestita da un’entità nota come Crop Trust, ufficialmente conosciuta come Global Crop Diversity Trust(1), con sede a Bonn, in Germania. Sul suo sito web, Crop Trust afferma che la loro “unica missione è garantire che l’umanità preservi e renda disponibile la diversità delle colture del mondo per la futura sicurezza alimentare”.

Essa ha un impressionante elenco di sponsor finanziari che è denominato Donors’ Council. Tra quelli che balzano di più all’occhio è nominata Bayer Crop Science, che ora incorpora Monsanto; Du Pont Pioneer Hi-Bred; Syngenta AG, ora di proprietà di Chem China. Questi sono i maggiori fornitori al mondo di semi brevettati OGM e prodotti chimici per l’agricoltura abbinati come Roundup con il glifosato. Oggi Syngenta, di proprietà statale cinese, è il maggiore fornitore mondiale di prodotti chimici per colture.

Inoltre, i donatori di Crop Trust includono la Bill and Melinda Gates Foundation, principale donatore che ha avviato il Trust nel 2004 con la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e il CGIAR, agendo attraverso Bioversity International.

La Gates Foundation è affiliata al Crop Trust dalla Rockefeller Foundation, che per prima ha finanziato la creazione della biotecnologia OGM a partire dagli anni ’70, presso il loro International Rice Research Institute, dove hanno speso milioni [di dollari] nel tentativo di sviluppare il colossale fallimento chiamato Golden Rice arricchito con vitamina A. Il CGIAR, istituito nel 1972 dalla Rockefeller Foundation e dalla Ford Foundation per diffondere il loro modello agroalimentare della Rivoluzione Verde, controlla la maggior parte delle banche di semi private, dalle Filippine, alla Siria, al Kenya. Complessivamente, queste attuali banche dei semi contengono oltre sei milioni e mezzo di varietà di sementi, quasi due milioni delle quali sono “caratteristiche”. Doomsday Vault delle Svalbard ha una capacità di ospitare quattro milioni e mezzo di semi differenti.

All’epoca dell’apertura del Vault Doomsday delle Svalbard nel 2008, il Presidente del Crop Trust era la canadese Margaret Catley-Carlson. Catley-Carlsonè stata anche Presidente fino al 1999 del Population Council con sede a New York, organizzazione per la riduzione della popolazione di John D. Rockefeller III, istituita nel 1952 per promuovere il programma eugenetico della famiglia Rockefeller, sotto la copertura della promozione della “pianificazione familiare”, dispositivi di controllo delle nascite, sterilizzazione e “controllo della popolazione” nei Paesi in via di sviluppo. Catley-Carlson era anche membro del Consiglio di Amministrazione di Syngenta Foundation.

De-Population Council

Essere Presidente del Population Council, fondato da Rockefeller, non è un affare secondario. Negli anni ’90, l’Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite ha avviato una campagna per vaccinare milioni di donne tra i 15 e i 45 anni in Nicaragua, Messico e Filippine, secondo quanto riportato contro il tetano, una malattia derivante da cose come il calpestare un chiodo arrugginito. Il vaccino non è stato somministrato a uomini o ragazzi, nonostante presumibilmente siano altrettanto soggetti al calpestare chiodi arrugginiti quanto le donne.

A causa di quella curiosa anomalia, il Comitè Pro Vida de Mexico, un’organizzazione laica cattolico-romana, si è insospettita e ha fatto testare i campioni del vaccino. I test hanno rivelato che il vaccino contro il tetano diffuso dall’OMS – solo alle donne in età fertile – conteneva gonadotropina corionica umana o hCG, un ormone naturale che, combinato con un vettore di tossoidi tetanici, stimolava gli anticorpi che rendevano una donna incapace di mantenere la gravidanza. A nessuna delle donne vaccinate è stato detto.

In seguito, è emerso che la Rockefeller Foundation insieme al Rockefeller’s Population Council, la World Bank (sede del CGIAR) e il National Institutes of Health degli Stati Uniti erano stati coinvolti in un progetto ventennale, iniziato nel 1972, per sviluppare per l’OMS il vaccino per l’aborto occulto con un vettore del tetano. Inoltre, il governo norvegese, il padrone di casa del Doomsday Seed Vault delle Svalbard, ha donato 41 milioni di dollari per sviluppare lo speciale vaccino antitetanico abortivo.

È solo una coincidenza il fatto che la stessa Gates Foundation stia sostenendo l’organizzazione responsabile del mantenimento del “Doomsday” Seed Vaultdelle Svalbard, nello stesso momento in cui Gates sta emergendo come una delle maggiori autorità in merito al pericolo dell’epidemia di coronavirus di Wuhan? In un articolo che ha scritto per il New England Journal of Medicine, Gates ha dichiarato che il designato COVID19, “ha iniziato a comportarsi molto come il patogeno per il quale siamo stati preoccupati una volta nel secolo”.

Un caveau di semi praticamente inaccessibile, sotto il controllo di alcuni dei principali sostenitori dell’eugenetica e della riduzione della popolazione è sicuramente degno di nota. Con oltre un milione di insostituibili patrimoni di sementi del mondo, rinchiusi all’interno del caveau dei semi delle Svalbard, questo potrebbe essere un modo per i colossi dell’agroalimentare OGM, come Bayer-Monsanto o Syngenta, di ottenere illegalmente l’accesso a quei semi in un momento di crisi globale? Sembra molto inverosimile, eppure ci sono eventi inverosimili nel nostro mondo. Potremmo dire: “Chi controlla i semi delle colture del mondo, controlla il mondo”.

William Engdahl è consulente e docente di rischio strategico, ha conseguito una laurea in scienze politiche presso la Princeton University ed è autore di best seller sul petrolio e la geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook“.

03.03.2020

Fonte: https://journal-neo.org/

Linkhttps://journal-neo.org/2020/03/03/what-s-going-on-with-the-arctic-doomsday-seed-vault/

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da NICKAL88

Nota a cura del traduttore

  • Il Fondo mondiale per la diversità delle colture (Global Crop Diversity Trust) è una organizzazione internazionale il cui scopo è assicurare la conservazione e la disponibilità di diversità di colture per la sicurezza alimentare nel mondo. Essa nacque attraverso una collaborazione tra la FAO ed il Gruppo Consultivo sulla Ricerca Internazionale in Agricoltura (CGIAR). Nel 2006 il fondo entrò in accordi con l’amministrazione del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura. L’accordo riconobbe che il Trattato è un elemento essenziale della strategia fondante il trattato al riguardo della conservazione fuori dal loco originario e disponibilità di risorse geniche per piante per l’alimentazione e l’agricoltura.Inoltre conferma la autonomia del fondo come organizzazione scientifica.

Il Fondo sta assemblando un fondo di garanzia, i cui redditi verranno utilizzati per sostenere la conservazione delle distinte e importanti diversità delle colture, in perpetuo, attraverso le istituzioni esistenti.

La diversità delle colture è il fondamento biologico della agricoltura è la materia prima della pianta che allevatori ed agricoltori usano per adattare le varietà vegetali agli insetti nocivi ed alle malattie. Nel futuro, questa diversità biologica potrebbe giocare un ruolo importante nell’aiutare l’agricoltura ad aggiustarsi ai cambi climatici e ad adattarsi al deficit di acqua o di energia.

Il fondo per la diversità delle colture ha gli uffici presso la FAO e presso la Bioversity international (formalmente la International Plant Genetic Resources Institute (IPGRI)) in Roma.L’organizzazione è guidata dal dott Cary Fowler.

L’organizzazione ha in dotazione circa 100 milioni di $.I principali donatori sono: Australia, Svezia, Svizzera, Canada, Norvegia, Germania, Stati Uniti d’America, ed il Grains Research and Development Corporation (Australia). Un numero di paesi poveri supporta il progetto, inclusi l’Etiopia. Possono contribuire anche privati e fondazioni.

Il Fondo sta correntemente organizzando una serie di colture e di strategie di conservazione regionale.

Il fondo è coinvolto con il governo della Norvegia e la Nordic Gene Bank nella costituzione del Svalbard Global Seed Vault, una fondazione per la sicurezza alimentare sito nelle isole Svalbard. Questa fondazione “possiede” un back up di sicurezza per le banche dei geni esistenti, che sono vulnerabili a guerre, disastri naturali,guerra civile, ed anche per controbattere fallimenti di attrezzature e cattiva gestione. Il Svalbard Global Seed Vault è stato propagandato come un mezzo per ristabilire l’agricoltura, in caso di una catastrofe globale di qualsiasi tipo. È progettata per contenere 4,5 milioni di campioni di diverse varietà (in forma di seme) di colture agricole.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_mondiale_per_la_diversità_delle_colture

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