[Con questo libro a lungo atteso – che non «viene» dalla strada per il semplice fatto che in strada ci rimane – torna in libreria Quinto Tipo, la collana-laboratorio diretta da Wu Ming 1, ormai giunta al quindicesimo titolo. Lemme lemme andiamo avanti, sperimentando e imponendo nuove autrici e autori… alcuni dei quali passano poi alle major 🙂 Questo lavoro ci dà soddisfazioni, comincia a essere riconosciuto. Nel dicembre 2019 Una cosa oscura, senza pregio di Andrea Olivieri è stato il secondo titolo più votato come «libro dell’anno» dal pubblico della trasmissione di Radio 3 Fahrenheit. Auguriamo almeno altrettanto a Giuseppe “Nexus” Gatti. E a voi buona lettura. WM]
Rap (o MCing), DJing, writing, breaking. Le «quattro discipline» dell’hip-hop, secondo una nomenclatura affermatasi negli anni Ottanta.
Oggi ha ancora senso parlare di hip-hop?
E che cos’è l’hip-hop? Presa di parola emancipatoria delle minoranze meticce o facile viatico per soldi e successo? Indecorose tag sbombolettate sui muri o movimento di contro-colonizzazione? Espressione di contestazione nei centri sociali o fenomeno pop mainstream in tv? Immaginario patriarcale e sessista o strumento di emancipazione delle donne nere? O forse tutto questo insieme?
E se è tutto questo insieme, come si racconta? Che rapporto c’è fra Jovanotti e Afrika Bambaataa, Jay-Z e Vasco, Coca Cola e Fight the Power, dischi in vinile e dischi volanti, Zulu king e drag queen, pantere nere e tori rossi, Jackie Chan e latin hustle, Andy Warhol e Crazy Legz, Ronald Reagan… e la misteriosa danza psionica messa a punto nelle fogne di New York? C’è da perdersi dopo ogni angolo…
Ma uno stradario serve propro a questo: a orientarsi.
Guidato da tre maestri Jedi della cultura hip-hop (Poe One, Phase Two e Danno), lo Stradario di Nexus ci guida nel labirintico mondo della doppia h.
Un’epopea urbana fatta di boulevard storici e avenue filosofiche, incroci mortali, tunnel e dance club.
Nei lunghi boulevard si racconta di segregazione razziale, bande di strada e sette urbane degli anni Sessanta e Settanta; delle «quattro discipline» negli anni Ottanta; della liaison fra hip-hop e centri sociali negli anni Novanta; della sublimazione della scena nella cultura urban negli anni Zero; della nostalgia per i bei tempi andati negli anni Dieci, e di scommesse per gli anni Venti.
Nelle avenue, invece, si raccontano le potenzialità pedagogiche, politiche, filosofiche ed espressive che musica, danza e arti visuali hip-hop lanciano nel nuovo millennio.
Tre anni di scrittura, quattordici di ricerche, oltre un secolo di storie e rivoluzioni. Insieme saggio, romanzo ed esposizione d’archivio, Stradario hip-hop smonta le narrazioni rap-centriche, politiciste e misogine sull’hip-hop, lanciando nuovi itinerari culturali, transnazionali e gender bender per approcciarsi, come dicevano quei tali, alla «scienza doppia h».
Oltre le Quattro Discipline, una narrazione del Quinto Tipo.
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Nexus (Giuseppe Gatti) è regista, performer e arteducatore. Dopo le esperienze internazionali come ballerino di breaking ha fondato e dirige la compagnia Garofoli/Nexus. È docente di storia e filosofia hip-hop presso la Urban Dance Academy e del laboratorio di arti digitali presso il Dams di Roma Tre.
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Stradario Hip-Hop è il quindicesimo titolo della collana Quinto Tipo diretta da Wu Ming 1 per le Edizioni Alegre e arriva in libreria oggi, 2 luglio 2020.
A Quinto Tipo ci si può abbonare: con soli 45 euro, usufruendo mediamente del 30% di sconto, quattro UNO – «Unidentified Narrative Objects» – atterreranno a casa tua senza spese di spedizione per l’Italia, a partire proprio da Stradario Hip-Hop. Se vuoi abbonarti, → visita questa pagina.
Se invece vuoi acquistare solo Stradario Hip-Hop, il link è questo.
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