Una due giorni di mobilitazioni simultanee in difesa del mare e dei nostri territori lanciata dalla campagna “Per il clima, fuori dal fossile”. Sabato 1 agosto attivisti in presidio davanti alle centrali Api di Falconara Marittima (An), nelle Marche, ed Eni di Fusina (Ve) in Veneto; flashmob in spiaggia a Pescara e incontro pubblico a Brindisi “Contro la conversione a gas di Cerano, per la costruzione di una comunità energetico diffusa”. Sit-in anche davanti al centro di stoccaggio gas di Sergnano in Lombardia. Domenica 2 agosto manifestanti a Termoli, con un sit-in sul litorale nord di Termoli (spiaggia libera lato Cala Sveva) e davanti alla centrale a carbone Enel di Civitavecchia, obiettivo della manifestazione del 4 luglio scorso.
Questi i contenuti al centro della due giorni di iniziative sintetizzati in un testo diffuso dai canali di comunicazione della campagna:
“Tutti gli attivisti sono scesi in piazza per chiedere la chiusura degli impianti fossili inquinanti, la bonifica dei territori e il blocco delle nuove opere. L’emergenza climatica diventa ancora più emergenziale con il decreto legge semplificazioni in discussione al parlamento in questi giorni.
Il Decreto è una grande contraddizione e va subito modificato perchè punta, a parole, sulla “green economy”, ma di fatto introduce ben due norme che calpestano gli usi civici e i territori che devono essere gestiti dalle comunità locali e che sono tutelati a livello costituzionale, per realizzare…gasdotti, cioè opere fossili.
La Campagna Nazionale “Per il Clima Fuori dal Fossile” NON SI FERMA ed invita alla mobilitazione tutte le realtà territoriali che si battono contro le grandi e piccole opere e gli impianti energetici e industriali nocivi inquinanti climalteranti.
Oggi, con iniziative svolte in contemporanea in diverse località costiere dell’Italia, chiediamo:
– La sospensione di ogni finanziamento pubblico alle imprese che operano nelle fonti fossili (19 miliardi) e per il rilancio di un piano di investimenti verso le bonifiche dei tanti siti inquinanti di interesse nazionale (come Bussi in Abruzzo) e per le energie rinnovabili. Basta VelEni!
– Dire No al Decreto Legge Semplificazioni che riduce i termini di partecipazione dal basso alle Valutazioni di Impatto Ambientale VIA a favore dei soliti noti, favorisce bonifiche di facciata smantellando le priorità non ancora ottemperate dei Siti di Interesse Nazionale SIN e facilita le autorizzazioni per nuovi gasdotti.
– La chiusura di tutte le centrali a carbone ancora attive e contro la realizzazione di nuove centrali turbogas (Brindisi, Fusina, La Spezia e Civitavecchia).
– Fermare il progetto di un’Italia Hub e piattaforma europea del gas, perforata da nuovi metanodotti, rigassificatori e trivellazioni. No ai progetti SNAM dell’Appennino, No alla centrale di compressione a Sulmona che devastano il nostro territorio già sismico ed altamente franoso.”