Marcello Pamio
Se fosse vivo oggi il grande Massimo Troisi molto probabilmente al posto di “Pensavo fosse amore e invece era un calesse”, girerebbe il film “Pensavo fosse scuola e invece era un lager”.
Parlando di commedie è molto interessante il Comunicato Stampa del 14 agosto del presidente dell’ANP, l’associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola
“Pensavamo di vivere in una tragedia, e invece era una commedia: Tanto rumore per nulla di William Shakespeare!” Questo è il sarcastico commento di Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP alla notizia del nuovo parere del Comitato Tecnico Scientifico (CTF) secondo cui il distanziamento di un metro a scuola, al rientro a settembre, può anche non essere mantenuto per qualche mese, in attesa dei nuovi banchi, purché si faccia uso della mascherina chirurgica!
Il Giannelli non comprende la ratio del parere del CTS e soprattutto come mai “non si sia fatta chiarezza prima su questo aspetto fondamentale”.
Proviamo a sparare una risposta? Forse dipende dal fatto che siamo governati da inetti e cialtroni messi là proprio per disintegrare la scuola, o meglio chi la frequenta, il nostro divenire? Così tanto per dire, ovviamente.
Anche perché – continua Antonello Giannelli – i dirigenti scolastici hanno risposto a innumerevoli monitoraggi ministeriali per comunicare più volte tutti i dati relativi alle classi, alle aule, ai corridoi, alle palestre, ai cortili, agli edifici, ai bagni, ecc.
A cosa è servito tutto questo immane lavoro? Riproviamo a dare una risposta? Ovviamente non è servito a nulla se non a tenere occupata la gente, creando il caos nelle scuole e nelle famiglie…
Quindi nell’attesa che arrivino (se mai arriveranno) i due milioni di nuovi banchi monoposto a rotelle, i giovani disabili da scolarizzare dovranno tenersi la museruola.
Per mesi il distanziamento sociale a scuola è stata una disposizione ministeriale inamovibile e assolutamente prioritaria, ora in mancanza delle rotelle diventa secondaria. Che dire? La forza di questo governo sta proprio nella coerenza!
Se non ci fosse da piangere verrebbe quasi da ridere, e forse è proprio per questo che il presidente dell’ANP termina il Comunicato specificando “dopo una estate di lavoro frenetico che sembrava tragica e invece era solo comica”.
Un’estate comica? Come comica è stata la proposta dalla stessa ANP di far entrare in pagella le regole anti-Covid: voto in condotta a chi le rispetta o meno. Gli studenti che non rispettano il distanziamento e/o non usano correttamente la mascherina avranno un voto negativo in condotta. Più che metodo per responsabilizzare gli studenti è propaganda per indottrinare i giovani e separarli socialmente sempre di più! Almeno questa pazzia non è stata colta dal Ministero e il voto-Covid è rimasto nella mente malata di chi l’ha partorito.
Il problema serissimo è che tra meno di un mese milioni di giovani verranno rinchiusi dentro dei gulag e trattati non come studenti ma come potenziali e pericolosi untori. Immobili e zitti in classe con tanto di mascherina (se nel frattempo non sono arrivate le rotelle), mentre fuori dall’aula ogni loro spostamento sarà seguito e tenuto sotto controllo da telecamere e bidelli-kapò che gireranno armati di amuchina e termometro sempre pronti a sparare il raggo laser sulla fronte di ogni disgraziato che inavvertitamente dovesse espettorare muco per terra, o peggio ancora avere un colpetto di tosse.
E Dio solo sa cosa potrà accadere se il display indicherà un valore superiore a 37,5°C!
Per chi non dovesse averlo ancora capito, per chi ancora la mascherina ce l’ha avvolta all’encefalo, tutto questo bailamme a scuola è dovuto ad un banalissimo virus influenzale, che stando ai dati epidemiologici, e non alle chiacchiere da bar, è praticamente innocuo in età pediatrica (e nella quasi totalità delle persone adulte sane).
Da commedia tragicomica sono riusciti a trasformarla in un fanta-horror…