Marcello Pamio
Molti sono dell’idea che la vita sia un film, un bellissimo lungometraggio la cui trama viene decisa giornalmente da ognuno di noi. Stupenda visione che è tanto vera quanto più ci si riferisce a persone coscienti e pensanti, ma quando si ha a che fare con esseri privati dell’intelletto allora le cose stanno diversamente. Il film infatti che il Sistema sta proiettando dentro la coscienza di tanti esseri umani è un vero e proprio fantahorror! Milioni di persone che non vivono ma vengono vissute e non pensano perché vengono pensate da qualcun altro…
I registi e gli sceneggiatori ovviamente non sono i pagliaccetti e le marionette che si alternano nei parlamenti, perché i veri burattinai sono sempre ben nascosti nell’ombra dietro le quinte, e manovrando a distanza la politica, le forze dell’ordine e i media, legiferano, bloccano e controllano le masse. Un meccanismo perfettamente oliato.
Dopo aver segregato in casa la popolazione per mesi e devastato l’economia nazionale non possono certo mollare la presa, e infatti nonostante i numeri parlino chiaro (non esiste alcuna emergenza perché non si muore più come prima e soprattutto le cure sono note) i sudditi con l’anello al naso continuano a fare quello che vien loro detto perché trasudano paura da ogni cellula.
Sono in totale dissonanza cognitiva per cui gli emisferi cerebrali non comunicando correttamente, impediscono alla maggior parte delle persone di vedere il film. In effetti basterebbe leggere attentamente i loro dati ufficiali che confermano in pieno la gigantesca presa per il culo.
Dati aggiornati al 18 ottobre 2020
Ieri sono stati eseguiti 146.541 tamponi che hanno evidenziato 11.705 positivi, mentre il giorno prima ne sono stati fatti 165.237 con un riscontro di 10.900 positivi.
Il rapporto positivi/tamponi viaggia da un 6,58% ad un 7,98%, cioè ogni 100 tamponi da 6 a 8 persone risulteranno positive.
La spietata e ferrea logica è banale: più test fanno e più troveranno positivi! Ma questi positivi sono persone realmente ammalate, contagiate o contagiose come continuano a martellare scandalosamente i media mainstream? Assolutamente no, sono persone nella quasi totalità dei casi asintomatiche, cioè oggettivamente sane senza alcun sintomo e non possono infettare nessuno!
La conferma arriva dai numeri dei ricoveri in terapia intensiva e degli isolamenti a casa.
- Numero in terapia intensiva: 750 (pari al 0,59%)
- Isolamento ai domiciliari: 118.356 pari (al 93,76%)
- Numero dei ricoverati con sintomi: 7.131 (pari al 5,65%)
Quindi il 94% delle persone risultate positive ad un tampone sono comodamente a casa perché totalmente asintomatici o nella peggiore delle ipotesi con banali sintomi influenzali e/o da raffreddamento, cosa normalissima in questo periodo.
L’altro dato interessante sono le fasce di età più colpite (dati aggiornati al 13 ottobre 2020).
- Da 60-69 anni: 8,6%
- Da 70-79 anni: 23,3%
- Da 80-89 anni: 32,2%
- Da > 90 anni: 32,3%
Il tasso di letalità è esattamente il medesimo dell’inizio di questa situazione emergenziale: più alto tra le persone anziane. Dai 70 anni in su infatti la mortalità è quasi del 88%.
Le persone che muoiono in questo periodo sono quelle con la salute più cagionevole, con patologie pregresse e con terapie farmacologiche già in corso.
E’ così difficile da comprendere il giochetto?
Hanno aumentato i test (fatti non a caso anche preventivamente a scuola) arrivando a centinaia di migliaia ogni santo giorno con lo scopo di far aumentare i casi “positivi” (asintomatici) così da giustificare le assurde norme, i decreti illegittimi di un governo oramai allo sbando.
Ma sapete qual è il vero problema? Non tanto che ci siano dei delinquenti patentati che mettono in atto un piano diabolico ben preciso, ma la gente che ancora crede alle loro narrazioni, alle favolette, e purtroppo alle ricette!
Tante persone accettano supinamente delle folli restrizioni che colpiscono guarda caso le attività commerciali (chiusura contingentata e non più di 6 persone al tavolo in ristoranti, bar, pub, ecc.), le scuole (bambini che non possono toccarsi con mascherina in classe, disinfettanti tossici e tamponi farlocchi preventivi, ecc.), palestre, centri culturali, fiere, sagre, sport a contatto dilettantistico, ecc.
Fortuna vuole che i calciatori miliardari possano tranquillamente giocare, abbracciarsi e perfino baciarsi perché il virus contagia solo gli sport dilettantistici! Quando si dice il caso…
Oltre all’economica hanno congelato – anche questo non a caso – il divertimento e lo svago dei giovani, la cosiddetta “Movida”. Peccato che il termine Movida originariamente indicava l’importante movimento sociale/artistico diffuso in Spagna dopo la caduta della dittatura franchista, utilizzato successivamente per l’animazione e il “divertimento”. Oggi questo importante movimento di coscienze lo hanno trasformato in un termine dispregiativo: una serata col fine ultimo di sballarsi. Ovviamente il Sistema non poteva dire alla plebe che per meglio controllare la popolazione dovevano bloccare il contatto, le relazioni e il divertimento.
Come cresceranno infatti le nuove leve (bambini e giovani uomini) in una società deprivata totalmente del contatto e delle relazioni sociali?
Ci hanno accompagnato a manina nella “guerra santa dei pezzenti”, come la chiama magistralmente Francesco Guccini nella stupenda canzone “La locomotiva”.
Il “Divide et Impera” è sotto gli occhi di tutti i risvegliati: una triste guerra dei poveri dove mamme attaccano altre mamme (Lorenzin docet) e bambini attaccano altri bambini. Sta diventano “normale” e “spontaneo” guardare l’altro come un nemico o un pericolo (Ha la mascherina? Ha fatto il vaccino? Quanti sono in quel tavolo? Ecc.) e controllarsi a vicenda.