COME DISTRUGGERE IL FUTURO DEI GIOVANI

(lettera aperta ai miei colleghi insegnanti)

Cari colleghi,

capisco che, avendo più o meno la mia età (sono del 1969) abbiate paura di ammalarvi e, quindi, approviate la chiusura delle scuole superiori come misura preventiva. Bene. Allora permettetemi di farvi qualche domanda.

Dov’eravate quest’estate? In uno chalet alpino a 1800 m di quota, immagino. E la pizza con gli amici? Solo fatta in casa per pochi intimi, presumo. E, quando il governo ha riaperto i porti, permettendo a decine di migliaia di clandestini, molti dei quali positivi al Covid (1), di sbarcare impunemente sulle nostre coste, per poi fuggire in massa dai centri di accoglienza (2), vi siete indignati, vero?

No? Male.

«Negli ultimi giorni [gli sbarchi] sono stati quotidianamente più di 600. A questi vanno poi aggiunti quelli che arrivano via terra provenienti dalla frontiera con la Slovenia e quelli che ci vengono rimandati indietro da Svizzera e Francia». (3)

Come scrissi in un recente articolo (4), appare sconcertante che, per contrastare la diffusione di un virus la cui letalità media è quella di un’influenza grave, attestandosi intorno allo 0,2% (5), si stia devastando l’economia di un intero paese, si deteriorino i rapporti sociali creando tensioni nelle famiglie e disordini per le strade (6), si sia impedito per mesi ai bambini di andare a scuola o all’asilo e di giocare con i coetanei segregandoli in casa.

Sono state compromesse attività costruite attraverso l’impegno, gli sforzi, i sacrifici di intere generazioni, e i giovani, già penalizzati dagli effetti della globalizzazione economica, soprattutto in termini di impoverimento complessivo e di carenza di opportunità e di precarizzazione dei rapporti di lavoro, per la chiusura e la delocalizzazione di aziende e per i mancati investimenti in ricerca, oltre che per il dumping salariale dovuto alla deportazione (poiché di questo si tratta) in Italia di centinaia di migliaia di Africani, disposti a lavorare per pochi euro l’ora in condizioni di semi-schiavitù, si vedono negare il diritto allo studio. Come sottolinea Paolo Becchi, la didattica a distanza difficilmente può compensare la mancanza di un rapporto diretto, fisico, fra docente e discente (7), oltre ad aumentare il rischio di abbandono scolastico da parte degli studenti più fragili (8), come sto sperimentando anch’io con i miei allievi: alcuni ragazzi non si collegano a google meet (la piattaforma più utilizzata) e diventano irreperibili.

Sempre di più saranno i diplomati e i laureati costretti ad emigrare all’estero, contribuendo al progresso dei paesi di destinazione e impoverendo il proprio, invece di essere liberi di costruirsi un futuro in Italia.

Sapete che di infezioni respiratorie, polmoniti e influenza si muore tutti gli anni fra il disinteresse generale?

La stima dell’eccesso di mortalità ascrivibile all’epidemia influenzale nelle stagioni 2013-14, 2014-15, 2015-16 e 2016-17 fu, rispettivamente, di 7027, 20259, 15801 e 24981 (9), ma occorre tener conto del fatto che ogni anno nel nostro paese oltre la metà degli ultrasessantacinquenni si sottopone alla vaccinazione antinfluenzale (10). Quante persone morirebbero se, come nel caso del covid-19, il vaccino non fosse disponibile?

Questo elevato numero di vittime sarebbe dovuto alla presenza, nella popolazione italiana, di molti individui estremamente anziani e, quindi, vulnerabili.

Il rapporto dell’ISTAT sull’impatto dell’epidemia covid-19 sulla mortalità, pubblicato il 16 luglio 2020, rileva che il 71,8% dei decessi di persone positive al test SARS-CoV-2 ha almeno una concausa: il 31,3% ne ha una, il 26,8% due e il 13,7% ha tre o più concause, di cui le più frequenti sono l’ipertensione (18% dei decessi), il diabete (16%), l’infarto (13%) e i tumori (12%). Con frequenze inferiori al 10% vi sono le malattie croniche delle basse vie respiratorie, le malattie cerebrovascolari, le demenze o la malattia di Alzheimer e l’obesità.

«Le complicanze di COVID-19 che portano al decesso sono principalmente la polmonite (79% dei casi) e l’insufficienza respiratoria (55%). Altre complicanze meno frequenti sono lo shock (6%), la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) ed edema polmonare (6%), le complicanze cardiache (3%), la sepsi e le infezioni non specificate (3%)». (11)

Siete in grado di leggere i dati epidemiologici in modo critico, vi siete chiesti che significato abbiano, come vengano raccolti, con quale metodo la causa del decesso di un paziente covid-positivo venga classificata negli ospedali?

Sapete che, se un asmatico positivo al tampone viene ricoverato per una crisi respiratoria acuta e muore, la causa del decesso viene attribuita al covid anche se il virus non è stato isolato dai tessuti del paziente, contravvenendo ad uno dei postulati di Koch? (12)

Poiché i coronavirus in circolazione nella specie umana sono diversi, di cui almeno quattro provocano il comune raffreddore (13), è necessario stabilire se il virus isolato dal paziente sia effettivamente il covid-19; perciò si estrae il materiale genetico virale e, dopo averlo sequenziato, ossia dopo aver determinato la stringa dei nucleotidi che costituiscono l’RNA del virus, si confronta tale sequenza con quella degli altri coronavirus noti. Tutto ciò non può essere fatto in un normale nosocomio ma solo in un laboratorio sicuro, che sia in grado di scongiurare un rilascio accidentale del virus nell’ambiente (14).

Problemi tecnici come la contaminazione durante il prelievo del campione (per es., se il tampone viene accidentalmente a contatto con una superficie contaminata), la contaminazione dei reagenti e la presenza di altri coronavirus possono determinare casi di falsa positività del test (15), come accadde nella primavera scorsa presso il laboratorio centrale di Atlanta del Centro Americano di Prevenzione e Controllo delle Malattie (https://www.cdc.gov/), a causa della contaminazione dei campioni con coronavirus sintetici (16).

Conoscete il fenomeno definito «mortalità compensativa»? Consiste nel fatto che un determinato fattore, agente causale di mortalità, non aumenta in modo significativo la mortalità complessiva della popolazione dal momento che, anziché sommarsi ad altre cause di riduzione della sopravvivenza (come avverrebbe se la mortalità fosse «additiva») si sostituisce ad esse, eliminando individui che non sarebbero comunque sopravvissuti. (17)

In pratica, poiché l’influenza stagionale dell’anno scorso fino alla fine del 2019 era stata meno letale del solito (18), c’erano più persone suscettibili di ammalarsi gravemente quando l’epidemia di covid-19 si diffuse nel nostro paese. L’eccesso di mortalità nel primo trimestre del 2020, potrebbe, quindi, aver compensato, almeno in parte, la minor mortalità autunnale dell’influenza stagionale.

L’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia è stato pubblicato pochi giorni fa: sapete quale sia la loro età media? 80 anni. Le donne morte sono 15.719 (42,7%); l’età mediana (19) delle vittime positive al covid-19 è più alta di 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (pazienti deceduti: 82 anni; pazienti con infezione: 52 anni). Le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 85, uomini 79). (20)

I dati ci sono, basta andarseli a leggere, ma vengono sistematicamente ignorati, dal momento che contraddicono la versione ufficiale del bollettino di guerra emesso a reti unificate. Mai che un dubbio, un timido dissenso affiori nella vostra mente, incrinando le granitiche certezze che vi siete costruiti per giustificare l’ennesimo attacco al sistema educativo attuato dalla giunta sanitaria che, dall’inizio dell’epidemia, ha spodestato il governo democratico del nostro paese.

Quale sarà l’evoluzione futura dell’epidemia?

«Solo due scenari si verificheranno contemporaneamente nel prossimo futuro: le persone che sono geneticamente resistenti al virus si ammaleranno e guariranno sviluppando un’immunità, mentre quelle che non lo sono dovranno essere protette con farmaci e vaccini. Se la pandemia non si fermerà, in alcuni decenni il SARS-CoV-2 diventerà innocuo come i quattro coronavirus umani responsabili di sindrome respiratoria acuta ma non grave (identificati dalle sigle HCoV-NL63, HCoV-HKU1, HCoV-OC43 e HCoV-229E), attualmente in circolazione ma che causano una bassa mortalità nella popolazione umana.» (21)

Secondo Marcello Veneziani:

«La colpa principale è aver generato allarme, facendo ricadere ogni responsabilità sulla condotta dei cittadini, senza aver attrezzato nulla a livello sanitario e strutturale in questi mesi. E continuano ad addossare tutto il contagio alle scelte private (movida, bar, ristoranti) non vedendo le più gravi carenze pubbliche (trasporti, scuola, infrastrutture, medicina territoriale)». (22)

Sicuramente carenze organizzative ci sono state e ci sono tuttora in molti ambiti. Nonostante ciò, al mio rientro nell’istituto tecnico dove lavoro ho trovato una scuola pulita, in cui gli spazi erano ben organizzati, i collaboratori scolastici gentili ma inflessibili nel far rispettare le regole “igieniche”, oltre ad essere molto efficienti nel loro lavoro di igienizzazione delle cattedre durante i cambi d’ora. L’uso dello spazio era stato ottimizzato: grazie alla riduzione del numero delle aule effettivamente utilizzate e, quindi, delle classi per piano, si evitavano eccessivi assembramenti. Ogni classe accedeva alla propria aula con un ingresso separato, che coincideva con la via di fuga in caso di emergenza. I banchi, tutti singoli, erano stati separati e disposti a file; la loro posizione, fissa, era indicata da un nastro verde o blu incollato al pavimento; un’altra striscia orizzontale, gialla, non poteva essere oltrepassata dal docente, delimitando lo spazio che egli aveva a disposizione (utile soprattutto a quelli come me, che non riescono a stare seduti a lungo). Gli studenti sembravano aver accettato di buon grado le nuove regole: erano rispettosi e disciplinati.

Inoltre, le classi che avevano lezione al pomeriggio al mattino erano a casa, e viceversa: si evitava, così, di costringerli a consumare un pasto a base di pizza o cose simili bivaccando un po’ ovunque, e la scuola non doveva dotarsi di un servizio mensa.

Risultato: a livello nazionale, il 10 ottobre gli studenti contagiati erano pari allo 0,08% del totale. (23)

Tutto ciò non è frutto del caso, ma dell’eccellente lavoro di preparazione e di organizzazione che era stato svolto dai dirigenti scolastici e dai loro collaboratori durante il lungo periodo di chiusura delle scuole e, soprattutto, in estate, mentre noi docenti «normali» eravamo a casa o in vacanza. Ora, tutto questo lavoro è stato gettato alle ortiche: perché? Per salvare le persone appartenenti a categorie a rischio, sebbene i dati recentemente diffusi dal Ministero dell’Istruzione indichino chiaramente che i contagi non avvengono a scuola?

Fino a quando qualcuno nel mondo continuerà ad essere portatore del virus, spiega Gideon Lichfield (24), nuovi focolai epidemici saranno ricorrenti in assenza di severe misure di controllo atte a controllarli. In un recente report, i ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno proposto di imporre misure di distanziamento sociale più drastiche ogni volta che i ricoveri nei reparti di terapia intensiva iniziano ad aumentare, e di attenuarle quando questi ultimi diminuiscono. Ecco quale sarebbe il risultato:

Picchi periodici di distanziamento sociale tengono la pandemia sotto controllo. La curva arancione rappresenta l’andamento dei ricoveri in terapia intensiva: ogni volta che essa supera una soglia massima, tutte le scuole e la maggior parte delle università verrebbero chiuse e si adotterebbero misure di distanziamento sociale; quando la curva scende sotto una soglia minima, i provvedimenti restrittivi verrebbero attenuati, salvo il confinamento a casa delle persone con sintomi covid e dei loro famigliari (per «distanziamento sociale» si intende una riduzione dei contatti del 75%), fino a quando non sarà disponibile un vaccino. (25)

Quindi, che si fa, si chiude la scuola ogni anno (senza un motivo valido) per chissà quanti anni a venire, dandole il colpo di grazia definitivo?

A questo punto, facciamola finita con questa messinscena: aboliamola del tutto.

La mia è una provocazione, ovviamente.

«Ai giovani bisogna dare di più… per non lasciarli senza una qualifica professionale», affermò Mario Draghi, ospite del Meeting di Rimini il 18 agosto di quest’anno. (26)

Ottimo proposito, così come i sussidi per le aziende, i liberi professionisti e i dipendenti del settore privato che sono stati più duramente colpiti dalle politiche di contrasto all’epidemia, quando arriveranno. Nel frattempo, iniziamo a non togliere ai giovani il diritto allo studio.

FONTI:

1) https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2020/08/24/coronavirus-65-nuovi-positivi-in-sicilia-58-migranti_7ce7e324-4e5c-4edb-b2a2-26a8e7026f70.html

2) https://it.sputniknews.com/italia/202007269350875-migranti-oltre-cento-in-fuga-dal-cara-di-caltanissetta-al-momento-3-gli-intercettati/

3) https://it.sputniknews.com/opinioni/202010189669008-a-fine-anno-in-italia-avremo-piu-clandestini-sbarcati-che-morti-di-covid/?fbclid=IwAR2rHJiK_pksmzyb-WK1f5E6AXZ6ifmIJKY1mRJtVeo2AyczXiwGEtAByyo

4) https://comedonchisciotte.org/covid-19-caso-o-necessita/

5) https://swprs.org/i-fatti-su-covid-19/?fbclid=IwAR08DU-bqmec0fBjjW9DJfxjxlN1HboFwcSfDOTX805cdSbVOnjz0bblwmw

6) https://it.sputniknews.com/mondo/202010279698546-covid-scontri-e-proteste-in-diverse-citta-contro-nuovo-dpcm—video/

7) https://comedonchisciotte.org/universitas/

8) https://www.cedefop.europa.eu/en/news-and-press/news/coronavirus-distance-learning-increases-dropout-risk-vulnerable-learners

9) Rosano, A., Bella, A., Gesualdo, F., Acampora, A., Pezzotti, P., Marchetti, S., … & Rizzo, C. (2019). Investigating the impact of influenza on excess mortality in all ages in Italy during recent seasons (2013/14–2016/17 seasons). International journal of infectious diseases, 88, 127-134.

10) https://www.epicentro.iss.it/influenza/coperture-vaccinali

11) https://www.istat.it/it/files/2020/07/Report_ISS_Istat_Cause-di-morte-Covid.pdf

12) https://it.wikipedia.org/wiki/Postulati_di_Koch#Postulati_di_Koch

13) https://en.wikipedia.org/wiki/Coronavirus#Common_cold

14) https://theconversation.com/i-study-viruses-how-our-team-isolated-the-new-coronavirus-to-fight-the-global-pandemic-133675

15) Surkova, E., Nikolayevskyy, V., & Drobniewski, F. (2020). False-positive COVID-19 results: hidden problems and costs. The Lancet Respiratory Medicine.

16) https://www.washingtonpost.com/investigations/contamination-at-cdc-lab-delayed-rollout-of-coronavirus-tests/2020/04/18/fd7d3824-7139-11ea-aa80-c2470c6b2034_story.html

17) https://comedonchisciotte.org/salute-e-malattia-nellantropocene/

18) https://www.epicentro.iss.it/influenza/stagione-2019-2020-primo-bilancio

19) https://it.wikipedia.org/wiki/Mediana_(statistica)

20) https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Report-COVID-2019_22_ottobre.pdf

21) Oberemok, V. V., Laikova, K. V., Yurchenko, K. A., Fomochkina, I. I., & Kubyshkin, A. V. (2020). SARS-CoV-2 will continue to circulate in the human population: an opinion from the point of view of the virus-host relationship. Inflammation Research, 1-6.

22) https://www.ilgiornale.it/news/politica/veneziani-conte-parolaio-nulla-fini-siamo-dittatura-1898983.html?fbclid=IwAR09tsUUc6OAQHhFLu7dr2ybn8SHfMGuosXuyZbjAcHpM39_umg4YckqTQc

23) https://www.miur.gov.it/web/guest/-/scuola-i-dati-di-positivita-al-covid-19-al-10-ottobre-2020

24) https://www.technologyreview.com/2020/03/17/905264/coronavirus-pandemic-social-distancing-18-months/

25) Ferguson, N., Laydon, D., Nedjati Gilani, G., Imai, N., Ainslie, K., Baguelin, M., … & Dighe, A. (2020). Report 9: Impact of non-pharmaceutical interventions (NPIs) to reduce COVID19 mortality and healthcare demand.

26) https://www.youtube.com/watch?v=B8jjhdKycmc

Link: https://www.linkedin.com/pulse/come-distruggere-il-futuro-dei-giovani-piero-rivoira

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