Il primo passo da fare per avere un sistema immunitario efficiente

CDC SALUTE è una rubrica di informazioni, notizie e suggerimenti per accrescere consapevolezza e prendersi cura della propria salute da protagonisti. La visione che proponiamo è quella unitaria della persona, vista nella sua unicità di ‘essere umano multidimensionale’ in cui corpo, mente e spirito sono inestricabilmente connessi sia sul piano fisico-chimico che su quello sottile e informazionale.

Il DNA è un alfabeto specifico per ogni individuo, ma le parole con cui ognuno scrive il libro della propria vita vengono scritte man mano che si interagisce con l’ambiente. Da questo punto di vista, dunque, tutto è importante: cosa mangiamo (ma anche come, quanto e quando), cosa beviamo, l’aria che respiriamo, se facciamo attività fisica o meno, ma anche i pensieri, le emozioni, le relazioni interpersonali e il rapporto con la natura e gli altri esseri viventi.

I nostri comportamenti e le nostre scelte sono quindi in grado di favorire la salute o, al contrario, l’insorgenza o il peggioramento della malattia. Non esiste il caso, esiste la causa. Esserne consapevoli significa cambiare totalmente prospettiva e poter avere un ruolo determinante nella costruzione del nostro benessere, ma anche di quello dei nostri figli e nipoti.

E questo pone il tema della responsabilità che abbiamo verso la nostra stirpe, quella umana. Il nostro stile di vita, infatti, determina anche la salute a lungo termine delle generazioni future.

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di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org

UNA VOLTA i contadini sapevano che se non seminavano non mietevano.

Se non piantavano alberi, non potevano raccogliere frutti.

Se non versavano il loro sudore sulla terra, non potevano poi mangiare il loro pane.

Lo sapevano.

È per questo che ogni giorno si impegnavano duramente nel lavoro dei campi rispettando la natura.

OGGI invece vogliamo sapere, ma senza informarsi.

Vogliamo una società armoniosa, ma preferibilmente senza troppi doveri.

Vogliamo essere in forma e stare bene, ma senza faticare.

Non di rado mi trovo a parlare con persone che desiderano sì migliorare le loro condizioni di salute, ma non vogliono assolutamente cambiare abitudini. Sono soltanto in cerca di una pillola o di un integratore naturale miracoloso che risolva velocemente i loro disturbi.

Guai però a cambiare i comportamenti e il modo di nutrirsi, troppa fatica!

Eppure, il più delle volte, è proprio a causa di abitudini malsane che sono arrivati disagi e squilibri.

Non è certamente intenzione di questa rubrica annoiare il pubblico intelligente di CDC abituato a discorrere di argomenti di un certo peso, per giunta in un momento storico come questo in cui si stanno compiendo profondi mutamenti sociali, economici e politici (dunque sembrerebbe più opportuno parlare sempre di altro).

Però, proprio per l’urgenza e la delicatezza di questo periodo, percepiamo l’importanza di porre l’attenzione sulla salvaguardia della salute, bene prezioso da tutelare a tutti i costi perché le persone sane sono libere e meno manipolabili e hanno maggiori possibilità di aggirare le difficoltà che sempre di più sorgeranno in questi tempi oscuri.

Tutti ovviamente vogliamo stare bene, ma, purtroppo, non ci sono alternative: per vivere a lungo e invecchiare nel modo migliore possibile bisogna impegnarsi, a volte rivoluzionare la propria mentalità e il proprio modo di vivere rinunciando ai vizi e ai comportamenti che fanno ammalare a favore di nuove abitudini più sane.

Questo non significa che si deve vivere una vita noiosa e senza piaceri, ma è fondamentale avere consapevolezza, conquistare una certa disciplina e essere costanti nel quotidiano. Poi ci sta anche l’eccezione. Ci saranno anche i momenti per “trasgredire”, è sarà da goderseli pienamente! L’importante è riuscire a compensare sempre.

Non puoi fare a meno del fumo? Cerca allora di tenere a bada gli altri fattori di rischio. Non riesci a rinunciare ai piaceri della tavola? Fai in modo di muoverti di più. Hai una vita stressata e sempre di corsa? Come prima cosa cerca di regolarizzare il sonno, ma fai anche più attenzione a come mangi.

Ho voluto fare solo alcuni banali esempi, ma al riguardo si potrebbe argomentare a lungo.

Riflettevo in questi giorni che la medicina nel tempo ha fatto grandi conquiste, è riuscita ad arginare molte malattie del passato eppure oggi, seppur con grande impiego di mezzi tecnici, è comunque limitata perché le malattie si presentano in forme sempre nuove e aggressive e, se ci facciamo caso, quasi sempre sono collegate alla nostra posizione nei confronti della vita, al nostro (cattivo) rapporto con noi stessi, con gli altri, con l’ambiente. Se si va a vedere bene, infatti, c’è sempre un nesso tra le malattie e il nostro modo di vivere.

Dunque, piuttosto che attribuire la responsabilità della nostra salute unicamente ai medici, agli scienziati o ai governi, dovremmo preoccuparci di più di condurre un sano stile di vita, riappropriarci noi stessi di questo potere perché IL PIU’ DIPENDE DA NOI.

Il corpo, infatti, è il nostro veicolo più pregiato, se non ne abbiamo cura da soli nessuno ha interesse a farlo (anzi, al contrario, qualcuno ha interesse proprio a fare in modo che non si trovi in condizioni migliori).

Ci reputiamo tanto svegli eppure siamo abituati a curare molto di più le nostre auto che il nostro organismo.

Ma che succederebbe alla tua macchina se facessi benzina sporca? Se periodicamente non cambiassi il filtro dell’olio o dell’aria o non cambiassi gli pneumatici?

Avresti ben presto una vettura mal funzionante o ferma.

Per noi è normale aver cura delle nostre auto, inspiegabilmente invece ci risulta difficile e pesante fare attenzione al nostro corpo e alle nostre anime.

Ma è proprio ciò che introduciamo nel nostro organismo (cibo, liquidi, sostanze, immagini, suoni …) e anche lo stile di vita che abbiamo, a fare la differenza, e questo potere decisionale appartiene e deve continuare ad appartenere a noi soltanto.

Agli inizi, nell’antichità, la medicina non si limitava solo al trattamento delle malattie, ma era proprio un’arte della sana condotta di vita che prevedeva una corretta relazione con il cibo, con il bere, con l’aria, con la luce, con il movimento e il riposo, con la veglia e il sonno, con l’ambiente. Era inoltre attenta ai sentimenti e alle passioni e alla parte più spirituale dell’uomo. Aveva uno sguardo più ampio e globale che poi, purtroppo, nell’arco del tempo ha perduto a vantaggio di una concezione più specialistica che ha concentrato gli sforzi sullo studio della struttura e del funzionamento di ciascun organo separatamente.

Tutto però è collegato e non si può strappare il filo che mette in comunicazione le varie parti di noi e che tiene insieme i vari piani che ci riguardano (fisico, mentale e spirituale).

Né si può pensare di essere separati dalla natura.

Se ci allontaniamo dalle sue leggi diventiamo facili prede di numerose malattie.

Ovviamente siamo liberi di fregarcene di tutto, ignorare le regole naturali del vivere sano e di conseguenza vivere con meno salute e meno energie.

L’importante è esserne consapevoli.

Chi, invece, desidera un corpo più forte per resistere in questi tempi difficili, sappia che il primo indispensabile passo da fare per avere un sistema immunitario più efficiente è liberarsi dalle tossine.

Una disintossicazione non può che giovare a tutti gli organi.

A causa di una scorretta alimentazione, dell’inquinamento atmosferico e ambientale, dello stress e a seguito di processi metabolici, nel nostro organismo si accumulano scorie che è necessario eliminare periodicamente. Se infatti non si provvede ciclicamente ad ‘effettuare le pulizie’, si crea un ambiente sbilanciato dove le tossine prodotte sono così tante che gli organi emuntori (fegato, reni, intestino, pelle e polmoni) non riescono ad eliminarle del tutto e ciò, nel tempo, dà luogo ad uno stato di tossiemia (intossicazione del sangue), ovvero un’autointossicazione che è la causa della maggior parte delle affezioni del tubo digestivo, ma che si riflette anche sui sistemi organici (reni, cuore, articolazioni, centri nervosi…) e quindi usura precocemente l’organismo oltre a renderlo più vulnerabile alle malattie infettive.

È un po’ come se in una casa si accumulasse la spazzatura perché ogni giorno non viene buttata fuori negli appositi raccoglitori. Alla lunga l’intera abitazione sarebbe maleodorante e insalubre.

Generalmente l’accumulo di tossine non dà immediatamente dei segni eclatanti, ma quando alcuni piccoli disturbi tendono a cronicizzarsi o a ripetersi troppo spesso (ad esempio alito cattivo, gonfiore addominale, catarro, raffreddori, dermatiti, allergie, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, stanchezza cronica …giusto per citare qualche segnale caratteristico), significa che è arrivato il momento di “fare un po’ di pulizie”.

IL DRENAGGIO, che è appunto l’eliminazione delle tossine, può essere attuato attraverso vari strumenti e per ogni individuo occorreranno consigli personalizzati per un risultato ottimale e duraturo. Una cosa semplice ed economica che però tutti possono fare quotidianamente, per facilitare l’eliminazione da parte delle strutture cellulari di una certa parte delle tossine accumulate sotto forma di liquidi in eccesso, è utilizzare le verdure sotto forma di centrifugati, meglio se sotto forma di estratti.

Le vitamine, i minerali e gli enzimi contenuti nelle verdure crude, fresche, di stagione e di buona qualità (bio) aiutano i sistemi di depurazione a spingere via le tossine agevolando anche l’eliminazione dell’acqua in eccesso.

In questi miei articoli puoi trovare alcuni pratici consigli in merito:

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