La crescita senza crescita economica: l’Agenzia Europea per l’Ambiente rivaluta ambientalisti costruttori, comunità intenzionali, Amish ed ecovillaggi

L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha recentemente pubblicato un documento estremamente interessante in cui ha dato credito, rivalutato il ruolo e il lavoro di chi mette in discussione la crescita economica e costruisce sistemi realmente sostenibili di vita.
Finalmente anche in ambienti insospettabili, almeno in forma teorica, si dà spazio alla razionalità, al semplice e quanto mai prezioso buon senso. Del resto è evidente a chiunque che è impossibile fare coesistere una economia che prevede la crescita infinita in un mondo dalle risorse finite.
E anche la tanto decantata economia circolare è pura utopia all’interno di un sistema economico di crescita. Tanti ne parlano ma di vera economia circolare in Europa se ne vede poca o niente e gli stessi dati che riporta l’Agenzia Europea per l’Ambiente lo certificano inequivocabilmente.
Per dare esempi positivi invece l’agenzia cita progetti di lungimiranza e reale salvaguardia del pianeta, cioè le attività dei gruppi ambientalisti, gli ecovillaggi, le comunità intenzionali come gli Amish e simili.
Tutto ciò è decisamente clamoroso visto che questi strani soggetti erano e sono considerati naif, fricchettoni, nostalgici figli dei fiori, addirittura quelli che vanno ancora con le carrozze a cavallo come gli Amish appunto. E infatti chi voleva deridere coloro che mettevano in discussione la follia della crescita diceva (e dice) che non si può mica ritornare alle candele e alle carrozze a cavallo.
E’ vero, ha ragione, se si va avanti con la crescita si tornerà direttamente all’età della pietra e alle caverne.
Non sarà, allora, che proprio queste persone trattate come “estremisti” o eccessivamente radicali ci hanno visto giusto e stanno dando le vere coordinate di salvezza a un mondo alla deriva? E chi è il vero estremista fra chi tutela il pianeta e chi lo distrugge?


Quindi cogliamo con molto favore il fatto che si sia arrivati a rivalutare chi nel corso di questi anni ha lavorato duro contro ogni derisione, scetticismo e ostacolo, per costruire delle vere e reali alternative alla follia di un sistema che ci sta portando alla catastrofe. Quella della Agenzia Europea per l’Ambiente non sarà certo una svolta epocale ma è un chiaro segnale che se anche da quelle parti ammettono che qualcuno ci aveva visto giusto, proponendo e praticando metodologie che sembravano assurde e utopiche, allora è una ulteriore e importante conferma che siamo sulla strada corretta.

E se ai piani alti si accorgono di noi, vuol dire che non siamo così pochi e così ininfluenti, anche se non abbiamo nessuna potenza economica quindi nessun potere, anche se non siamo inquadrati da nessun riflettore e non abbiamo torme di giornalisti al nostro seguito. Giornalisti e media mainstream che si ostinano a chiedere lumi e risposte ai dinosauri della politica o esperti prezzolati che non potranno dare alcuna risposta, dato che non hanno nessuna idea valida, visione e reale soluzione, né tanto meno saprebbero come realizzarla.
Prima o poi anche questo teatrino e gioco delle parti fra media e responsabili del disastro verrà completamente smascherato. A quel punto ci sarà il popolo dei veri costruttori che metterà a disposizione idee, soluzioni e lungimiranza a chi vorrà salvare se stesso e i suoi simili, proteggendo quello che ci rimane del paradiso chiamato terra.

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