Martedì 8 giugno 2021, alle ore 18.00, in forma digitale, si terrà il primo appuntamento pubblico della Commissione popolare per la legge sui beni comuni, che nasce da persone e organizzazioni (finora 37 realtà nazionali e locali) impegnate in percorsi individuali e collettivi, esperienze associative e gruppi di ricerca che si occupano di promuovere, nelle istituzioni e nelle comunità, la cultura e la pratica quotidiana della cura dei beni comuni.
Esistono oggi diverse proposte di legge che mirano a riconoscere i beni comuni, tutte di iniziativa parlamentare (qui i materiali di lavoro ). A breve queste ultime saranno discusse nelle competenti Commissioni parlamentari, che elaboreranno un testo coordinato da sottoporre all’approvazione delle Camere.
Le realtà che compongono la Commissione evidenziano che i testi fin qui depositati al Parlamento sono il frutto di processi limitati alla partecipazione di pochi accademici/he. Di qui è nato l’invito collettivo a creare un percorso capace di riportare questa discussione in uno spazio comune aperto e orizzontale, accessibile a tutte le competenze teoriche e pratiche che ogni giorno vivono le esperienze dei beni comuni e hanno dato prova di notevole creatività e capacità giuridica nella produzione di nuovi istituti giuridici e processi istituzionali. La Commissione popolare si propone dunque di elaborare collettivamente e proporre al Parlamento un testo coordinato di legge per i beni comuni, partendo da una discussione pubblica, co
ndivisa e plurale su tutte le proposte e i disegni di legge già presentati. Dopo una fase di lavoro collettivo comparato sui testi esistenti, inviteremo i/le rispettivi/e proponenti a discutere con noi le loro proposte, e successivamente apriremo un ciclo di ascolto di tante realtà attive sul territorio che possono contribuire al percorso.
Il testo coordinato della Commissione dovrà essere un provvedimento legislativo costituzionalmente orientato – secondo gli articoli 1, 2, 3, 41, 42, 43 e 118 – capace di assicurare la funzione sociale della proprietà e rendere la categoria giuridica dei beni comuni di sostegno alle iniziative già presenti sul territorio, al patrimonio pubblico e alla tutela dei beni naturali.
Le realtà promotrici di questa iniziativa sono convinte che una legge sui beni comuni con questi obiettivi e questi metodi è oggi più che mai necessaria. In tutto il territorio italiano, i beni comuni danno forma alla partecipazione e al conflitto in diversi territori, sono risorse per le pratiche solidali e mutualistiche e un motore di innovazione delle pratiche amministrative. Tuttavia, in assenza di un quadro giuridico certo, tante esperienze di partecipazione attiva, movimenti sociali impegnati nell’uso collettivo di spazi comunitari, rischiano ogni giorno l’espulsione a causa di interpretazioni formalistiche della legalità oppure della privatizzazione dei beni stessi.
L’invito della Commissione è rivolto a esperti/e nei campi come quelli giuridici, filosofici, economici, urbanistici, politologici, sociologici e antropologici nonché della politica e dell’attivismo sociale, rifiutando come unici criteri di selezione i titoli accademici, le qualifiche ANVUR, le affinità politico-elettorali.
Il testo integrale dell’invito a partecipare alla Commissione è disponibile su: https://www.commissionepopolarebenicomuni.it
Per aderire compila il form disponibile su: https://www.commissionepopolarebenicomuni.it/modulo-adesione.
Per informazioni e per partecipare alla riunione dell’8 giugno, ore 18.00, scrivere a info@commissionepopolarebenicomuni.it
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