Quando la sostenibilità diventa insostenibile

di Daniela Baldoria
comedonchisciotte.org

Credo che sul fatto che il pianeta vada rispettato, siamo tutti d’accordo. Ma quando si arriva al bivio “o l’uomo o il pianeta” la questione diventa pericolosa. A proposito…che fine ha fatto Greta? Mi viene da pensare che il suo ruolo servisse solo a prepararci al next step.

C’è chi sostiene che abbiamo causato uno sconvolgimento climatico e chi invece ricorda a tutti che questo pianeta di cambiamenti climatici ne ha visti tanti.
Io ritengo siano vere un po’ entrambe le cose. Anche se non ho la pretesa di sapere come si sarebbe evoluto il clima se non avessimo riempito l’atmosfera di gas serra. Non gioco a fare lo scienziato se non lo sono, come molti invece fanno.
Che ne so io, magari abbiamo evitato un’altra era glaciale? Magari seguirebbe esattamente la stessa tendenza che sta seguendo ora? O magari no.
Ma il mondo cambia, e che sia o meno causa nostra non è questo, mia modesta opinione, il problema. Ci si deve adattare e siamo in grado di farlo. Ci è stata data questa casa chiamata Terra, e sicuramente dobbiamo tenerla pulita, ma dobbiamo anche adattarci ai cambiamenti senza pretendere che i cambiamenti della Terra siano sempre “comodi” per noi.
Se domani la Terra esplode non è detto che sia colpa nostra. Forse doveva solo andare così.
E non ho alcuna intenzione di considerare l’ipotesi di far sparire l’Uomo per salvare il pianeta, o di “sfoltire” la popolazione, come molti suggeriscono.

Quello che mi allarma è altro: è guardarmi indietro e notare che nella mia vita ho visto molti più funerali che matrimoni. E i funerali erano quasi tutti di persone giovani.
È vedere che ci stiamo abituando all’idea che tanto i tumori “prima o poi colpiscono tutti” e devi solo sperare di beccarne uno curabile.
È parlare con persone dalla condotta discutibile e scoprire che a loro non interessa nemmeno il futuro dei propri cari.
Avevo 27 anni quando mi trovai a litigare con quel vecchio con le unghie dei mignoli disgustosamente lunghe, la croce al collo ma probabilmente tanti atti vili sulla coscienza; ero la sua segretaria e purtroppo avevo iniziato a capire con chi avevo a che fare. Ma non avevo paura. Beh, forse un po’ sì, ma sarei stata disposta a morire con dignità.
Già lui mi odiava perché avevo rifiutato le sua avances, e perché, quando mi aveva detto che ognuno ha un prezzo, gli risposi che io non ero in vendita, nemmeno per venti milioni di euro, e che la mia era una buona famiglia che mi aveva trasmesso dei valori e che nessuno mi avrebbe corrotta. “Che vuoi dire ragazzina, che la mia non è una buona famiglia? Statte accuorte”.
Ma il culmine arrivò quando si accorse che tutte le sere raccoglievo le bottigliette d’acqua vuote dei miei capi (che normalmente le gettavano nel secco anziché nella plastica) per darle a mio padre affinché le portasse all’isola ecologica. “Ma a te che te frega?” mi chiese sdegnato. Gli chiesi se lui non avesse a cuore la salute ed il futuro dei suoi nipoti. Mi rispose che il domani non conta e che la vita è una e bisogna comunque morire. “Quindi non le interessa se i suoi nipotini un giorno si ammaleranno di tumore a causa dell’inquinamento provocato anche da Lei e moriranno fra atroci dolori?”. “Tu stai malata nd’a capa” urlò battendosi il pugno in testa e guardandomi con odio. Non mi avanzò più alcuna avances. Avevo vinto la mia piccola battaglia etica ed in premio ottenni finalmente la quiete.
Questa mentalità, ahimè, è assai diffusa. Basti pensare al problema PFAS in Veneto ed ai morti che certe aziende hanno sulla coscienza.

Purtroppo la situazione è più drammatica di quel che si pensa. Ma la direzione sembra quella di difendere solo il pianeta, non i suoi abitanti.
Per smettere di usare carta passiamo al digital, che richiede moltissima energia per la gestione dei dati. Non ne avete idea. Piattaforme in mezzo al mare che consumano così tanta energia elettrica e producono così tanto calore che, averlo saputo prima, saremmo tornati al piccione viaggiatore.
Auto e fornelli elettrici…pensate che l’elettricità arrivi dalla quinta dimensione? O forse dalla pietra focaia.
Onde wifi che ci circondano giorno e notte senza tregua, ci penetrano, probabilmente ci danneggiano, e qualcuno sostiene che possano essere la causa della morìa e della perdita di orientamento delle api che, come sappiamo, si muovono seguendo i campi magnetici.
L’elettrosensibilità si sta diffondendo e rende la vita impossibile a senpre più persone ma nessuno ne parla. Anzi, l’Europa ci avvisa: dal 2035 le auto a benzina o diesel non saranno più disponibili sul mercato. Solamente le auto elettriche saranno in vendita.
Ma che fine aveva fatto la strepitosa invenzione dei motori ad idrogeno? Quella sì che era green. Ma forse poco redditizia per alcuni.
E a proposito di redditività: chi potrà sostenere questa svolta green? Chi potrà far fronte alle immani spese da affrontare per essere in regola, per la revisione dei processi produttivi, e soprattutto le certificazioni che spesso non prevedono ferrei controlli ma solo costi insostenibili per le piccole e medie imprese?
Se la sostenibilità è insostenibile per i più, cui prodest?
Sarà…ma nella mia ingenuità mi piace pensare che in realtà l’uomo è una bellissima creatura che dentro sé custodisce la luce della verità e dell’amore, e che, quando non schiacciato dalla necessità di sopravvivere, può tirare fuori il meglio di sé. Chi di noi non vorrebbe guardarsi attorno e vedere un mondo pulito, verde, pascoli dove gli animali sani e paffuti possono correre senza essere costretti in gabbie e maltrattati, dove i fanciulli posso giocare e nuotare nei fiumi, crescere sani, e dove le persone possano morire di sana vecchiaia raccontando la loro storia ai nipoti?
Chi non è stanco di vedere i reparti di oncologia pieni di adolescenti e bambini?
Io non credo che l’uomo meriti di scomparire per lasciare vivere il pianeta.
Io credo che chi detiene il potere giochi sul nostro senso di responsabilità per portare avanti i suoi interessi. E che dovremmo dimostrare di saperci unire, dal basso, per migliorare il mondo veramente, secondo il buonsenso.
E anche così non fosse, io farò sempre la mia piccola parte.”
Daniela Baldoria

Pubblicato da Tommesh per Comedonchisciotte.org

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