Attiviste/i di Rise Up 4 Climate Justice e di altre realtà della Climate Justice Platform hanno appena occupato Piazza Borsa, simbolo nazionale di quel capitalismo finanziario che storicamente contribuisce alla devastazione ambientale e alla distribuzione diseguale delle ricchezze.
L’intreccio tra finanza e crisi climatica è uno dei temi che da anni il movimento climatico sta portando nelle piazze e nelle mobilitazioni: i climate futures, la quotazione in borsa di beni comuni come l’acqua sono solo gli esempi più visibili. In questa fase di “ripartenza”, dettata sul piano economico dalla pioggia di finanziamenti del Recovery Fund, questo intreccio diventa ancora più pericoloso per la vita della natura e delle persone.
Le politiche di green-washing che in questi giorni i leader mondiali stanno avallando alla Pre-Cop sono lo specchio di questa finanziarizzazione, per questa ragione la Borsa di Milano diventa uno dei principali simboli dei “nemici del clima” che in questi giorni i movimenti che si stanno incontrando in questa città stanno attaccando in varie forme.
L’iniziativa si mette, infatti, in continuità con i blocchi della Pre-Cop di stamattina, che sono continuati per l’intera giornata. Sono stati messi degli orsogrill a tutti gli ingressi del palazzo della Borsa e sono state montate decine di tende in tutta la piazza, per fare una “acampada”, l’intenzione è rimanere ad oltranza.
“O la Borsa o la vita” è lo slogan di questa iniziativa, che racchiude tutto il portato di una mobilitazione che, nel lottare contro la crisi climatica, porta al centro dell’attenzione la sopravvivenza stessa della vita nel pianeta.