Almeno un milione di lavoratori in sciopero, 100mila i partecipanti alle manifestazioni che si sono svolte ieri in tutta Italia. È il primo bilancio che ha diffuso Usb dello sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati proclamato dalla stessa sigla sindacale (Unione sindacati di base) e dalle altre sigle del sindacalismo di base «contro il governo Draghi, fedele esecutore dei voleri di Confindustria e della UE» scrive Usb sul proprio sito. «La giornata è iniziata con il blocco dei porti principali e si è poi snodata con cortei e presidi in 40 città. A Roma nel corteo che si è mosso da piazza della Repubblica diretto a piazza Santi Apostoli, sono confluiti i partecipanti ai tre foltissimi presidi tenuti davanti al Mise (aziende in crisi, da Alitalia a GKN all’ex Ilva), alla Funzione Pubblica (pubblico impiego) e al Ministero dell’Istruzione (docenti, Ata, studenti e ricercatori) – si legge ancora – Affollatissime anche le manifestazioni svoltesi a Torino, Milano, Genova, Trieste, Bologna, Firenze e Napoli, nettissime nel gridare “no” alle politiche antipopolari di Draghi e Bonomi e nel rifiuto del nuovo “patto” che Cgil, Cisl e Uil stanno per concludere con il governo e Confindustria, nell’unico interesse del padronato. Altrettanto netto il “no pasaran!” all’indirizzo della manovalanza fascista vista all’opera sabato scorso a Roma nell’assalto alla Cgil».
«A queste politiche scellerate si aggiunge la più grande arma di distrazione di massa di questo governo: il green pass» riporta Usb sui volantini dello sciopero.
Riguardo alla protesta dei portuali di Trieste, “Al momento su 950 lavoratori portuali il 40% non ha il Green pass. Il 15 ottobre se sarà obbligatorio il Green pass, bloccheremo il porto. Non si entrerà. Tra noi lavoratori siamo compatti”: lo ha detto Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento lavori portuali Trieste (Clpt), all’ingresso del molo VII durante la definizione dei dettagli del corteo in corso a Trieste con la partecipazione di 15mila persone. La dichiarazione dall’edizione online de Il Piccolo. “L’adesione – ha aggiunto Puzzer – dei lavoratori del porto allo sciopero si attesterebbe all’80 per cento”.
A Roma sono rimaste ferme per buona parte della giornata la linea C della metropolitana e la ferrovia Termini-Centocelle, per lo sciopero del trasporto pubblico.
Circa mille lavoratori aderenti al sindacato Si Cobas hanno tenuto bloccato ieri il magazzino di Amazon a Castel San Giovanni (Piacenza). I manifestanti, che hanno aderito allo sciopero nazionale della logistica e dei trasporti, hanno impedito l’accesso ai mezzi in entrata e in uscita dall’hub, che si trova ai confini tra le province di Piacenza e Pavia.
“No fascismo, no Green Pass”. È lo striscione che ha aperto il corteo organizzato a Cagliari: temi chiave della mobilitazione nell’isola sono la scuola, i trasporti e la continuità territoriale aerea e marittima. A Napoli è rimasta bloccata una rampa di accesso all’autostrada nella zona Porto della città.