Lorenza Veronese e Marcello Pamio – www.disinformazione.it
Il World Economic Forum fondato e diretto dal visionario economista tedesco Klaus Schwab è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1971 in Svizzera con lo scopo di riunire le più grandi menti politiche, economiche e finanziarie mondiali, per discutere questioni urgenti e per trovare soluzioni. Ricordiamo che proprio il WEF aveva ospitato a Ottobre 2019 l’Event 201 che simulava una pandemia da Coronavirus. Di fatto, poco dopo, questa “pandemia” si è diffusa in tutto il mondo.
Tra gli esponenti di questa fondazione nonché tra i partners principali vediamo nomi come Amazon, Allianz, Astrazeneca, Apple, banche di vari paesi occidentali e asiatici, Bill & Melinda Gates foundation, Procter and Gamble, Pfizer, Paypal, Angela Merkel, Xi Jinping (presidente della Cina), Mario Draghi ecc…
I manifesti del WEF sono, principalmente, due testi scritti a più mani e messi insieme sotto la direzione di Klaus Schwab dal Titolo “La Quarta Rivoluzione Industriale” pubblicato nel 2016 con prefazione di John Elkann e “Covid 19: The Great Reset” pubblicato nel 2020.
In questi testi Schwab e alcuni membri del WEF chiariscono la direzione delle ricerche e degli investimenti che sono stati fatti ad oggi, per raggiungere un Nuovo Ordine Mondiale.
In questo articolo analizzeremo la ristampa aggiornata del primo testo, con il titolo “Governare la Quarta Rivoluzione Industriale”, pubblicato nel 2019 con la prefazione non più di Elkann, bensì di Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft.
Cos’è la Quarta Rivoluzione Industriale
La Quarta Rivoluzione Industriale segue alle prime 3:
- La 1a Rivoluzione Industriale nel 1784 vede l’introduzione della macchina a vapore che permise di automatizzare alcuni processi produttivi.
- La 2a Rivoluzione Industriale avvenne nel 1870 e fu fondata sull’utilizzo del petrolio e dell’energia elettrica, sulla nascita del motore a scoppio che diedero il via alle produzioni di massa.
- La 3a Rivoluzione Industriale iniziò verso il 1970 e fu caratterizzata dalla nascita dell’informatica.
Il fondamento della Quarta Rivoluzione Industriale
La Rivoluzione Industriale che stiamo vivendo ai giorni nostri, introduce un nuovo concetto di tecnologia dove la fisica, il digitale e la biologia si fondono dando vita al cybersistema, alla realtà aumentata e ad un essere umano modificato (Transumanesimo).
Analizziamole le problematiche alla base della Quarta Rivoluzione Industriale attraverso le parole stesse di Schwab…
Problema 1: Stabilire il confine tra uomo e macchina
«Oltre ad arricchire il mondo intorno a noi però, le tecnologie sottese alla Quarta Rivoluzione Industriale diverranno una vera e propria componente dell’essere umano. In effetti, si ha già l’impressione che gli smartphone rappresentino un’estensione del nostro corpo. Alcuni dispositivi esterni, come ad esempio la tecnologia indossabile o le cuffie per la realtà virtuale, saranno presto impiantabili nel nostro cervello: gli esoscheletri e le protesi aumenteranno la nostra forza fisica e lo stesso avverrà per le nostre abilità cognitive grazie alle innovazioni nel campo della neurotecnologia: riusciremo, inoltre, a manipolare i nostri geni e quelli dei nostri figli. Ma le suddette innovazioni generano importanti quesiti. Ad esempio, qual è il confine tra uomo e macchina? E cosa si intende per essere umano?»
Questo è un punto cruciale per il Transumanesimo: la fusione tra uomo e macchina! Iniziando a “modificare“, “potenziare” e “migliorare” l’uomo attraverso la biotecnologia abbinata alla robotica, qual è il limite per rimanere umani? E quando una macchina con Intelligenza Artificiale può essere definita vivente?
Sicuramente dpvranno allargare la definizione di “uomo” e quindi anche il concetto stesso di Vita!
Problema 2: Monopoli, mancanza di giustizia e diseguaglianze sociali
«…una delle maggiori preoccupazioni legate alla Quarta Rivoluzione Industriale sarà la mancanza di giustizia nella distribuzione della ricchezza, aspetto che porterà all’aumento delle diseguaglianze sociali con un conseguente rischio in termini di coesione sociale. Il monopolio del potere è uno dei modi in cui la Quarta Rivoluzione Industriale può inasprire le diseguaglianze. È significativo in tal senso che Google controlli il 90% del mercato della pubblicità legata ai motori di ricerca, che Facebook gestisca il 77% dei social network e che Amazon possegga quasi il 75% del mercato degli e-book. E se si dimostrasse possibile creare un’intelligenza artificiale generale capace di migliorarsi sino a diventare superintelligenza, i primi soggetti che investissero in essa sarebbero in grado di dominare qualsiasi mercato.»
Problema 3: Impatto delle tecnologie sull’occupazione
«… il rischio che molte occupazioni diventino automatizzate è più alto rispetto a quanto accaduto nel corso delle rivoluzioni industriali precedenti e la rapida diffusione dell’innovazione si traduce in una perdita di posti di lavoro più elevata..»
Con questi presupposti, vediamo brevemente i dodici aspetti sui quali si sviluppa la Quarta Rivoluzione Industriale:
1. Le nuove tecnologie informatiche
In questo capitolo si fa riferimento agli investimenti effettuati dal 1947 in poi, data di nascita del transistor, per rendere questa tecnologia sempre più piccola. Come riportato nel libro «oggi i transistor sono oramai più piccoli di un batterio. In commercio sono disponibili microchip con una grandezza che varia tra i 10 e i 14 nanometri, mentre Intel ha programmato di ridurne ulteriormente le dimensioni a 7 nanometri. Per dare un termine di paragone, un capello umano ha un diametro di 50.000 nanometri».
Con dimensioni di qualche nanometro (miliardesimo di metro) significa che la tecnologia attuale è in grado di costruire circuiti, sensori, ripetitori e antenne molto più piccoli di un qualsiasi microrganismo (perfino di un virus o esosoma) e quindi tranquillamente inseribili anche all’interno di un vaccino…
2. La blockchain e il registro distribuito
Un grande archivio, quindi, di big data online e disponibile a tutti, che determinerà la nostra identità digitale e la nostra credibilità finanziaria.
La Finestra di Overton sul microchip è spalancata da diversi anni e oramai il biochip impiantabile è diventato una cosa “accettabile” e quindi “normale”. L’attuale Green Pass sarà sostitutito dal chip, all’interno del quale verranno inseriti tutti i nostri dati personali, biometrici, fiscali, finanziari e sanitari
3. L’Internet delle Cose (IoT)
Gli oggetti si scambieranno dati in modo indipendente anticipando le esigenze dell’uomo. Come afferma Schwab «nei prossimi dieci anni, più di 80 miliardi di dispositivi connessi nel mondo interagiranno tra loro e con gli individui…il mondo intorno a noi anticiperà con regolarità le nostre esigenze, analizzando i nostri modelli comportamentali.»
Per l’internet delle cose sarà necessario il 5G. Non a caso il lavoro per la messa in opera di antenne prosegue ininterrottamente da danni (anche durante il lockdown), perché questa nuova tecnologia protocollo di trasmissione dati è funzionale anche per il controllo e la telesorveglianza (gestione telecamere, webcam, ecc.)…
4. L’intelligenza artificiale e la robotica
Grazie agli enormi volumi di dati relativi ai comportamenti umani che noi abbiamo contributo a diffondere tramite i social, ai nostri acquisti online e a tutte le nostre operazioni digitali, l’intelligenza artificiale permeerà le nostre vite tramite macchine autonome che opereranno nella società. «Gli esperti prevedono che anche gli scenari da film di fantascienza, quali ad esempio i sistemi operativi intelligenti e assistenti digitali empatici, potrebbero diventare realtà. Forse un giorno i robot potranno coordinare attività di sorveglianza…la polizia ha già fatto ricorso ai robot per attività di ricerca, salvataggio o per attaccare uomini armati.»
In Cina stanno sono già all’opera i primi giudici-robot con Intelligenza Artificiale in grado di snellire i processi e le udienze avendo una precisione e affidabilità (così dicono) del 97%.
5. I materiali innovativi
Il principio di questi materiali è la miniaturizzazione applicata ai dispositivi informatici, dagli organismi sintetici alle batterie al grafene, questo è il futuro dei materiali. Ci saranno, ad esempio, nanorobot per la cura delle nostre cellule attraverso i farmaci che però provocheranno danni ambientali devastanti tramite i nano-inquinanti.
In pochissimi anni il grafene, da materiale fantascientico e totalmente sconosciuto alla maggior parte delle persone è entrato nella bocca di tutti. A tal punto che sembra impossibile immaginare un mondo futuro privo di grafene. La cosa inquietante è che l’ossido di grafene è stato riscontrato nei vaccini anti-Covid incoulati a centinaia di milioni di persone. Cosa può causare il grafene all’interno dell’organismo umano? E quando attiveranno il 5G?
6. La stampa multidimensionale
«Nelle società più ricche di oggi le persone reperiscono beni e cibo da tutto il mondo attraverso la filiera produttiva fisica, ma la stampa 3D potrebbe cambiare questo stato delle cose. In futuro potremmo ricreare localmente beni ad uso personale, come l’abbigliamento, l’elettronica e l’utensileria grazie alle stampanti 3D»
Punto a sfavore di questa “super-tecnologia” è che oltre a stampare plastica, verranno impiegati materiali come il grafene e il carburo cementato che poi saranno da smaltire, oltre ad inficiare sull’occupazione tagliando fuori molte attività lavorative come quelle legate alla logistica. Ma questo non è nulla confronto alla possibilità, come sottolinea Phil Dickens professore di Tecnologia inglese del WEF, di stampare tessuti viventi come arti o interi organi del nostro corpo.
7. Le biotecnologie
In Cina si sono riprodotti segmenti del DNA per combattere il cancro e alcuni studiosi stanno realizzando un “gene-drive” (o driver genetico) contro la malaria che renderà sterili le zanzare in Africa. Oltretutto, ci viene presentato un utilizzo delle biotecnologie in campo medico e nell’agricoltura. In campo medico si parla, ovviamente, di ingegneria genetica e farmacogenomica . Si applaude agli investimenti che si stanno facendo sui biomateriali che andranno ad agire sull’invecchiamento umano. Che impatto avranno, poi, queste modifiche agli equilibri genetici e ambientali non è dato sapere.
8. Le neurotecnologie
In questo capitolo emerge a pieno il mito dell’uomo aumentato (“superuomo”). Grazie alla tecnologia si potrà correggere eventuali errori del cervello e potenziarne le funzionalità. Alcuni esempi riportati sono la capacità di guardare grazie ad infrarossi, registrare o rivivere sogni e ricordi e controllare oggetti al di fuori di noi. In questo modo sarà possibile anche la lettura del cervello anticipando pensieri ed azioni degli individui.
9. La realtà virtuale e aumentata
Conosciamo la realtà virtuale spesso legata ai videogames, anche se l’esercito la utilizza da diversi anni per simulazioni e addestramenti. Mentre la realtà virtuale, tramite appositi dispositivi, sostituisce il mondo fisico con uno simulato, quella aumentata potenzia la nostra capacità percettiva. Essa funziona introducento elementi virtuali e personaggi realistici nel mondo fisico. Tramite modem impiantati nel nostro cervello, protesi o nanorobot avremo la possibilità di viaggiare senza spostarci, lavorare da remoto come se fossimo in azienda e studiare da casa (in DAD) come se fossimo a scuola. Inoltre si potrà rivivere momenti storici passati o aiutare i chirurghi in sala operatoria, per esempio, scansionando in 3d un tumore da rimuovere.
10. La cattura, conservazione e trasferimento dell’energia
In questo capitolo si indica come innovazione rivoluzionaria la fusione nucleare. Si prevede, quindi, un futuro di energia pulita (secondo gli autori) a costo accessibile grazie al nucleare e all’intelligenza artificiale che regolerà la distribuzione dell’energia attraverso le reti mondiali.
11. La geoingegneria
«La geoingegneria si basa sull’assunto che l’essere umano possa deliberatamente ed efficacemente controllare i processi della complessa biosfera della Terra». Grandi sono le sfide che l’innovazione sta affrontando come l’inquinamento, la siccità e il surriscaldamento globale. Tra queste tecnologie innovative si investe in specchi giganti nella stratosfera per deviare i raggi solari e l’introduzione di composti chimici nell’atmosfera per aumentare le piogge, nonché lo sviluppo di grossi apparecchi per rimuovere l’anidride carbonica dall’aria. Anche qui, non è chiaro l’impatto che avranno queste sostanziali modifiche degli equilibri della Terra.
12. Le tecnologie dello spazio
Non contenti di aver portato allo stremo questo pianeta, si investe molto sulle tecnologie dedicate ai viaggi spaziali. Il transumanista Elon Musk con la sua SpaceX sta lavorando per ridurre i costi per i viaggi nello spazio. Lo scopo è la ricerca di nuove risorse da estrarre in altri pianeti e il turismo spaziale.
Infine ampio spazio viene dedicato all’importanza dei droni, per i quali è prevista un’attività intensa entro il 2040, sia nel campo della sicurezza che della logistica (vedi Amazon).
Dal punto di vista dei valori umani: spesso si fa riferimento a questo aspetto nel libro che però viene ogni volta controbilanciato da sezioni e affermazioni che riguardano l’importanza dell’evoluzione tecnologica e del beneficio economico che ne deriva, “benefici” che dovrebbero farci mettere questi valori in secondo piano.
In conclusione ci teniamo a ricordare la fine che ha fatto il Prometeo menzionato da Schwab nel capitolo del suo libro intitolato “il potere prometeico delle biotecnologie”. Prometeo come Icaro nella mitologia greca fanno una brutta fine sfidando gli dei e cercando di rompere gli equilibri naturali.
Con l’occasione vorremmo lasciarvi con una bellissima frase di un grande personaggio storico e culturale del nostro paese, Alessandro Manzoni. Nel 1830 Manzoni affermava:
“Non sempre ciò che viene dopo è progresso”.
Questo è il futuro che queste menti “eccelse” hanno scelto e programmato per noi, ma la scelta ultima rimane sempre e solo nostra. Sta a noi ora decidere che direzione vogliamo prendere e cosa vogliamo per il nostro futuro, quello dei nostri figli e metterlo in atto.
Fonti
“Governare la quarta rivoluzione industriale” di Klaus Schwab – Edizioni Franco Angeli