Occupate due scuole a Venezia in questa settimana. Di seguito il comunicato del Coordinamento studenti medi Venezia-Mestre e del Collettivo Polo-Las.
Martedì 22 febbraio il Liceo Artistico Statale di Venezia ha occupato e ieri anche il Liceo Marco Polo. Lɜ studentɜ hanno occupato contro questo modello di scuola per conquistarsi il futuro!
L’abbiamo gridato nelle nostre piazze, l’abbiamo scritto nei nostri comunicati, ne abbiamo parlato nelle nostre assemblee.
Il LAS e il Polo si uniscono al grido di rabbia e tuttɜ insieme si sono presɜ la scuola!
Dopo il percorso di mobilitazioni studentesche che in queste settimane nella nostra città stiamo portando avanti ci siamo resi conto che non si poteva più aspettare e che il passo successivo alla manifestazione del 18 febbraio, nella quale insieme allɜ altrɜ studentɜ della nostra città abbiamo fatto un corteo e sanzionato l’ufficio scolastico regionale non potesse essere altro che occupare le nostre scuole.
Martedì lɜ studentɜ del LAS hanno dato vita ad una grande assemblea d’istituto prima dell’inizio delle lezioni, tuttɜ insieme hanno deciso di alzare la testa, hanno deciso di non vivere più la scuola dentro alle regole imposte da un sistema scolastico che ci ignora da anni, imposte da un sistema scolastico che ha come unica finalità quella di farci stare zittɜ e buonɜ, imposte da un sistema scolastico che ha ucciso due di noi.
L’assemblea ha trovato come rivendicazioni le stesse che lɜ studentɜ di tutt’Italia stanno portando nelle piazze e nelle occupazioni. Siamo contro l’alternanza scuola lavoro perché è uno strumento che le istituzioni usano per abituarci allo sfruttamento, al precariato e alla morte sul lavoro. Non siamo prontɜ ad affrontare le prove scritte alla maturità dopo due anni di didattica a spot e non vogliamo farlo con l’unica motivazione di salvare l’apparenza della serietà di questo sistema scolastico. Pretendiamo che la nostra salute mentale venga tutelata veramente dopo due anni di pandemia che hanno visto un grandissimo aumento di abbandono scolastico, depressione e suicidio tra lɜ giovani. Vogliamo riprenderci il presente per conquistarci un futuro fatto di giustizia climatica e sociale e nulla ci fermerà.
Riprendiamoci il tempo e lo spazio. Riprendiamoci il futuro!
Occupare e autogestire la propria scuola, poter vivere in quelle aule come preferiamo, parlando di quello che vogliamo e con i tempi che vogliamo, vuol dire riprenderci il luogo che dovremmo vivere come la nostra seconda casa. Dopo due anni di pandemia che ci hanno visto alienarci con la Didattica a Distanza, dopo 20 anni in cui la scuola pubblica è solo stata peggiorata e allontanata dal suo ruolo, queste occupazioni vogliono rappresentare esattamente il contrario!
Ieri pomeriggio al LAS occupato si è trovata l’assemblea del Coordinamento studenti medi alla quale hanno partecipato i collettivi e quasi un centinaio di studentɜ da molte scuole di Mestre e Venezia che ha indicato l’esperienza dell’occupazione dell’artistico come la prima scintilla per far alzare la testa alle altre scuole della città e ha colto il gran fermento che sta nascendo nel nostro territorio.
Già questa mattina il Liceo Classico e Musicale Marco Polo ha occupato con le stesse modalità e rivendicazioni del LAS andando così a unirsi alla spinta che già l’artistico sta provando a dare!
Prima iniziativa condivisa dalle due scuole occupate è stata l’esposizione di uno striscione che recitava “Basta finanziamenti alla guerra! Finanziate la scuola! Né con la NATO, né con Putin. Collettivo Polo-LAS”, per prendere posizione in merito allo scoppio del conflitto in Ucraina.
E allora occupiamo, riprendiamoci uno spazio che è nostro e che senza di noi non può esistere, riprendiamoci la scuola e facciamolo con le nostre regole, riempiamo le nostre scuole di quelli che sono realmente i nostri bisogni, riempiamole di una reale educazione ambientale che ci dia gli strumenti per salvare il nostro futuro, riempiamole di educazione alle differenze e al consenso per riuscire davvero a creare spazi sicuri da odio e discriminazioni. Riempiamole della nostra rabbia e della voglia di fare di chi ormai ha smesso di subire a testa bassa.
Facciamo sì che il LAS e il Marco Polo non siano che l’inizio! 10, 100, 1000 scuole occupate!