Marcello Pamio – 25 aprile 2022
Elon Musk si compra Twitter per 44 miliardi di dollari, e tutti festeggiano come se da domani il mondo sarà migliore! Com’era lo slogan: “andrà tutto bene”, vero? Per fortuna…
Al completamento della transazione il social media più noto al mondo diventerà una società privata interamente controllata dal numero uno di SpaceX. Musk stesso ha affermato: “la libertà di parola è il fondamento di una democrazia sana e Twitter è la piazza della città digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell’umanità”.
Tutto stupendo, pure troppo. Elon Reeve Musk è sicuramente un personaggio estroverso, ma è anche uno spietato volpone, non di primo pelo. E’ un imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense. Universalmente noto come il pioniere e genio indiscusso della macchina elettrica, ma non è così. Nel 2003 Musk non ha fondato Tesla Motors, se l’è comprata con 6,5 milioni di dollari dai due ingegneri genialoidi che l’avevano creata: Marc Tarpenning e Martin Eberhard a cui servivano capitali per partire.
Musk incassa centinaia di milioni di dollari vendendo crediti verdi a chi, per legge, deve sdebitarsi per l’inquinamento prodotto, come le altre società automobilistiche a benzina o diesel.
Dall’altra si è comprato Dogecoin una criptovaluta e qui la contraddizione sulla sua preoccupazione per il pianeta è massima, dal momento che i computer che servono per crearle (le cripto) assorbono lo 0,56% del fabbisogno elettrico mondiale.
Ora che i soldi li ha fatti grazie alla genialità altrui, Musk da una parte costruisce razzi per lo Spazio con lo scopo di colonizzare Marte, dall’altra si occupa di interfacciare l’uomo alla macchina grazie a Neuralink, la corporation di cui è proprietario.
Un centinaio di neuroscienziati stanno lavorando per lui, per impiantare elettrodi da 4 o 6 micron nel cervello umano attraverso chirurgia robotica. Lo scopo è favorire la simbiosi con le macchine, con i computer grazie all’Intelligenza Artificiale.
Questo si chiama transumanesimo! Musk è un transumanista che sostiene l’importanza dell’ibridazione tra umano, realtà artificiale e robot, con la scusa di comandare meglio le macchine, quando invece sarà vero il contrario…
Staremo a vedere se la libertà di parola ed espressione non saranno solo chiacchiere e distintivo. Vedremo se Twitter permetterà di criticare il transumanesimo e il postumano. Infine vedremo se cambierà qualcosa anche con il partner più importante di Musk: la Cina! Il regime comunista ha bandito Twitter nel 2009, ma ora con Musk potrebbe cambiare. La Cina infatti è il secondo mercato più grande di Tesla dopo gli Stati Uniti, e i produttori cinesi di batterie sono i principali fornitori per i suoi veicoli elettrici.