Nella totale schizofrenia e con nessuna lungimiranza e nessuna politica energetica degna di questo nome, ci si prepara (per modo di dire) all’inverno.
I cosiddetti esperti, o preposti a occuparsi della questione energetica, sembrano ancora meno che dilettanti allo sbaraglio, si coprono costantemente di ridicolo e sarebbero già a casa da tempo, se
non avessero dalla loro parte la forza di multinazionali del fossile che, grazie ai soldi con cui si comprano chiunque, compresi i media mainstream, possono far credere qualsiasi stupidaggine.
Dopo averci legato al cappio delle fonti fossili e del gas in particolare, dopo non aver fatto niente sul fronte del risparmio energetico e senza una informazione e formazione seria, puntuale, capillare ed adeguata, ora ci vengono proposte azioni che non hanno nessuna efficacia e non fanno che reiterare il problema. Del resto chiunque è in grado di capire che chi ha creato il problema non può di certo dare soluzioni. Le “soluzioni” proposte sono peggiori dei mali attuali se per ovviare alla mancanza di gas si propongono il carbone, gli oli combustibili e addirittura ancora il mostro nucleare. Per non offendere l’intelligenza dei lettori poi non commentiamo nemmeno le trovate di fare abbassare i termostati, ridurre il periodo di riscaldamento e assurdità simili, che già da sole chiariscono il livello di dilettantismo e incapacità a cui siamo arrivati.
Personalmente che arrivi l’inverno mi preoccupa zero, che è la stessa cifra che pago per riscaldarmi.
Come? Semplice e solare. Invece di comprarmi un’auto nuova o buttare soldi in chissà quale altra maniera, ho isolato molto bene la mia abitazione, mettendo anche vetri e infissi assai performanti.
Una volta isolata l’abitazione in maniera efficace, ma si potrebbe fare pure meglio, ho messo una cucina economica a legna che da una stessa fonte energetica ricava sette funzioni diverse: riscalda l’abitazione, cuoce i cibi, utilizza il forno, essicca i cibi, asciuga i panni, può produrre acqua calda sanitaria e produce cenere con la quale si ottiene un buon detersivo. Non male per un’invenzione della metà dell’Ottocento che utilizzavano anche i nonni e i bisnonni. E il riscaldamento nel mio caso si ottiene senza alcun invio di tubi e acqua per casa, impianto a pavimento, a parete o simili; semplicemente essendo la casa isolata, il calore che si produce, rimane. E quando l’isolamento è efficace, basta ben poco per riscaldare adeguatamente. Elementare Watson, così elementare che non si fa diffusamente, perché le multinazionali del fossile non ci guadagnano; quindi le soluzioni ci sono ma è come se non esistessero. La poca legna che mi serve, paragonata a chi non isola l’abitazione, la ricavo direttamente con la pulizia del sottobosco e le eventuali potature, non ho mai abbattuto un albero per bruciarlo. Per inciso, l’acqua calda sanitaria la produco anche con il solare termico.
Risultato complessivo: zero costi, caldo in inverno e fresco in estate, dato che l’isolamento agisce in entrambi i casi, nessuna dipendenza da Putin, dall’Algeria o da chissà dove, dai combustibili fossili e ovviamente nessuna paura di rimanere al freddo.
Questa è la mia soluzione ed è una delle tante diverse che si possono adottare in ogni contesto e situazione: cittadina, condominiale, aziendale, ecc, dove l’unico prerequisito richiesto è l’uso del cervello per affrontare i problemi. Ovunque il risparmio energetico, l’uso razionale dell’energia e, in ultimo, l’uso delle fonti rinnovabili possono renderci autonomi energeticamente, pagando costi bassi o nulli.
Dimenticatevi però che azioni virtuose come queste possano arrivare da chi non ha alcun interesse a proporvele, cioè coloro che guadagnano su speculazioni e combustibili fossili. Trovate informazioni indipendenti, tecnici validi e onesti e agite direttamente oppure al freddo e senza soldi ci rimarrete per davvero.