Il giardino commestibile di Saviana Parodi

Una delle azioni più lungimiranti che si possano fare oggi è aumentare la propria autosufficienza alimentare. Può essere quindi utile leggere il libro “Food Forest” di Saviana Parodi sul giardino commestibile in area mediterranea.
Saviana ha viaggiato in vari posti del mondo e realizzato progetti di agricoltura e in questo libro si concentra su quelli che sono i nostri climi e cosa realizzare per aumentare la propria produzione di ortaggi e frutti partendo da questi presupposti: «E’ molto evidente ora, in epoca pandemica, grazie alla dilagante paura istituzionalizzata, che stiamo passando velocemente al rituale “sacro” del click: con un solo click il cibo viene consegnato a casa, con conseguenze sociali ambientali e salutari disastrose. L’allontanamento sempre più sconsiderato dalla nostra fonte energetica non è del tutto percepito come una delle cause del disagio salutare che stiamo vivendo» si legge nel libro.
E la sua descrizione di giardino si discosta da quella che si è abituati a pensare, più che altro come funzione ornamentale. Scrive infatti: «Il giardino può essere uno spazio per produrre parte del nostro cibo, trasformare i rifiuti, creare un luogo armonioso ed estetico, ospitare fauna e flora selvatica, ripristinarne l’autofertilità naturale del suolo, passare del tempo ossigenandoil nostro corpo col movimento, accumulare legna da costruzione o da ardere, ricevere spunti per nutrire il lato artistico presente in ognuno di noi, raccogliere piante per preparare tisane, tinture, rimedi per la salute e tanto ancora».
E poi elenca altri vantaggi: «Inoltre questa modalità alternativa di piccola produzione agro-alimentare consente una diminuzione dei costi, sia monetari che energetici, e quindi dell’inquinamento atmosferico, dell’effetto serra e sopratutto del processo di eutrofizzazione delle masse d’acqua. D’altro canto implementa la biodiversità animale e vegetale, e la tutela ambientale, con tutto ciò che ne consegue».
Quindi la sua analisi parte dai concetti di fertilità del suolo e come migliorarla, e illustra quali possono essere la strategie di adattamento delle colture anche in base agli sconvolgimenti climatici a cui stiamo assistendo. Fondamentale è poi l’aspetto della attenta osservazione prima di agire, principio caro alla Permacultura e che purtroppo viene poco seguito. Infatti appena si arriva in un posto, ci si dà subito da fare, facendo spesso errori che non si sarebbero fatti se si fosse osservato
precedentemente. E quindi questo modo di agire costa spesso lavoro, soldi, energia e tempo inutili.
Si passa poi alla preparazione del terreno con particolare attenzione al compost e all’aspetto dell’approvvigionamento idrico con alcuni esempi di sistemi di condensazione compresi quelli antichissimi dei muretti a secco, largamente presenti nella nostra penisola. Segue poi una carrellata di piante di vario tipo che possono arricchire il proprio giardino commestibile e farne un prezioso alleato per la propria autosufficienza alimentare.

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