Palestina – Quattro pescatori palestinesi sono stati sequestrati dalle cannoniere israeliane nel mare della Striscia di Gaza

La violenza dell’apartheid raccontata da chi resiste. Dalla striscia di Gaza sotto assedio dal 2007, nasce Over the Wall, una nuova rubrica frutto della partnership tra Global Project e il media indipendente palestinese Days of Palestine per denunciare i crimini israeliani nei territori occupati. Gli articoli verranno pubblicati ogni domenica su Globaproject.info.

Mercoledì 22 febbraio, all’altezza della Striscia di Gaza settentrionale, le navi dell’occupazione israeliana hanno sequestrato in mare quattro pescatori palestinesi e confiscato loro barche e attrezzature.

Stando a quanto riportato da fonti locali, i quattro rapiti sarebbero Omar Muhammad Bakr, Ibrahim Muhammad Bakr, Mansour Muhammad Bakr e Muhammad Jamal Bakr. Dopo averli inseguiti e assediati fin dalla mattina, le cannoniere hanno attaccato i pescatori mentre lavoravano nel mare delle aree di Al-Waha e Al-Sudania, per poi sottrarne i mezzi e le reti.

I pescatori palestinesi continuano a soffrire delle azioni criminali messe in atto continuamente dall’occupazione. Il blocco navale israeliano è parte integrante dell’assedio totale imposto da Israele, equivalente a una punizione collettiva, in barba alle norme del diritto internazionale.

Secondo Al Mezan Center for Human Rights, nel 2022 le navi da guerra israeliane hanno effettuato 291 attacchi contro i pescatori palestinesi ferendone 16, compresi tre bambini, e sequestrandone 45, tra cui sette bambini. 14 sono invece le barche da pesca confiscate lo scorso anno.

Ad oggi, circa 4.000 pescatori palestinesi lavorano al largo della costa di Gaza, con metà di essi che vivono al di sotto della soglia di povertà. Vale infine la pena ricordare che il soffocante blocco imposto dal 2007 dalle autorità di occupazione israeliane, continua a impedire l’ingresso nella striscia di materiali da pesca e forniture essenziali. 

Le notizie flash della settimana:

● A Nablus le forze d’occupazione israeliane uccidono 11 palestinesi e ne feriscono 102 

Mercoledì 22 febbraio 2023 l’esercito israeliano ha commesso un massacro in pieno giorno nella città di Nablus, uccidendo 11 cittadini palestinesi, incluso un bambino e due persone anziane, e ferendone almeno 102, di 7 in condizioni critiche.

● Nelle prigioni israeliane continuano per il nono giorno di fila lo sciopero dei detenuti palestinesi Per nove giorni, i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri dell’occupazione israeliana continuano a prendere parte alla disobbedienza civile pacifica contro l’amministrazione carceraria, contro le misure punitive avanzate dal ministro della Sicurezza nazionale israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir.

● USA, le dichiarazioni sioniste del braccio destro di Trump, Mike Pompeo: “Israele non è una nazione occupante” 

Lunedì 20 febbraio, l’ex Segretario di Stato americano, Mike Pompeo ha sostenuto in un’intervista che lo Stato ebraico godrebbe del diritto divino sulla terra di Palestina aggiungendo che “è nell’interesse degli Stati Uniti sostenere Israele, qualunque sia la sua politica”.

● Israele costruirà nuovi insediamenti illegali in Cisgiordania 

Via libera dal governo alla costruzione di oltre 7000 unità abitative, mentre l’esercito reprime brutalmente le proteste contro i nuovi avamposti

● Una proposta di legge vuole impedire le cure per prigionieri palestinesi Giovedì 23 febbraio, 40 deputati della Knesset hanno presentato un disegno di legge per interrompere il finanziamento delle cure mediche definite non essenziali per i palestinesi reclusi nelle carceri israeliane.

● Le forze di occupazione bombardano la Striscia di Gaza e reprimono le proteste al confine Venerdì 24 febbraio, l’esercito israeliano ha aperto il fuoco e sparato numerosi lacrimogeni contro alcuni giovani palestinesi che si erano radunati al confine per rispondere alla strage di Nablus. Un ragazzo è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni. Poche ore prima, le forze di occupazione israeliane hanno attaccato gli agricoltori e i pastori palestinesi a est di Deir Al-Balah e Khan Younis. Il giorno precedente, l’aviazione israeliana ha effettuato diversi bombardamenti in zone densamente popolate della Striscia.

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