Il disastro che ha avuto luogo a East Palestine è una versione orripilante di quella che è diventata una normalità, vale a dire i deragliamenti dei treni negli Stati Uniti. Joe Biden potrebbe usare questo avvenimento come un’opportunità per riformare un settore pericoloso e disonesto ma al momento non sembra interessato.
All’improvviso, i deragliamenti dei treni sono ovunque. Il disastro di East Palestine, in Ohio, è quello più orripilante finora, ma negli Stati Uniti si sono verificati più di una dozzina di deragliamenti solo nel corso di quest’anno. Nelle settimane successive, se ne sono aggiunti altri al conteggio: un treno che trasportava carbone è deragliato vicino a Gothenburg, Nebraska; un altro treno della Norfolk Southern – la stessa compagnia implicata nell’incidente di East Palestine –, che trasportava sostanze chimiche, è uscito dai binari vicino a Detroit; un furgone si è scontrato con un treno a New Caney, Texas, facendo uscire dai binari sedici vagoni. Forse l’ultimo non conta, perché a causarlo è stato il furgone. Tuttavia, ciò è difficilmente motivo di sollievo, data la frequenza con cui i furgoni si scontrano negli Stati Uniti e l’alta letalità di tali incidenti se considerati nella loro totalità, specialmente quando si trasporta la stessa tipologia di sostanze chimiche pericolose che sono state rovesciate in Ohio.
La quantità di deragliamenti di treni che avvengono negli Stati Uniti è scioccante: una media di 1.705 all’anno, ovvero 54.570 nel periodo 1990-2021, secondo l’Ufficio Statistico dei Trasporti. Anche se sono diminuiti dopo il 2008, i successivi tredici anni hanno comunque visto più di un centinaio di deragliamenti annuali, uccidendo un totale di 31 persone e ferendone 1.759. Il caso East Palestine è lungi dall’essere il deragliamento più devastante che abbiamo visto. Nell’inverno del 2002, un treno della Canadian Pacific che trasportava ammoniaca – una sostanza chimica che risucchia in maniera aggressiva tutta l’umidità del corpo umano – si è schiantato nelle vicinanze di Minot, in North Dakota, causando più di 1.400 feriti e costringendo i residenti a rinchiudersi nelle loro case, incastrati lì con temperature sottozero e senza poter accendere le caldaie.
Il problema dei deragliamenti è particolarmente grave negli Stati Uniti rispetto ad altri paesi. Nel 2019, su 777 milioni di treno-km (unità di misura che corrisponde al percorso di un treno per un chilometro), si sono registrati 1.338 deragliamenti nel paese. L’Unione Europea, al contrario, ha visto solo 73 deragliamenti durante lo stesso anno, su 4,5 miliardi di treno-km. Secondo l’agenzia Knoema, nello stesso anno in Giappone si sono verificati solo nove deragliamenti su oltre due miliardi di treno-km. (Difatti, i deragliamenti in Giappone negli ultimi ventun anni sono stati all’incirca un ottavo di quelli che si verificano negli Stati Uniti in un solo anno).
Come si spiega tutto ciò? Un indizio sta nel fatto che l’incremento del tasso di incidenti della Norfolk Southern è avvenuto in parallelo con l’aumento dei suoi profitti, mentre i dirigenti garantivano agli investitori che avrebbero mantenuto i costi al minimo. Secondo More Perfect Union, la Norfolk stava utilizzando quello che nel settore viene chiamato “precision scheduled railroading”, espressione facente parte del gergo dei consulenti che in pratica significa trasportare più vagoni, con carichi più pesanti e meno lavoratori. Questo approccio ha permesso all’azienda di sfoggiare la gigantesca somma di 4,7 miliardi da spendere in dividendi e – naturalmente – share buyback (riacquisto di azioni proprie). Si tratta di un aumento del 4.500 % rispetto a vent’anni fa, col relativo arricchimento degli azionisti.
Questa pratica è stata ampiamente utilizzata nel settore. Le compagnie ferroviarie hanno tagliato i costi operativi in tutti gli ambiti, mentre la lunghezza e la velocità dei treni lievitavano assieme al valore delle azioni. Nel gennaio del 2020, il Washington Post ha pubblicato una lista di società ferroviarie che avevano licenziato 20.000 lavoratori in un solo anno, il più grande taglio di personale dalla Grande Depressione. La Norfolk Southern era una di esse. Negli anni seguenti, i loro profitti sono aumentati mentre il costo del lavoro precipitava. Quella che all’epoca sembrava un’ingegnosa misura volta all’incremento dell’efficienza delle filiere produttive ha invece causato strozzature e mancanze, contribuendo all’inflazione globale. La deregolamentazione della sicurezza nel settore ha solo peggiorato le cose.
La triste verità è che i deragliamenti dei treni (come tanti altri tipi di incidenti) da molto tempo accadono regolarmente negli Stati Uniti. Ora ne sentiamo parlare più spesso perché di recente ce n’è stato uno particolarmente terribile. Un governo competente potrebbe avvalersi di quest’attimo fuggente di sdegno pubblico e di attenzione nazionale per unire la cittadinanza e il Congresso in uno sforzo di riforma di questo settore fraudolento. Invece, a meno che cambi qualcosa, sembriamo destinati a urlare a squarciagola per poi dimenticarcene; almeno fino al prossimo terribile incidente.
Originalmente pubblicato da Jacobin Mag. Traduzione di Fiorella Zenobio.