“Fuori Vannacci da Vicenza”, così viene chiamata la mobilitazione che sabato 23 Marzo attraverserà le strade della città berica, che partirà alle 15:30 da Piazza Castello e che ad oggi vede già numerose adesioni non solo cittadine.
Lo stesso giorno al Teatro Astra di Vicenza ci sarà la presenza del Generale Roberto Vannacci, che presenterà il suo libro “Il coraggio vince”, uscito a pochi mesi di distanza da “Il mondo al contrario”, che aveva mosso un grosso caso mediatico.
Dal momento stesso in cui si è appresa la presenza di Vannacci in città, c’è stato un impulso collettivo per costruire una mobilitazione. Le posizioni espresse da quello che solo l’anno scorso era stato nominato Capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri – per poi essere quasi subito sospeso dall’incarico per indagini a suo carico per peculato e truffa dalla procura militare – sono state da subito contestate in tutta Italia. Numerose associazioni lo hanno anche denunciato per istigazione all’odio razziale e omolesbobitrasfobico da cui lui stesso si difende con questa dichiarazione”: “L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio. Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee, ma 300 anni dopo è stato ‘assolto”. Un paragone che mette i brividi solo a leggerlo.
Sabato Vannacci sarà al teatro Astra insieme a Giuseppe Cruciani, personaggio radiofonico non propriamente conosciuto per i suoi ideali e atteggiamenti di rispetto. Lo storico teatro è di proprietà comunale e, per essere dato in affitto la richiesta deve passare per l’amministrazione comunale, che ha tutte le facoltà di non darlo in concessione, cosa successa in altre situazioni per tematiche ed eventi molto meno controversi. Invece in questo caso, usando “la libertà di parola” come specchietto delle allodole, viene di fatto data una platea a chi fa della discriminazione un manifesto di vita. Inoltre che gli viene concesso un luogo come un teatro comunale che, tra l’altro, come palinsesto ha numerosi spettacoli che sono in netta contrapposizione con le idee portate avanti da Vannacci.
Di seguito riportiamo il comunicato di lancio della manifestazione:
Siamo streghe, siamo fattucchiere, siamo froce, siamo migranti e siamo fiere.
Siamo coloro che vivono e modificano la società, che si discostano da quella che molti vogliono definire norma, paradigma che oggi non ha più senso di esistere, e abbiamo qualcosa da dire su quello che succederà sabato a Vicenza.
Il 23 Marzo il Teatro Astra di Vicenza vedrà la presenza del Generale Vannacci, che presenterà il suo libro “Il coraggio vince”, dopo il caso mediatico della sua prima uscita “Il mondo al contrario”.
Vorremmo riportare alla riflessione collettiva alcuni passaggi, tratti da suddetti testi e dalle interviste a questo personaggio, che ha ottenuto la massima agibilità nella nostra città.
“La maggioranza è discriminata dalle minoranze che cercano di prevaricarla”. [Vannacci a Il Fatto Quotidiano].
Definire il femminicidio un omicidio come un altro, asserire che gli uomini che lo commettono sono degli smidollati perchè cresciuti senza la leva militare, indicare le persone migranti o la comunità lgbtqia+ come il male assoluto di questo mondo
Questa, in sintesi, la sua posizione sul perché il mondo sarebbe “al contrario”.
Ragionamento che tra l’altro, essendo molto semplice, è destinato ad avere forte presa su chi voglia giocare allo scaricabarile, anziché ragionare sul proprio privilegio.
E’ questa la “persona non al contrario” che verrà ospitata a Vicenza e a cui il Comune ha dato concessione di uno spazio pubblico e comunale.
Ci sembra paradossale di come una Giunta che, sta lavorando sul linguaggio inclusivo e sulla violenza di genere, dia spazio a chi promuove odio su tutto questo progetto ci sputerebbe sopra. Sabato Vannacci sarà al teatro Astra insieme a Cruciani. Lo storico teatro è di proprietà comunale, l’abbiamo prenotato spesso anche noi e sappiamo bene che la richiesta deve passare per il comune che ha tutte le facoltà di non darlo in concessione: l’abbiamo già visto fare, anche con altri spazi, per tematiche molto meno controverse.
ma un’altra cosa ci salta all’occhio e sono alcuni membri dell’amministrazione che continuano a nascondersi dietro a un dito usando la libertà di parola come scusa per non prendere una chiara e netta posizione a riguardo.
Ma non solo, problematicizziamo la sua presenza, in quanto rappresentazione del valore militare, e che vedremo non solo sabato ma anche a Maggio tra le strade della nostra città, l’adunata degli alpini, vedremo chiaramente la rappresentazione di un sistema di guerra di un corpo armato e pensiamo che sia necessario cominciare da prima di subito un cordone di persone che si vogliano prendere cura di questa città che molte volte si è dimostrata un antidoto a fascismi, razzismo, discriminazione, guerra e violenza.
La nostra città è composta da tanti soggetti plurali e differenti, ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche che escono da quelle in categorie specifiche che indicano chi è dentro i margini della società e della cosiddetta normalità e chi ne è fuori.
Questi margini vanno abbattuti e noi li stiamo rompendo, provando ad essere parte attiva di un processo collettivo che guarda ad un mondo dove non esistono più etichette come normale o anormale.
Vicenza merita di meglio! Vicenza non vuole dare spazio a chi inneggia all’ odio, alla violenza e che promuove discriminazioni. ci rivolgiamo a chi crede in una città antifascista, antisessista e antimilitarista.
Sabato in tante e tanti vogliamo scendere in piazza lo vogliamo fare perché non ci può essere alcuna compatibilità,
Lo faremo in maniera gioiosa, pacifica ma determinata, Facendoci sentire e soprattutto facendoci vedere con tutte le nostre meravigliose e fiere pluralità.
Da una parte vedremo una piazza che parla di diritti, di vita, di amore, di lotta alla guerra e alla discriminazione per una società diversa per tutte e tutti e dall’altra verrà messo in scena un siparietto pregno d’odio e discriminazione.
Perché contro l’oscurantismo che vorrebbe avanzare, noi saremo un arcobaleno di corpi.
Invitiamo tutte e tutti a scendere in piazza per una grande mobilitazione sabato 23 marzo alle ore 15.30 in Piazza Castello.
Per info e adesioni: [email protected]