Negli ultimi commenti liberi si è riaperta (per la milionesima volta) la discussione su come ci si debba comportare sul sito, e quali debbano essere i criteri per cui io decido o meno di sospendere qualcuno.
Io non posso che ripetere le cose che vado dicendo da anni: esistono delle linee-guida generali, e poi lascio al senso di responsabilità degli utenti di gestire le situazioni caso per caso.
Il motivo è semplice: non ho tempo di seguire tutto quello che avviene sul sito. Riesco ancora a seguire le discussioni sui singoli articoli (e anche spesso a partecipare), ma i commenti liberi sono un problema a parte. Se solo salto una giornata, mi ritrovo magari con 2-300 nuovi commenti da leggere, e spesso li trovo intercalati da battibecchi infiniti fra comari di cortile. MA IO NON HO TEMPO di risalire ogni volta alla radice dell’incidente, per stabilire che è stato il primo a provocare, e chi è stato il fesso che ha risposto in modo a sua volta aggressivo, invece di lasciar perdere.
Di mestiere non faccio il carabiniere. L’ho detto mille volte, e lo ripeto. Se qualcuno fra voi decide di insultare, offendere, o anche solo provocare in punta di forchetta, lo fa a suo rischio e pericolo. E se qualcun altro decide di rispondere e di mettersi a battibeccare, lo fa a suo rischio e pericolo.
Se io entro sul sito e trovo un battibecco in corso – lo ripeto per la milionesima volta – NON HO IL TEMPO DI ANDARE A VEDERE CHI HA COMINCIATO. Quindi, ‘ndo cojo cojo. Questa è la mia regola e vi dovete accontentare.
Quando troveranno il modo di clonare le persone, metteremo un Mazzucco che segue tutti commenti uno per uno e gestisce l’ordine con grande saggezza ed equilibrio, mentre l’altro potrà continuare a lavorare sui suoi documentari. Ma fino a quel giorno il maestro in classe non c’è. Ogni tanto entra di colpo, e chi sta saltando sui banchi in quel momento viene punito.
Se volete evitare questa ingiustizia, evitate fin dall’inizio di provocare, di insultare o di mettervi a battibeccare fra di voi. Altrimenti, non venite a lamentarvi dopo dicendomi “ha iniziato lui”, oppure “perchè allora in quel caso non sei intervenuto?” Siete penosi quando fate così, sembrate dei bambini di 6 anni.
Quindi: io faccio quello che posso, e conto sul vostro senso di responsabilità per il resto. Se vi accontentate bene, altrimenti nessuno vi obbliga a restare qui. (Già il fatto che io debba perdere un’ora per scrivere le stesse cose PER LA MILIONESIMA VOLTA mi fa leggermente irritare).
Un’ultima cosa: nei commenti liberi, proprio per facilitare la lettura fra mille argomenti, avevo chiesto di indicare all’inizio, in grassetto, il contenuto di ciascun post. Visto che molti utenti ignorano questa mia richiesta, e sono troppo pigri per scrivere tre parole in croce, dai prossimi commenti liberi questa regola diventerà obbligatoria, e chi non la seguirà sarà sospeso dalla discussione. Idem per chi sarà trovato a battibeccare, SENZA DOVER NECESSARIAMENTE RISALIRE A CHI HA INIZIATO.
Le vostre menate saranno importanti per voi, ma per chi vi legge sono solo un enorme fastidio. E’ il mio compito non è quello di dispensare a ciascuno di voi una giustizia personalizzata, ma di rendere più piacevole e serena la lettura per le migliaia di persone che frequentano il sito ogni giorno.
Se capite bene questo criterio, capirete anche bene le scelte che faccio di volta in volta su chi sospendere e chi no.
Avete a disposizione uno spazio splendido, cercate di sfruttarlo al meglio. Invece di pretendere l’impossibile da chi lo gestisce, cercate di diventare più responsabili e di fare ciascuno la propria parte per mantenerlo tale.
Grazie
M.M.