Schwab scende, ma il WEF continua. Peggio di prima.

L’86enne Klaus Schwab ha annunciato che intende ritirarsi dal suo ruolo di leader del World Economic Forum, l’organizzazione da lui fondata nel 1971.

Un portavoce del WEF ha dichiarato che l’organizzazione si vuole “trasformare da piattaforma di incontri alla principale istituzione globale per la cooperazione pubblico-privata”.

Diversi esperti mettono in guardia dai rischi di tali partenariati “pubblico-privato”.

Michael Rectenwald, autore di “The Great Reset and the Struggle for Liberty: Unraveling the Global Agenda” ha affermato che, nonostante la decisione di Schwab, “l’organizzazione globalista continuerà nel suo ruolo di motore primario nella creazione del ‘capitalismo degli interessi’, con i suoi ‘partenariati pubblico-privato’ che equivalgono a un ordine mondiale fascista globale”.

Rectenwald ha aggiunto: “Schwab è responsabile dell’inaugurazione del regime con l’indice ‘ambientale, sociale e di governance’ delle Nazioni Unite, che distorce i mercati e istituisce un cartello sul cambiamento climatico per controllare tutte le risorse mondiali, riducendo allo stesso tempo il tenore di vita per la maggioranza della popolazione e limitando, se non eliminando, le sue libertà”.

Sulla stessa linea Seamus Bruner, autore di “Controligarchs: Exposed the Billionaire Class, their Secret Deals, and the Globalist Plot to Dominate Your Life”, il quale ha affermato che Schwab è “una figura di spicco per la maggior parte dei potenti interessi globalisti: i ‘controligarchi’”. [Il neologismo “controligarchs” significa “oligarchi del controllo”].

Questi “controligarchi”, ha detto Bruner, “continueranno a complottare per dominare ogni aspetto della nostra vita, man mano che emergeranno i loro nuovi leader”. Ma l’uscita di scena di Schwab “non è la transizione che dovrebbe preoccuparci di più”. Il vero problema è la transizione del WEF da una ‘piattaforma di convocazione’ a ‘la principale istituzione globale per la cooperazione pubblico-privata’”.

“Ciò significa che il WEF intende espandere la propria influenza sulle politiche dei nostri governi, pur rimanendo non eletto, opaco e quindi totalmente deresponsabilizzato”.

L’incontro annuale del WEF attira ogni anno dozzine di leader mondiali e amministratori delegati di alto rango, tra cui oltre 50 capi di stato che hanno partecipato all’incontro di quest’anno. Figure come Bill Gates e il CEO di Pfizer Albert Bourla hanno partecipato regolarmente alle riunioni.

“Il WEF, sebbene sia un’organizzazione no-profit, è un business notevole”, scrive Semafor, citando i 500 milioni di dollari di entrate dell’organizzazione per l’anno fiscale terminato a marzo 2023, e le riserve di liquidità per un totale di 219,5 milioni di dollari.

L’avvocato Greg Glaser, che si occupa di questioni relative alla privacy e alla tecnologia, ha dichiarato che coloro che partecipano all’incontro annuale del WEF pagano un prezzo elevato – oltre le sei cifre – per partecipare. Ha detto che Schwab “ha costruito il WEF utilizzando un modello internazionale pay-to-play” simile a “una corporazione commerciale o una confaternita”.

“I membri del WEF contribuiscono con fondi sostanziali al WEF, e in cambio godono di un posto al tavolo finanziario, il che significa che ottengono influenza e informazioni privilegiate da altre mega-corporazioni e funzionari governativi che controllano i fondi pubblici”, ha affermato Glaser.

“L’eredità di Schwab di infiltrare i governi, la sua ricerca maniacale di politiche globaliste – incluso il Grande Reset, il transumanesimo, il corporativismo e il fascismo sotto la maschera di partenariati pubblico-privato – continueranno attraverso il suo successore, chiunque esso sia”.

Il WEF ha promosso il Grande Reset, l’identità digitale, il metaverso, il consumo di insetti.

Il WEF ha suscitato polemiche con i suoi proclami pubblici, e con quelli fatti da diversi partecipanti alle sue riunioni annuali, riguardo al futuro dell’umanità.

Un video del WEF del 2016 prevedeva che entro il 2030 “non possederai nulla e sarai felice”.

Quell’anno, il WEF ha anche presentato la sua visione per la Quarta Rivoluzione Industriale, che è “caratterizzata da una fusione di tecnologie che sta offuscando i confini tra la sfera fisica, digitale e biologica”.

Nel 2017, Gates e Jeremy Farrar, ex direttore del Wellcome Trust e ora capo scienziato dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), hanno lanciato la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) in occasione della riunione del WEF di quell’anno. Il CEPI sta tentando di sviluppare una piattaforma che consenta lo sviluppo di nuovi vaccini entro 100 giorni.

Nel giugno 2020, nel mezzo della pandemia di COVID-19, il WEF ha introdotto il “Grande Reset”, sostenendo che la pandemia era un’opportunità per tutti i paesi di “agire congiuntamente e rapidamente per rinnovare tutti gli aspetti delle nostre società ed economie” ed era la nostra “migliore possibilità di stimolare il capitalismo degli interessi”.

All’incontro annuale del WEF dello scorso anno, Schwab ha sottolineato l’importanza di “padroneggiare il futuro”. All’incontro di quest’anno, ha definito i partecipanti “amministratori del futuro”.

All’incontro di quest’anno ha anche citato la “disinformazione” – non la guerra o la povertà – come la principale minaccia che l’umanità dovrà affrontare nei prossimi due anni.

I partecipanti all’incontro di quest’anno hanno anche messo in guardia dai pericoli derivanti dall’elezione dei “leader sbagliati” nelle principali competizioni elettorali nazionali quest’anno. Hanno suggerito che l’identificazione digitale possa essere utilizzata per tracciare i non vaccinati. Il direttore generale dell’OMS, Ghebreyesus, ha messo in guardia dal rischio pandemico rappresentato da una “malattia X” ancora sconosciuta.

Il WEF ha inoltre contribuito a promuovere o sostenere una serie di iniziative, tra cui il metaverso, i programmi nazionali di identificazione digitale, la tecnologia di modifica genetica, la censura dei contenuti online che utilizzano l’intelligenza artificiale, i “partecipanti” a studi clinici generati dall’intelligenza artificiale, ed ha affermato che ci sono “ragioni solide e razionali” per impiantare microchip nei bambini.

“Schwab sarà per sempre conosciuto come il ragazzo ‘eat ze bugs’ [“Mangiate gli insetti”]. Le pessime relazioni pubbliche sono probabilmente una delle ragioni per cui sta “facendo un passo indietro”. Ma Schwab ha effettivamente realizzato ciò che si proponeva decenni fa”, ha detto Glaser, citando gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che secondo lui “stanno accelerando” verso la data prevista di realizzazione, il 2030.

“Non credo che ci sarà un successore che si avvicinerà mai tanto a un personaggio simile al cattivo di Bond quanto Schwab. I suoi piani per il dominio del mondo, espressi con un forte accento tedesco, lo renderebbero una caricatura quasi ridicola, se non fosse per quanto potente e influente sia diventato da quando Henry Kissinger lo prese sotto la sua ala protettrice, ad Harvard, negli anni ’60”.

Fonte CHD The Defender

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