Oggi è stato liberato, da numerose realtà cittadine di Vicenza, il Bosco Lanerossi. Il progetto TAV oltre ad impattare sulla città, mirerà a distruggere tutta la vegetazione. Di seguito il comunicato.
“Inaugurata nel 1925 la Pettinatura Lanerossi viene chiusa nel 1994 e negli ultimi anni ha passato diverse proprietà, senza che mai si arrivasse a una proposta di recupero. Si tratta di 59.802 metri quadri abbandonati che separano i quartieri dalla zona industriale. Già nel 2012 venivano definite come aree che “non sono caratterizzate dalla presenza di valori storico-ambientali da salvaguardare e possono quindi essere oggetto di una totale ristrutturazione e, previa caratterizzazione e bonifica per la messa in sicurezza, potranno essere destinate a funzioni di natura residenziale, direzionale e servizi”.
Nel giro di trentanni di abbandono quest’area è diventata un bosco con un proprio e particolare ecosistema, abitato da diversi elementi tra flora e fauna. Un bosco atropico e selvaggio, abitato da cerbiatti e tassi. Un censimento vegetale, effettuato solo a titolo quantitativo e comunque incompleto, ha evidenziato la presenza di almeno 75 specie vegetali appartenenti a 50 famiglie diverse. Questo basta per dare una vaga idea della biodiversità che è andata ricostruendosi in questi anni, e ne dimostra la forza che possiede la natura quando non vi è più la mano distruttiva dell’uomo. È un polmone verde patrimonio di tutta la città ma che è a rischio distruzione.
Attualmente, l’ultima ipotesi per il futuro dell’ex Lanerossi è stata identificata, in seguito alla presentazione del progetto definitivo dell’Alta Velocità/Alta Capacità, come area per la costruzione del campo base e dell’area di cantierizzazione a servizio della TAV. Ciò richiederebbe l’abbattimento di 11.000 metri quadrati di parco per creare un’enorme spianata di terra battuta e cemento. Oltre che la distruzione di una parte significativa del quartiere, con espropri e abbattimenti di vari edifici, compreso il Centro Sociale Bocciodromo. Stando al progetto di Iricav2 ed RFI la zona interessata dal cantiere industriale sarà proprio la zona boschiva e non la struttura fatiscente dall’ex pettinatura che dovrebbe essere altrimenti sottoposta a bonifica. Riteniamo, per questo, che questo luogo debba essere difeso e protetto per la sua storia e la sua importanza naturalistica.
Da oggi, venerdì 3 maggio, l’intervento di collettivi e di una parte della cittadinanza ha permesso di aprire il bosco prima che venga distrutto. Per tutto il fine settimana si susseguiranno attività per bambini e non, performance, proiezioni e momenti di condivisione collettiva. Ma la lotta non si ferma a questo weekend.
Ci troveremo martedì 7 maggio alle ore 18.00 al Bosco Lanerossi liberato per poter discutere di come prenderci cura e continuare difendere questo patrimonio collettivo, poiché cogliendo la sua capacità desiderante e vitale vogliamo immaginare e sognare attività ed azioni per tutelare collettivamente quest’area.