Il Coordinamento “Riprendiamoci la città” ha annunciato una manifestazione a Mestre, in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina.
Il corteo che si terrà sabato 28 settembre, con partenza alle 17.00 in Stazione, vuole parlare a una città dove “il contesto di degrado è diventato una guerra tra poveri, un fenomeno sociale che non si risolve militarizzando la città”.
In seguito il comunicato.
Venerdì notte, due giovani, Sebastiano e Jack, sono intervenuti per difendere una donna durante una rapina. Purtroppo, entrambi sono stati accoltellati: Sebastiano ha riportato una profonda ferita alla gamba, mentre Jack è morto.
Questi due ragazzi, che conosciamo per il loro impegno sociale, meritano il nostro sostegno e ricordo.
Tuttavia, questa tragedia non è considerata una fatalità, ma il risultato di una città, Venezia, abbandonata a sé stessa, con quartieri senza presidi sociali. E i diretti responsabili sono indicati nell’amministrazione della città, in particolare nel sindaco Brugnaro e la sua giunta, indagato insieme ad assessore e dirigenti per aver privilegiato interessi privati a scapito del benessere pubblico.
Negli anni, il welfare cittadino è stato smantellato, con tagli ai servizi sociali e alla prevenzione delle dipendenze, lasciando ampie aree urbane in stato di abbandono. Le politiche dell’amministrazione, concentrate su interventi temporanei e operazioni ad effetto, hanno fallito nel garantire sicurezza e inclusione, favorendo invece la marginalizzazione di molti cittadini, in particolare quelli in difficoltà.
Due anni fa, migliaia di persone hanno marciato a Mestre chiedendo una città sicura, un welfare potenziato e la riqualificazione delle aree degradate. Tuttavia, l’amministrazione ha proseguito sulla stessa strada, ignorando la necessità di investimenti nei servizi e di una politica sociale inclusiva, confondendo spesso i problemi sociali in problemi di sicurezza.
Non si può ignorare l’esercito di “invisibili” nelle nostre strade, la disperazione di chi non ha nulla e quindi nulla da perdere, ma bisogna intercettarli con servizi sul territorio prima che si trasformino in problemi di ordine pubblico.
Si denuncia il degrado urbano per la mancanza di politiche sociali e l’inefficacia delle misure repressive adottate.
È ora di una svolta per la città. è ora che chi si è reso responsabile politicamente di questa situazione se ne vada.
La nostra città ha bisogno di un cambiamento radicale: investimenti nei servizi sociali, attenzione alle dipendenze, riqualificazione urbana partecipata, tutela della salute pubblica grazie ad un ambiente migliore, viabilità sicura per evitare che altri bus precipitino e una vera inclusione sociale con particolare attenzione agli ultimi della società.
Per queste ragioni invitiamo tutta la città a scendere in piazza per una grande manifestazione sabato 28 settembre ore 17.00 dal Piazzale della stazione dei Treni – Mestre per chiedere un cambiamento profondo e per raccogliere l’altruismo e l’amore per questa città di Jack e Sebastiano nel loro gesto e, infine per restituire speranza a tutti coloro che credono in una città migliore e libera.