Acufeni, otiti e senso biologico dell’orecchio

L’acufene è una fastidiosa sensazione di presenza di rumori o suoni tipo sibilo, ronzio o tintinnio senza che provengano da nessuna fonte esterna. La causa per la medicina allopatica è come sempre sconosciuta. Questi suoni possono essere acuti, gravi, deboli o così forti da impedire una normale interazione e relazione con l’ambiente circostante.
All’inizio gli acufeni si verificano prima in un orecchio (destro o sinistro non è a caso) e poi possono interessare entrambi.
L’otite è invece una infiammazione acuta o cronica dell’orecchio.
I foglietti embrionali interessati sono due: “Ectoderma” ed “Endoderma”, il primo controllato dalla sostanza grigia (neoencefalo) e il secondo dal tronco encefalico (paleoencefalo o cervello arcaico).

Le tre parti dell’orecchio
Dividiamo l’orecchio in tre parti: orecchio esterno, medio ed interno.
L’orecchio medio è tappezzato di tessuto endodermico (boccone uditivo) che innerva anche la chiocciola per assorbire il suono e il nervo acustico (causa di vertigini).

👂ORECCHIO DESTRO: indica il bisogno di sentire qualcosa (portare dentro il boccone uditivo)
👂ORECCHIO SINISTRO: dove quasi tutti i bambini fanno l’otite (non a caso), è il non voler ricevere il boccone uditivo, il non voler sentire (come le urla o parole pesanti dei genitori in casa).
L’orecchio esterno e la membrana sono costituite da epitelio pavimentoso ectodermico.
L’orecchio interno ha parti sia ectodermiche che endodermiche ed è in relazione sia con l’udito che con l’equilibrio.

Il senso biologico
Qual è il senso biologico? A cosa servono i suoni o i fischi che sentiamo? A livello generale siamo nella “separazione uditiva”! La funzione è quella di supplire una mancanza di tipo sonoro!
“Non posso credere alle mie orecchie”, “non posso sentire quello che hai detto”.
È il nervo acustico stesso che cerca di riparare una separazione da un suono (qualcosa che volevamo sentire), oppure la necessità di separarci da un suono (qualcosa che non volevamo sentire che ci da fastidio), producendo uno stimolo che va a sostituirlo.
Non riceviamo sufficienti e/o buone parole o addirittura “troppo silenzio”. Dall’altra siamo in presenza di una aggressione sonora, come il troppo rumore, o il “non voler sentire o ascoltare certe cose”) che può creare una momentanea ipoacusia.

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