A Napoli, in piazza Municipio (dove arrivano tutte le navi), spunta o per meglio dire si erge l’ultima opera di Gaetano Pesce (scultore, designer e architetto) morto qualche mese fa, ad aprile del 2024!
“Fish” fu il derisorio soprannome che da ragazzetto povero ebreo (avevate qualche dubbio?) gli avevano affibbiato a Toronto!
La forma fa leggermente discutere 🤣🤣.
Non avrei mai detto che un gigantesco fallo, alto 12 metri, avrebbe fatto scalpore! O sarà per i 200.000 euro spesi dal sindaco per questo obbrobrio? 🤔
Il sindaco Gaetano Manfredi si para il culo (con i soldi degli altri) dicendo che si tratta di «arte»! 🤣🤣🤣🤣
«Penso che l’arte contemporanea e le installazioni contemporanee debbano far discutere. Quindi il fatto che si discuta significa che l’opera ha raggiunto il suo obiettivo», ha avuto il coraggio di dire il primo cittadino. Mentre la curatrice dell’opera rasenta l’assoluto: in un momento di calo demografico è un inno alla vitalità! 🤣🤣🤣
Avete capito? Le opere con donne che allattano o donne in gravidanza non vanno bene in quanto offensive, mentre una immensa fava sarebbe un inno alla vita!
Eh, già, Manfredi e la curatrice hanno un concetto di arte leggermente diverso dal mio.
Ma nonostante tutto, devo fare i complimenti al nasone Gaetano Pesce per la sua ultima opera. Ebbene sì, il suo testamento spirituale è stato proprio l’enorme fallo installato a Napoli.
Della serie: io torno a casa, ora son cazzi vostri! E che cazzi!
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