Le associazioni ISDE (Medici per l’Ambiente), AIE (Associazione Italiana di Epidemiologia) e Minds for One Health hanno inviato alla Commissione Ambiente del Senato un documento di osservazioni sul Decreto Legge 153/2024, «che prevede disposizioni urgenti per la tutela ambientale, solleva questioni rilevanti sul futuro della politica ambientale in Italia, stimolando un dibattito sulla necessità di adeguare la normativa agli obiettivi climatici europei e globali» spiegano le associazioni.
Nel documento, le associazioni sottolineano «la mancanza di riferimenti chiave alla crisi climatica, criticando l’assenza di accordi internazionali come l’Accordo di Parigi e gli obiettivi di riduzione delle emissioni definiti dall’Unione Europea». Le osservazioni evidenziano altresì che, «mentre il DDL 153 riconosce l’importanza dell’autonomia energetica, sembra ancora focalizzato sul mantenimento delle infrastrutture per i combustibili fossili. Al contrario, ISDE, AIE e Minds for One Health richiamano la necessità di una transizione più decisa verso fonti rinnovabili e una drastica riduzione delle emissioni di gas serra».
«È urgente integrare le norme con obiettivi più ambiziosi e aderenti agli accordi internazionali per affrontare in modo efficace la crisi climatica – affermano Romizi, Ancona e Petronio in rappresentanza delle tre assoiazioni – È essenziale promuovere le energie rinnovabili, interrompere la dipendenza dai combustibili fossili e favorire un sistema energetico più sostenibile».
Le osservazioni delle tre associazioni propongono inoltre misure per «incentivare la produzione energetica da fonti rinnovabili di piccola scala, garantendo anche ai cittadini la possibilità di contribuire alla transizione energetica. Un altro punto rilevante riguarda l’importanza di rafforzare la trasparenza e la partecipazione pubblica nelle decisioni ambientali, inclusa la gestione dei rifiuti, la richiesta di maggior impegno per la depurazione delle acque e per la tutela del suolo».