Mike Whitney
unz.com
Domenica, il presidente Joe Biden ha autorizzato l’Ucraina ad utilizzare i missili a lunga gittata forniti dagli Stati Unit per colpire obiettivi all’interno della Russia. L’improvvisa inversione di politica rappresenta una drammatica escalation bellica che richiederà una forte risposta da parte di Mosca. Il Presidente Putin ha ripetutamente avvertito che il lancio di missili contro obiettivi situati in territorio russo scatenerebbe dure rappresaglie non solo contro i siti in Ucraina, ma anche contro le nazioni direttamente coinvolte negli attacchi, ovvero i Paesi NATO e gli Stati Uniti. Come ha osservato l’analista militare Will Schryver:
📜 Patiently Waiting to Strike
“By any reasonable logic of conflict, the Russians would be well within their natural rights to strike back at the US/NATO ISR assets that have played such an essential role in several damaging attacks against them.”
I have written many times over… pic.twitter.com/mRBjJbxXDa
— Will Schryver (@imetatronink) February 15, 2024
Con le spalle al muro, ci aspettiamo che Putin difenda il suo Paese proprio come gli Stati Uniti si difenderebbero se mercenari cinesi, utilizzando sistemi missilistici cinesi, collegati a satelliti e tecnologie cinesi, lanciassero missili contro obiettivi negli Stati Uniti da località all’interno del Messico. La situazione è la stessa, ed è per questo che, a maggio, Putin si era dilungato a spiegare il problema, quando aveva dichiarato quanto segue:
…. La selezione finale del bersaglio… può essere fatta solo da specialisti altamente qualificati che si basano su questi dati di ricognizione, dati tecnici di ricognizione. … Altri sistemi, come l’ATACMS ad esempio, si basano anch’essi su dati di ricognizione spaziale; gli obiettivi vengono identificati e comunicati automaticamente agli equipaggi interessati, che potrebbero anche non rendersi conto di cosa stiano esattamente prendendo di mira. Potrebbero anche essere le truppe ucraine ad eseguire il lancio vero e proprio, tuttavia, la missione è preparata da rappresentanti dei Paesi della NATO, non dalle forze armate ucraine.
Ciò che Putin stava cercando di rendere chiaro può essere riassunto in questo modo:
* Le armi di precisione a lunga gittata (ATACMS) sono fornite dagli Stati Uniti.
* Le armi di precisione a lunga gittata sono gestite da tecnici o da personale a contratto statunitense.
* Le armi di precisione a lunga gittata devono essere collegate ai dati di ricognizione spaziale forniti dagli Stati Uniti o dalla NATO.
* Gli obiettivi all’interno della Russia vengono anch’essi identificati tramite i dati di ricognizione spaziale forniti dagli Stati Uniti o dalla NATO
In altre parole, i missili a lunga gittata sono prodotti dalla NATO, forniti dalla NATO, gestiti e lanciati da personale a contratto della NATO, i loro obiettivi vengono selezionati da esperti della NATO utilizzando dati di ricognizione spaziale forniti dalla NATO. Sotto ogni aspetto, il lancio di armi di precisione a lunga gittata contro obiettivi all’interno della Russia è un’operazione NATO-USA. Il fatto che il sistema possa essere posizionato sul suolo ucraino non sminuisce il ruolo di Washington nell’aggressione. In conclusione: Putin difenderà il suo Paese dall’aggressione straniera nello stesso modo in cui qualsiasi presidente degli Stati Uniti difenderebbe l’America.
Naturalmente, i critici di Biden hanno affermato che le sue azioni stanno spingendo gli Stati Uniti verso la Terza Guerra Mondiale (il che è vero). Ma quello che è altrettanto scioccante è che Biden è stato informato dai suoi migliori consiglieri che l’uso degli ATACMS non avrebbe alcun impatto materiale sull’esito della guerra, che è già una “causa persa”. (Le truppe russe stanno attualmente avanzando al ritmo più veloce dall’inizio della guerra, mentre i fronti ucraini continuano a crollare). L’unico effetto di questo cambiamento di politica sarà quello di mettere a rischio le risorse e le basi militari degli Stati Uniti e della NATO. Al momento di prendere la decisione, Biden ne era consapevole, il che dimostra ulteriormente la sua incapacità di comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
Cosa possiamo aspettarci ora che Biden ha costretto Putin a rispondere?
Innanzitutto, possiamo prevedere che Putin continuerà ad andare avanti finché non avrà liberato il Donbass e raggiunto gli obiettivi strategici dell’Operazione Militare Speciale. Se, da un lato, l’uso di missili a lunga gittata non ostacolerà i progressi della Russia sul campo di battaglia, dall’altro costringerà Mosca ad ampliare la zona cuscinetto tra i due avversari, spingendosi sempre più in profondità nell’Ucraina occidentale, per proteggere le città russe dagli attacchi missilistici. Alcuni analisti ritengono che Putin si impadronirà di tutto il territorio “a est del fiume Dnieper, nonché delle regioni costiere del Mar Nero fino al Danubio”. Questo sembra probabile, ma è comunque tragico. L’Ucraina sarà una nazione perennemente disperata dal punto di vista economico, senza accesso al mare, dipendente in tutto e per tutto dalla generosità dei governi stranieri. Che spreco. Ecco altre considerazioni da parte di Will Schryver:
…. Mentre la realizzazione di questo obiettivo si avvicina sempre di più ad essere un fatto compiuto, possiamo essere quasi certi che l’Impero e i suoi obbedienti vassalli europei faranno qualcosa di stupido e passeranno ad un livello di guerra diretta tra loro e i russi. Se e quando ciò accadrà, vedremo i russi finalmente muoversi con decisione contro le risorse ISR degli Stati Uniti e della NATO nella regione. E lo faranno con almeno due anni interi di esperienza sul campo di battaglia, dopo un’attenta osservazione delle sue debolezze e con un adattamento e un’innovazione competenti derivati da quell’analisi. Aspettando pazientemente di colpire, Will Schryver@imetatronink
Secondo me, Trump ha la stessa probabilità di Biden di “fare qualcosa di stupido” a causa della sua scarsa comprensione delle origini del conflitto e della sua smania di imporre a Putin un accordo che Putin senza dubbio rifiuterà. Dopo due anni e innumerevoli spargimenti di sangue, la guerra in Ucraina si risolverà alle condizioni della Russia, non a quelle di Washington. L’Ucraina sarà neutrale o verrà annientata. Queste sono le uniche due opzioni. Se Trump pensa che Putin permetterà che l’Ucraina occidentale continui ad essere armata fino ai denti dall’Occidente e a fungere da avamposto americano ostile al confine con la Russia, si troverà di fronte ad una prospettiva assai diversa.
Sebbene la svolta politica di Biden sia stata una sorpresa, non era del tutto inaspettata. In agosto, gli ucraini avevano lanciato un’offensiva nella regione di Kursk, dove avevano bruciato villaggi, saccheggiato case e conquistato una parte considerevole del territorio russo. Per un po’ le forze ucraine erano sembrate inarrestabili, portando scompiglio e distruzione ovunque andassero. Tre mesi dopo, tuttavia, l’esercito scissionista ucraino è circondato e sta subendo pesanti perdite. È solo questione di tempo prima che vengano eliminati o sconfitti, ed è per questo che – secondo il New York Times – Biden avrebbe approvato l’uso dei sistemi missilistici a lunga gittata:
“Se l’assalto russo alle forze ucraine a Kursk avrà successo”, afferma il Times, “Kiev potrebbe finire per avere poco o nessun territorio russo da offrire a Mosca per uno scambio”. Più avanti nell’articolo, gli autori aggiungono che: “(Biden) è stato… influenzato dalle preoccupazioni che a Kursk la forza d’assalto russa sarebbe stata in grado di sopraffare le truppe ucraine se non fosse stato permesso loro di difendersi con armi a lunga gittata”. (NY Times)
In breve, il futuro di questa forza d’assalto condannata (che aveva incautamente invaso la Russia in agosto) avrebbe influito pesantemente sulla decisione di Biden di dare il via libera all’uso di missili a lunga gittata. Sembra comunque particolarmente illusorio che qualcuno possa pensare che Putin negozierebbe per recuperare il territorio russo o che fermerebbe la sua offensiva solo perché alcuni missili hanno colpito obiettivi in Russia. Questo non accadrà mai. Putin non voleva questa guerra e ha fatto tutto ciò che era in suo potere per evitarla, ma ora che la Russia è coinvolta, farà di tutto per prevalere. Come avevamo già detto in passato, gli ATACMS non avranno alcun impatto sull’esito del conflitto.
Vale anche la pena notare che nessun sistema missilistico, forza aerea o esercito è in grado di battere la Russia nel cortile di casa. Questo avrebbe dovuto essere ovvio fin dall’inizio ma, ovviamente, i critici della guerra sono stati banditi dai canali di informazione via cavo, che sono diventati l’esclusiva dei generali in pensione, dei neoconservatori riciclati e di altri fanatici guerrafondai. Anche ora questi guerrieri da poltrona pensano che dobbiamo intensificare il conflitto per “dare una lezione a Putin” e ripristinare l’immagine malconcia di un Impero che sta scomparendo. Il fatto è, tuttavia, che un coinvolgimento diretto della NATO non farebbe alcuna differenza per quel che riguarda l’esito finale, perché la Russia ha attualmente più di un milione di uomini esperti di guerra ad alta intensità, una base industriale orientata alla produzione di armi, bombe e munizioni e un’alleanza strategica di ferro con l’indiscussa potenza economica del mondo (la Cina), che certamente verrebbe in aiuto di Mosca se si dovesse arrivare al dunque. Ecco altre informazioni da Schryver:
Continuo a essere convinto che gli Stati Uniti e la NATO non potrebbero mai vincere e non combatteranno mai una guerra contro la Russia in Europa orientale – a meno che il culto della morte #EmpireAtAllCosts non prenda in qualche modo le redini del potere, nel qual caso, [un conflitto del genere] diventerebbe la più grande catastrofe nella storia militare degli Stati Uniti e, molto probabilmente, causerebbe in una guerra nucleare che porrà fine alla civiltà.
Per me, uno degli aspetti più intriganti degli incredibili livelli di propaganda che stanno oscurando questa guerra in Ucraina è l’incessante affermazione, fatta fin dall’inizio, della presunta inettitudine strategica, tattica e logistica dei militari russi….
Non si pensi ai numerosi resoconti dei mercenari occidentali e dei volontari delle legioni straniere che sono riusciti a fuggire nei loro Paesi d’origine dopo brevissimi e terrificanti “turni di servizio” in Ucraina, i quali raccontano tutti storie simili.
Dicono che, per la prima volta nella loro carriera militare, avevano incontrato una potenza di fuoco schiacciante e avvertono sobriamente tutti quelli che pensano di imbarcarsi in un “safari” per uccidere i russi che “non era niente di paragonabile all’Iraq” e che si sentono molto fortunati ad esserne usciti vivi – spesso senza aver mai sparato con la loro arma, né aver visto un soldato russo.
Non dimentichiamo nemmeno il fatto che tra le forze russe che combattono in Ucraina ci sono pochi o nessun soldato di leva, e poche o nessuna notizia riportata dai media indipendenti russi di battaglioni russi demoralizzati e a corto di materiale in qualsiasi teatro di guerra.
Al contrario, tutto quello che ho visto suggerisce che il morale dei russi è alle stelle, sia tra i soldati che combattono che tra i civili in patria….
E, con questa premessa, passiamo alla domanda principale: la NATO potrebbe combattere e vincere una guerra contro i russi su questo stesso campo di battaglia?
La mia risposta è un secco NO – per tre ragioni distinte ma ugualmente squalificanti:
1- Non ci sono prove convincenti che le truppe, gli armamenti, l’addestramento, la logistica e il comando della NATO siano superiori a quelli dei russi.
2- Non si potrebbero MAI concentrare, equipaggiare e sostenere forze NATO sufficienti per sconfiggere i russi nel loro cortile di casa.
3- Il tentativo stesso di concentrare nella regione forze statunitensi sufficienti per affrontare i russi provocherebbe molto probabilmente la disintegrazione dell’Impero Americano globale e della sua estesa rete di basi all’estero, accelerando rapidamente la transizione già in corso verso un mondo multipolare.
….. Se la NATO dovesse entrare in guerra oggi contro la Russia, e se tutte le sue truppe e i suoi equipaggiamenti potessero essere magicamente teletrasportati sul campo di battaglia, non potrebbe sostenere un conflitto ad alta intensità per più di un mese, come sostiene in modo convincente questa eccellente analisi: Il ritorno della guerra industriale.
Gli zelanti discepoli dell’indiscutibile supremazia militare americana risponderebbero senza dubbio: “La schiacciante potenza aerea americana da sola devasterebbe le capacità militari russe nel giro di pochi giorni, al massimo un paio di settimane”.
Un guerriero da tastiera abituato a giocare a Call of Duty potrebbe anche credere a queste sciocchezze, ma sono sicuro che al Pentagono sono in pochi a nutrire simili illusioni.
Al contrario, capiscono perfettamente che le migliori difese aeree russe della categoria farebbero a pezzi tutti i tentativi di attacchi aerei USA/NATO. Sarebbe un massacro sbalorditivo, i cui risultati, già dopo le prime 48 ore, spingerebbero le teste più sagge a chiedere l’immediata cessazione delle ostilità.
Non solo, ma i tentativi di attacchi aerei della NATO contro la Russia, anche se falliti in modo catastrofico, provocherebbero una serie massiccia di contrattacchi contro le basi e le navi da guerra della NATO a distanze mai viste nelle guerre precedenti. Si tratterebbe di uno scontro senza esclusione di colpi.
Le aree di concentramento in Polonia e Romania verrebbero colpite per prime e più duramente, ma gli attacchi si estenderebbero molto probabilmente a tutta l’Europa e al Mediterraneo. I missili e i sottomarini russi affonderebbero diverse navi nel giro di poche ore, tra cui, quasi certamente, una portaerei statunitense.
Questo, ovviamente, è lo scenario da incubo, che, molto probabilmente, rischierebbe di trasformarsi in una guerra nucleare.
Un’ultima osservazione sull’idea che gli Stati Uniti e la NATO siano in guerra contro la Russia.
La gente non considera il fatto che le forze statunitensi sono disperse in tutto il mondo, in oltre 750 basi di varie dimensioni e importanza strategica in territorio straniero. In altre parole, i più non riescono ad apprezzare il fatto che la forza militare degli Stati Uniti è molto diluita, e l’unico modo per concentrare una forza sufficiente ad affrontare i russi sarebbe quello di evacuare letteralmente quasi tutte le basi americane più importanti del pianeta.
Giappone, Corea, Guam, Siria, Turchia, diverse nazioni africane, ecc. Si creerebbe un enorme vuoto di potere in tutto il mondo, che, per le “potenze ostili”, costituirebbe una tentazione irresistibile da sfruttare. Sarebbe la fine dell’Impero e dell’egemonia globale americana. The United States Could Not Win and Will Not Fight a War Against Russia, Will Schryver, Substack
Quindi, se stavate aspettando la fine dell’egemonia statunitense, avete finito di aspettare. È già arrivata.
Mike Whitney
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/going-out-with-a-bang/
18.11.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org