Che la questione coronavirus non avrebbe cambiato nulla in meglio, ma anzi avrebbe aggravato la situazione a vantaggio dei soliti noti, era facilmente prevedibile.
Assisteremo ancora di più a operazioni che dire scandalose è un simpatico eufemismo e, così come per la crisi finanziaria del 2008, chi ha le spalle forti e santi in paradiso avrà i maggiori tornaconti, agli altri andranno le briciole o nemmeno quelle. Eccoci quindi di fronte all’ennesima follia della purtroppo infinita serie, visto che in questi giorni verrà deciso un mega prestito di ben 6.3 miliardi (!!) di euro alla FCA ex FIAT che poverina ha tanto bisogno...
Un’azienda con sede legale in Olanda, la sede fiscale a Londra e che prossimamente si fonderà con la ditta automobilistica francese PSA, avrà un prestito a garanzia statale, roba che fa ridere i polli ed è un insulto agli italiani. E a proposito, cosa dicono i sovranisti, difensori del sacro suolo patrio contro i Saraceni, in merito a questa vergognosa operazione anti italica? Si stanno incatenando ai cancelli di qualche stabilimento FIAT? Fanno scioperi della fame o si immolano davanti al parlamento? Ma si sa, loro protestano e alzano la voce solo quando c’è da prendersela con dei disperati.
Comunque sia, questo ulteriore prestito/regalo, oltre alle varie valanghe di soldi che lo Stato nella storia ha già regalato alla FIAT, viene fatto a un’azienda che ha il triste primato di avere inquinato per decenni l’Italia con le sue automobili e camion e continua a farlo.
Inquinamento che fa danni incalcolabili a persone e ambiente e che di certo non paga la FIAT ma, impossibile sbagliare, paga sempre il famoso popolo di cui i governi si fanno difensori a parole, poi nei fatti lo usano come slot machine a beneficio degli straricchi. Ma noi siamo generosi e masochisti, quindi vogliamo farci sempre più male e allora diamo ancora soldi a questa azienda che non solo inquina l’Italia, non ha più nulla di italiano, le tasse le paga all’estero, ma continua anche imperterrita a produrre le automobili con i motori a scoppio del pleistocene (con computer di bordo però), che sono il mezzo meno efficace e sensato di spostamento. Il tutto con il disastro climatico in corso.
A questi geni del business sulle spalle dei contribuenti, del capitalismo fatto con i soldi e le garanzie dello Stato, cosa vuoi che gliene freghi di noi, dell’ambiente…
Loro vivono in un mondo a parte, vivono solo per i dividendi, per intascarsi parcelle milionarie come hanno sempre fatto e come faranno sempre fino all’ultimo momento, anche con il mondo in fiamme e loro stretti abbracciati alla cassaforte.
Gente del genere non potrebbe fare quello che fa se non avesse la politica in ginocchio al proprio servizio e i migliori alleati dalla loro parte, cioè i sindacati che si preoccupano esclusivamente che i mercanti diano occupazione.
Poi che cosa e come producano, che inquinamento facciano, è argomento che ai campioni del tesseramento interessa assai poco. Ma anche loro fanno parte del mondo dei dinosauri, personaggi che vivono con mentalità preistoriche.
Tutto il mondo è al collasso ambientale e il sindacato ancora a preoccuparsi di un’occupazione malata, senza prospettive, senza senso, senza alcuna progettualità. Come se il balletto dell’assurdo possa continuare all’infinito mentre il baratro è a un passo.
Quindi contro qualsiasi barlume di intelligenza, insultando e prendendo in giro gli italiani, in barba alla catastrofe ambientale e facendosi del male, si vuole fare questo ennesimo regalo alla FCA ex FIAT? Bene, diamoglielo il prestito ma vincolato affinché almeno l’80% della produzione degli stabilimenti italiani sia convertito in tecnologie per le energie rinnovabili e in prodotti di efficienza e risparmio energetico, tanto le tecnologie sono simili a quelle per la produzione di automobili e la riconversione è possibile.
Tra l’altro, agendo in questo modo si salvaguardano pure i tanto amati posti di lavoro dei sindacati e loro relative tessere, anzi i posti di lavoro si quadruplicano come minimo, visto che le automobili non sappiamo più dove metterle, mentre di pannelli solari e simili c’è da riempirci l’Italia.
Mi rendo conto che fare scelte del genere per gente ferma alla preistoria, significa appunto la fantascienza, quindi mi offro volentieri come consulente per organizzargli il lavoro. Possono contattarmi, mi trovano facilmente, non ho sede in Olanda, le tasse non le pago a Londra e non mi sto fondendo con i francesi.