Arriva la “tassa Covid”: i giallofucsia colpiscono di nuovo i lavoratori

Il governo giallofucsia si è confermato da tempo un esecutivo filobancario e nemico delle classi lavoratrici nazional-popolari. E’ il governo al servigio dei potentati economici e della global class cosmopolita: ne abbiamo avuto una prova nel modo indegno con cui ha gestito l’emergenza Covid-19, prendendo ul peggio della Cina e degli USA.

Della Cina ha mutuato la formula della chiusura totale a norma di legge dei cittadini in casa, degli Stati Uniti ha preso l’assenza totale di ogni diritto sociale. Sicché il Governo giallofucsia, rivelandosi incredibilmente peggiore sia della Cina che degli Stati Uniti, ha chiuso i cittadini in casa per due mesi senza curarsi che essi avessero diritti sociali e possibilità di mantenersi in vita.

La tassa Covid

Come se non bastasse l’indegno Governo giallofucsia torna a rivelarsi ora nemico giurato di tutti coloro i quali vivono del proprio lavoro, e si rivela una volta di più, amico fedelissimo del padronato cosmopolitico.
Leggiamo sul sito di Tiscali la seguente notizia: “In arrivo la tassa Covid sulle bollette. L’ira dei consumatori sull’emendamento PD-M5S al DL Rilancio”.
Si legge nell’articolo che sarebbe in procinto di essere attuata una tassa Covid a gravare sulle bollette dei cittadini.

Il principio con cui questa tassa viene nobilitata sembra appellarsi a un criterio di giustizia sociale: “Prendere a chi può, per aiutare chi non può”.
Peccato che se davvero si volesse applicare questo principio, bisognerebbe andare a prendere ai signori apolidi della finanza, a quei gruppi e-commerce multinazionali, evasori fiscali a norma di legge e che soprattutto si sono incredibilmente arricchiti nel corso della pandemia, che ha glebalizzato le classi lavoratrici e agevolato i gruppi commerce multinazionali.

Il falso proposito di giustizia sociale

Invece no, ancora una volta il governo giallofucsia si rivela amico neoservile del padronato cosmopolitico e dei gruppi e-commerce.
Ancora una volta va a colpire spietatamente le classi lavoratrici, fingendo di aiutarle e creando ancora una volta una lotta di classe all’interno della stessa classe, perché evidentemente andrà ad alimentare una conflittualità tra partite Iva e salariati, tra chi soffre di più e chi soffre un po’ meno.

In sostanza si finge di aiutare chi sta malissimo, andando a prendere a chi sta molto male.
In realtà giustizia sociale sarebbe andare a colpire coloro che vivono in maniera parassitaria, con l’usura, e lucrando in maniera finanziaria per aiutare chi vive del proprio lavoro.
Ma se pensate che questo governo possa farlo, vi sbagliate grandemente.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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