Intervista a Cristina Morini, ricercatrice e saggista, editorialista di Effimera.org, dopo il suo intervento al dibattito “Economie, disuguaglianze, cura” tenutosi all’OltrEconomia di Trento.
Il significato, anche molto trasgressivo e rivoluzionario della cura, che è un termine su cui io stessa, come moltissime teoriche femministe, ho lavorato nel corso dei decenni, è estremamente importante. Diventa utilissimo in questo momento, e in questa fase, proprio perché ci rimanda all’idea che un mondo costruito su modelli maschili, governato da logiche gerarchiche, di potere, estrattiviste, capitalistiche, patriarcali, maschiliste, non teneva in nessun conto proprio il tema dell’interconnessione, della vulnerabilità, e della dipendenza in cui tutti gli esseri umani si trovano. Possiamo poi dire che la cura è diventato un concetto destinico, che è rimasto appiccicata alle donne. Di conseguenza la cura è stato anche un campo di battaglia per le donne, per liberarsi evidentemente da quello che è diventato eccesso, nel momento in cui essa è stata declinata come una missione e abbinata ad un ambito per forza sentimentale e oblativo, senza che essa potesse rappresentare un elemento politico. Questo elemento viene oggi invece rappresentato per tutti e tutte.
Questo tema molto forte della fragilità dell’umano è venuto allo scoperto. È venuta allo scoperto un’idea di società della cura, di una possibilità di recuperare collettivamente una certa modalità dello stare insieme, dell’autorganizzazione, del pensare con cura. A partire dal pensare con cura, si costruisce anche il fare con cura. Abbiamo visto molti meccanismi di mutualismo che si sono mossi a partire da questo pensiero. Da qui recuperiamo in qualche modo l’idea di autodeterminazione dell’individuo, che al momento è catturato dentro le maglie dello sfruttamento e di meccanismi selettivi che si sono rivelati all’interno della pandemia. Autodeterminazione vuol dire anche dotarsi di strumenti adatti alla sfida; io credo ad esempio che il reddito di autodeterminazione sia uno strumento fondamentale, un perno centrale delle battaglie che ci aspettano nei prossimi anni.
** Pic Credit: Pietro Cappelletti