Marcello Pamio – 4 aprile 2023
Durante i processi digestivi (prima nello stomaco e poi nel tenue) il glutine, la proteina indigeribile di alcuni cereali, viene idrolizzato in peptidi. Questo è permesso dalle transglutaminasi intestinali che modificano l’amminoacido glutammina.
Nelle persone celiache secondo la narrazione si formano anticorpi anti-transglutaminasi che sono la causa del processo infiammatorio e del danno a carico dei villi. La celiachia dipenderebbe per il 40% dai geni (quindi dalla sfiga), per un altro 40% dall’alimentazione e il restante 20% da fattori misteriosi (quindi sfiga al quadrato). Ma è proprio così? No, e infatti secondo le Leggi Biologiche qualsiasi intolleranza alimentare è un Binario Conflittuale millimetrico in cui è coinvolto un alimento (di solito proteina o zucchero) che rappresenta il fattore di innesco del Programma Sensato Biologico e Speciale chiamato “malattia”. Il conflitto iniziale (detto Programmante) avviene spesso durante l’allattamento e/o svezzamento! È assai nota infatti una correlazione fra la durata dell’allattamento al seno e il ritardo nella comparsa della malattia celiaca.
Staccare la tetta ad un cucciolo è uno dei passaggi più delicati e traumatici se fatto in maniera scorretta. La tetta e il latte materno infatti non rappresentano solo il contatto con la propria divinità-mamma, ma da questi dipende la sopravvivenza stessa! Quindi staccare il capezzolo ad un neonato è sempre un conflitto importante (anche nell’adulto 😉). Se infatti il cucciolo lo vive come “distacco”, “separazione” con un vissuto di “contrarietà indigesta” il suo cervello registra tale sofferenza. E con cosa le mamme iniziano lo svezzamento? Con pappette invereconde a base di glutine! Eccolo qua il Binario: il cervello associa il “glutine” a “sofferenza da distacco e contrarietà indigesta” e noi lo chiamiamo celiachia!
Slattare con lentezza e mai con il glutine!
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