Cosa succede in Afghanistan? (Live Blog)

Alle porte dell’anniversario dell’11 settembre 2001 l’Afghanistan ripiomba nel caos, diventa lampante il fallimento dei negoziati di Doha, che il 29 febbraio del 2020 andava a sancire – nella migliore delle ipotesi – il ritiro graduale dei circa 13mila soldati statunitensi dall’Afghanistan e all’avvio di negoziati tra Talebani e governo afghano. 

In realtà, è dall’inizio dell’estate che pezzo dopo pezzo, sfruttando il ritiro delle truppe internazionali, la debolezza dell’esercito afghano e l’incompetenza del governo locale, i Talebani si sono mossi per riprendersi l’Afghanistan. L’avanzata di questi ultimi è diventata sempre più preoccupante, sino ad arrivare ieri alla presa di Kabul. 

In realtà, già il 9 agosto avevamo notizie certe della conquista di tre importanti città dell’Afghanistan, ottenendo la vittoria militare più significativa in un solo giorno da quando gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro dei propri soldati dal paese. Il gruppo radicale islamista, che ha l’obiettivo di riprendere il potere in Afghanistan rovesciando l’attuale governo, già dalla settimana scorsa aveva controllo delle capitali delle province di Kunduz, Takhar e Sar-e Pol, nel nord, con operazioni militari quasi simultanee. Le ultime vittorie, benché ottenute in un solo giorno, non sono state sorprendenti: sono mesi che i talebani avanzano incontrando poche resistenze, e rendendo sempre più credibili e concrete le ipotesi di una loro vittoria finale. Tanto è vero che venerdì 13 agosto, sono state prese anche Herat e Kandahar, fino ad arrivare al triste epilogo e – purtroppo – ad un “nuovo inizio” che domenica ha riempito tutte le prime pagine internazionali, quando i Talebani sono entrati a Kabul.

È ormai chiaro agli occhi di tutti, che si tratti di esperti, commentatori e semplici cittadini che seguono le notizie negli ultimi giorni, che lo sforzo della comunità internazionale, con Stati Uniti e Nato in prima fila, di ricostruire e stabilizzare l’Afghanistan è ampiamente fallitoLa velocità con cui il nemico di sempre, i Talebani, ha riconquistato province su province, con i capoluoghi annessi, ci parla esattamente di una vera e propria disfatta su tutta linea. 

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In seguito l’ordine cronologico degli aggiornamenti. Segui aggiornamenti su canale Telegram di Global Project, su Twitter e Instagram di Global Project e Associazione Ya Basta! Êdî Bese.

16 agosto, 11:00

I talebani hanno dichiarato finita la guerra in Afghanistan dopo che i loro combattenti hanno invaso la capitale e il presidente Ashraf Ghani è fuggito dal paese.

Le strade di Kabul erano tranquille stamattina, ma ci sono state scene di caos e panico all’aeroporto internazionale quando centinaia di afgani disperati per lasciare il paese hanno invaso la pista: almeno 5 persone sono state uccise. L’Afghanistan Civil Aviation Authority (ACAA) ha annunciato che lo spazio aereo di Kabul è zona militare e consiglia agli aerei in transito di deviare la rotta.

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16 agosto, 08:00

Caos continua all’aeroporto di Kabul mentre gli afgani tentano di fuggire sugli aerei rimasti sulla pista.

15 agosto, 21:50

Combattenti talebani sono entrati nel palazzo presidenziale alcune ore dopo che il presidente Ashraf Ghani è fuggito dal paese.

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Tutto il personale diplomatico presente a Kabul è stato evacuato nel pomeriggio e i voli commerciali sono sospesi.

Tra le prime dichiarazioni ufficiali a livello internazionale c’è stata quella del segretario di Stato USA Antony Blinken che ha respinto i paragoni con l’uscita di Washington dal Vietnam decenni fa. Blinks ha inoltre difeso ancora una volta la decisione del presidente Joe Biden di ritirare le truppe americane dall’Afghanistan entro la fine di agosto.

15 agosto, 15:37

Con la caduta di Mazar-i Sharif, e del suo grande aeroporto, i Talebani hanno potuto mettere le mani su un gran numero di elicotteri e aerei, si parla di almeno 20 tra Mil Mi-17V-5, UH-60, BlackHawk e MD530F. Ma anche e soprattutto alcuni aerei ad ala fissa, come Cessna 208B, AC-208 e gli Embraer A-29B S Tucano.

Ed è soprattutto per distruggere questi ultimi che alcuni B-52H nel corso della notte avrebbero colpito la base aerea di Mazar-i Sharif, per impedire che i Talebani possano mettere le mani su alcuni agili e temibili aerei d’attacco.

15 agosto, 15:15

Nella mappa – pubblicata sul sito della BBC – si vede come sia stata estesa e repentina l’avanzata talebana dal 9 luglio a oggi. La BBC riferisce anche che i talebani hanno preso il controllo di prigione e aeroporto di Bagram.

Molte agenzie di stampa internazionali scrivono che Ashraf Ghani si è dimesso e si stia preparando a lasciare il Paese. Nel frattempo il presidente statunitense John Biden ha ordinato il dispiegamento di altre 1.000 truppe americane per sostenere l’evacuazione, oltre alle 3.000 già dispiegate nei giorni scorsi (fonte Al Jazeera).

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15 agosto, 12:22

Numerose agenzie internazionali stanno riportando la notizia che i talebabi siano entrati a Kabul. La notizia è stata confermata da un funzionario del ministero degli interni, mentre è in corso l’evacuazione dell’ambasciata statunitense tramite elicotteri.

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Secondo Al Jazeera, da Doha – che in questi anni è stato il luogo dei negoziati tra governo afghano e talebani – i leader dei talebani hanno dato ordine di non aprire il fuoco e offrire un passaggio sicuro a coloro che decidono di lasciare Kabul. Alcune testimonianze locali parlano di combattimenti in alcuni quartieri della città. Al momento non è chiaro se il presidente Ashraf Ghani stia preparando una controffensiva o abbia deciso di capitolare.

Si tratta di uno scenario che era stato ampiamente previsto e che dimostra il fallimento di 20 anni di guerra voluta da USA dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e sostenuta da tutta l’Alleanza Atlantica.

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Pic Credit: EPA/AKHTER GULFAM

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