Dalla guerra fredda alla guerra fredda, i potenti giocano all’annientamento dell’umanità

La famosa frase secondo cui se non si impara dalla storia si è costretti a riviverla sembra che sia una costante dei tempi moderni. Ce lo dimostrano i nazismi messi in pratica da popoli diversi da quello tedesco e i relativi genocidi che vengono perpetrati anche attualmente sotto gli occhi di tutti.
E visto che la storia incredibilmente si ripete, qualcuno si sarebbe mai aspettato che, finita la contrapposizione fra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, vinta dal consumismo e dai soldi, si riproponesse lo stesso identico schema? Con ancora una volta i pazzi al potere, con le dita sopra ai bottoni delle armi nucleari, che come gorilla si battono il petto e minacciano i nemici che a loro volta fanno lo stesso?
E questo sarebbe il progresso di cui andare tanto fieri? Questa sarebbe la modernità per la quale ci raccontano che abbiamo raggiunto il più alto grado di benessere (ma solo per chi se lo può permettere e sulle spalle e il sangue di altri) come mai nella storia? Bella roba un benessere sotto una cappa atomica pronta a disintegrarci in ogni momento. Preferivo rimanere in una grotta…
Chi dà a questi pazzi il diritto di disintegrare l’umanità? Guarda caso proprio noi, che li abbiamo eletti, che abbiamo dato loro tutto il potere di fare di noi quello che vogliono, anche di polverizzarci in un attimo.
Sono molto più intelligenti e progrediti i popoli indigeni, che per quanto ci possano sembrare arretrati e “selvaggi” non hanno inventato nulla che annientasse loro stessi e la natura.
Quindi chi è veramente arretrato e selvaggio? Noi o loro?
Come mai con tutti le nostre fantastiche conquiste, i filosofi, i letterati, gli artisti, i grandi personaggi di scienza, di spiritualità, i religiosi, non siamo riusciti a rendere impossibile anche il solo pensiero che un manipolo di pazzi potesse fare tabula rasa del mondo? Dov’è la democrazia, il potere del popolo? Dove sono le Costituzioni, i trattati di questo e quello, le belle parole pronunciate in importanti meeting internazionali? Tutte favolette; alla fine gli umani “moderni” sono dei soggetti che sembrerebbero avere come unico scopo quello di massacrarsi a vicenda, con l’annientamento come inevitabile epilogo finale. Peccato che ci rimetterà anche chi non ha mai dato questo potere ai pazzi e soprattutto chi, come appunto i popoli indigeni, gli animali, le piante, con il loro esempio hanno sempre mostrato un’altra via non autodistruttiva.
Cosa possiamo fare ora? Purtroppo poco per fare rinsavire i pazzi, ma molto per vivere in un modo completamente diverso da quello della falsa modernità e del progresso suicida. Quindi, possiamo realizzare ovunque luoghi e società che abbiano davvero la sacralità della vita come aspetto centrale e inviolabile. Questo comporterebbe cambiamenti radicali di sistema e di mentalità, ma che sono assolutamente percorribili se si vuole. Del resto la posta in gioco è assai alta, visto che si tratta della nostra stessa sopravvivenza.
Agendo in questo modo, oltre che vivere con persone assennate e in luoghi sani, potremmo dare l’esempio che si potrà propagare fino, chissà, magari ad arrivare a influenzare così tante persone da poter produrre il miracolo di disinnescare anche la miccia dell’autodistruzione.
Non sarà facile ma non abbiamo nulla da perdere e tanto da guadagnare, nella speranza che nel frattempo qualche forza che va oltre gli uomini, fermi le mani dei pazzi al potere dai loro propositi di annientamento totale senza vincitori né vinti.
 
 
 
 

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