Earthing: i benefici di camminare a piedi nudi

La pianta del piede è una delle zone più ricche di terminazione nervosa: circa 1300 per pollice quadrato. Ce ne sono di più rispetto ad ogni altra parte del corpo.
Come mai la Natura ha concentrato tutte queste terminazioni proprio lì? Ovviamente per mantenerci in contatto con la Terra!
Oggi sappiamo che l’energia elettrica è presente sulla superficie terrestre sotto forma di elettroni liberi, e l’uomo da milioni di anni ha attinto a tale energia attraverso i piedi.

L’invenzione delle scarpe moderne è deleteria perché ci ha separato da questa importantissima fonte energetica.
Ricordo che l’uomo è un conglomerato di energia bioelettrica e sulla superficie del pianeta vi sono elettroni liberi caricati negativamente. Camminare a piedi nudi migliora tantissime condizioni psicofisiologiche: se siamo scarichi ci carica, se invece siamo carichi ci scarica. Diminuiscono per tanto le infiammazioni e i dolori.

Perfino cambia il Potenziale Z delle cellule. Sapete qual è il risultato? Una naturale fluidificazione del sangue! Si esatto.
Il range ideale del Potenziale Z va da -9,3 millivolt a -15 mV, con una media di -12,5. Due ore di camminata a piedi nudi migliora il potenziale fino 14,26 mV.
Un potenziale più alto indica una carica elettrica negativa maggiore delle membrane dei globuli rossi, e questo migliora la fluidità e la viscosità ematica!
Ripristiniamo il contatto quanto prima con la Madre Terra, i benefici saranno garantiti!

Tratto dal libro “Earthing: a piedi nudi”, Macro edizioni

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