Eliminare gli indios tramite il virus: il progetto criminale di Bolsonaro in Brasile

A pensarci bene questa pandemia sta tirando fuori i tratti peggiori degli uomini peggiori.
Abbiamo visto già con Donald Trump e le sue divertenti per quanto assurde elucubrazioni a proposito dell’idrossicloroclina oppure del fatto che il virus non esisteva. Insomma, il solito armamentario di sciocchezze che mettono in pratica gli ignoranti. Ma noi diamo ancora maniera al Presidente brasiliano Bolsonaro.

Egli non si è accontentato di aver avuto già due ministri della Salute che se ne sono andati, ed erano due medici, perché troppo competenti per poter avallare le sciocchezze che Bolsonaro continuava a dire sul virus mostrandosi in pubblico senza mascherina, incitando agli assembramenti e minimizzando il problema come fanno tutti quanti i dittatori ignoranti. Questo è stato eletto, per la verità, democraticamente dai brasiliani (andrebbe riscritto il capitolo riguardante il vecchio Presidente perché, come abbiamo visto, c’è stato addirittura un complotto di magistrati corrotti per metterlo fuori gioco con false accuse).

Bolsonaro, dicevo, chiama un terzo ministro per la salute che è un militare, dunque pronto ad obbedire, ad avvallare appunto le cose che lui continua a dire sul virus che sta raggiungendo in Brasile il suo massimo sviluppo, addirittura uccidendo una persona al minuto. La cosa però più intrigante, dal punto di vista negativo, è che se si guarda la percentuale di coloro che vengono uccisi da questo virus, e quindi stiamo parlando di grandi fosse comuni e censimenti di morti che non sono nemmeno sicuri e largamente sottostimati rispetto a quelli che sono in realtà, si vede che il 48% circa sono indios, indigeni, autoctoni.

Esattamente il programma di Bolsonaro, lo abbiamo già visto con l’incendio delle grandi foreste amazzoniche, quello di svendere l’intera Amazzonia alle grandi multinazionali e alle poche famiglie proprietarie terriere del Brasile. Sono circa il 4% che possiede l’89% delle foreste amazzoniche. Dunque corrispondono a un suo progetto criminale, quello di eliminare le popolazioni ‘Indie’ sostanzialmente che resistono tenacemente a voler vivere in un posto in cui da generazioni stanno.

Curiosamente questo è quello che hanno fatto gli europei occidentali, in particolare gli spagnoli, quando hanno invaso il ‘Nuovo Mondo’. Perché sono riusciti in così pochi a sopraffare un numero così grande di indigeni e autoctoni? Non tanto per le armi fatte di acciaio, per i cavalli oppure per una presunta superiorità che naturalmente non esiste. Ma soprattutto per le malattie. Quegli Aztechi, quegli Inca, quei Maya furono sterminati soprattutto dalle malattie che gli spagnoli hanno portato. Virus del raffreddore, il vaiolo stesso ma anche altre malattie che li hanno sterminati. E’ la storia che si ripete in una tragica ricorrenza.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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