di Mariano Equizzi e Domenico Gallo.
Evangelisti’s RACHE è un film diretto da Mariano Equizzi e ispirato al lavoro di Valerio Evangelisti.
Il film sarà visibile per una settimana attaverso questa pagina.
Mariano Equizzi racconta come lui e Valerio sono arrivati alla realizzazione del film.
Era il 1998 e Valerio vide Syrena il mio primo film, Gianni Canova era mio insegnante al Centro sperimentale di Roma, dirigeva DUEL e Valerio scrisse 4 colonne da cui, insieme con le segnalazioni su www.fantascienza.com, nacque il “caso” Syrena. Nel 2002 dopo il Premio Italia allo strano “Ginevra Report”, io Paolo e Luca decidemmo di fare RACHE, perchè sapevamo da fonti reali che l’Inquisitore in italia e non solo era un contenuto proibito, non gradito dalle ChiesE, plurale. Di fatto fermarono persino Del Toro a metterci mano, l’ordine dei Domenicani non è un associazione sportiva.
RACHE è il nostro mondo e vivendo io nei Balcani da qualche tempo, e lavorando anche con rumeni vi dico che Valerio ha scritto una macchina di senso e subconscio più vera di Don Matteo e dei film di brizziemartani (non è un refuso è un genere). Con Valerio nel 1999 facemmo AgentZ … e lui era lo scrittore che stava dietro i genocidi della Storia, una mano non alla Eco ma alla Evangelisti; con una dose di Ironia (iron è ferro) che oggi manca a troppe cose. Lo presentammo al Future FIlm Festival del 1999. Mettemmo in cantiere RACHE, fu impegnativo, per completarlo accettai di fare un film non particolarmente bello, ma avevo bisogno di soldi per RACHE.
Fu nel 2006 che comprammo i diritti, una cifra non piccola, per Gorica Tu sia Maledetta, che è il primo racconto di fantascienza di Valerio…levate fantascienza e lasciate Report di Valerio. Fra i miei strani incontri avevo un professore di criminologia in legge (1989) che a lezione ci raccontata cose particolari e fra queste cose c’erano i POLIPLOIDI, non li chiamava così e non nascevano da vasche ma venivano usati come schiavi nelle miniere di diamanti in Sud Africa. Quando nel 1995 lessi Valerio capii che non era “uno” “”scrittore””, era il nostro ORWELL e per questo RACHE su tutto andava fatto. Trovammo una finestra creativa nel Festival della Fantascienza di Trieste e anche con loro e la buona volontà del loro presidente (Daniele Terzoli) e di alcuni membri della loro bella associazione (Thomas Lenardi, Marina Bonfanti, Lorenzo Acquaviva – che interpretò anche Da Costa) organizzammo le riprese a Trieste, città che ha delle risonanze storiche potenti: girammo nella base delle SS, da tempo un museo aperto al pubblico. Trovammo dove ambientare l’impianto Kerlovac della RACHE, la Ferriera di Servola. Un anno di post produzione giorno e notte, Paolo costrui un fronte sonoro e musicale connesso con l’esperienza della musica industriale, potreste anche sentirlo in radio capireste tutto lo stesso. Luca organizzò una tecnica di montaggio che simulava la pagina di Valerio in cui in tre paragrafi ti porta in tre posti diversi dove succedono cose tre cose diverse in un succedersi di catastrofi senza spazi.
Da diverse settimane stiamo costruendo una strada per una serie e stavamo lavorando al solito giro delle 7 chiese; giro che facemmo anche quando nel 2006 vincemmo l’Angel Award a Tokyo, insieme con la partecipazione al Tokyo Film Festival, il premio fu deciso poco prima da Ichihiro Kadokawa in persona che ci chiese una prova da Samurai: “Trovami in Italia uno come me, un coproduttore del mio calibro.” Caro Ichihiro non esiste in Italia uno come te che ha visto la bomba H, che ha creato un impero dalle ceneri delle bombe americane e fatto emergere Gamera la tartaruga di fuoco che regge il mondo e salva i bambini. In 100 anni, tranne Valerio, non abbiamo prodotto creatori di mondi. Nelle motivazioni circa il premio dissero che erano colpiti dal fatto che era un Resident Evil con una solida base letteraria; è piuttosto una base Storica su cui un genio della letteratura ha lavorato tutta la sua vita. Il vero guaio è che siamo dentro i libri di Valerio, non fuori.
Buona Visione e ringrazio Carmilla Online per ospitare per un pò questo nostro lavoro che non si è mai fermato.
Luca Liggio ha montato e coprodotto il film con La Cappella Underground e Iter Research.
Paolo Bigazzi Alderigi ha composto le musiche e il sound design, io ho fatto il resto e mia sorella Ursula ha disegnato i Poliploidi.