Il dottor Franco Giancola, membro del team della Clinica Europea di Implantologia Ceramica di San Marino, studia da anni la correlazione tra bocca e organismo nel suo complesso e propone quello che ha definito un approccio implantosofico.
«Dopo oltre 30 anni di attività professionale nelle cure dentali mi sto rendendo conto che stiamo perdendo di vista il paziente e pensiamo solo all’aspetto locale dei tessuti. Ci comportiamo come se la bocca fosse staccato dal resto del corpo. Ecco perché negli ultimi anni ho scelto un approccio implantosofico» spiega lo stesso Giancola.
«Il paziente viene studiato, innanzitutto, nel suo contesto psico-emozionale. Ricordiamo che i denti hanno un collegamento molto stretto con il tessuto nervoso in quanto derivano dallo stesso foglietto embrionale (neuro-ectoderma). Ogni tensione emotiva puo’ scaricarsi attraverso correnti elettromagnetiche sullo smalto dei denti ed alterarne la struttura creando delle fessure che permettono la successiva colonizzazione batterica e la formazione di carie destruenti. Questo processo è reso possibile grazie alle proprietà piezoelettriche dello smalto dentale. Ogni impulso elettrico puo’ indurre un alterazione meccanica e viceversa. Il dente funge come un fusibile che permette di scaricare delle tensioni psico-emotive eccessive salvando la vita al paziente. Lo studio del dente interessato permette una valutazione piu’ profonda del vissuto del paziente e l’aiuta a prendere consapevolezza del suo problema» spiega il dottor Giancola.
«Da oltre 20 anni il Dott. Christian Beyer studia le correlazioni tra denti e conflitti psico-emozionali e ha dato vita alla PsicoNeuroOdontologia – prosegue l’implantologo – Le ricerche del Dr. Voll ha dimostrato, inoltre, un stretta correlazione tra i denti e i vari organi del corpo. Disturbi di alcuni organi possono avere delle ripercussioni su diversi denti e viceversa la presenza di carie dentali puo’ alterare il buon funzionamento di alcuni circuiti energetici. Infine, lo stato immunitario del paziente ed alcune sue condizioni metaboliche quali diabete, depressione, osteoporosi e malattie croniche possono mettere a rischio il successo implantare. L’approccio Implantosofico è basato sulle 5R: ricercare, risanare, rigenerare, riabilitare e riequilibrare. Prima di ogni atto medico è indispensabile ricercare la causa che ha portato alla malattia e intraprendere un percorso di consapevolezza del problema e responsabilizzazione del paziente. Il soggetto deve essere valutato nel suo aspetto psico-emozionale, metabolico, immunitario e nelle sue abitudini di vita».
Giancola prosegue affermando che «una volta conosciute le cause è opportuno risanare i tessuti danneggiati attraverso la bonifica dentale da infezioni croniche e contaminazioni metalliche. E’ importante acquisire uno stile di vita piu’ sano attraverso una dieta piu’ equilbrata, una migliore attività fisica e l’abbandono di abitudini dannose quali fumo, alcool e droghe. Qualora si sia perso del tessuto osseo è utile rigenerare attraverso l’utilizzo di tecniche mininvasive e materiali altamente biocompatibili. Una volta ricostruito l’osso la riabilitazione viene eseguita attraverso il posizionamento di impianti in zirconia che sostituiscono i comuni impianti in titanio, causa spesso di disturbi sistemici e allergie che compaiono dopo il loro posizionamento. Il biossido di zirconio è una ceramica Hi Tech utilizzata da molti anni in ortopedia nell’artroprotesi di anca e ginocchio e in odontoiatria per la realizzazione di corone e impianti dentali. La zirconia è un materiale altamente biocompatibile, resistente all’azione di acidi e basi forti, non induce correnti elettromagnetiche, non libera particelle metalliche e non permette deposito di placca batterica. I tessuti attorno agli impianti in zirconia sono sempre sani e privi di alcune reazioni infiammatorie o sanguinamenti. Gli impianti in zirconia presentano numerosi vantaggi per il paziente ma il successo clinico richiede una preparazione adeguata da parte del dentista e una buona collaborazione del soggetto».
«Gli impianti in Zirconia presenti oggi in commercio sono molto resistenti e le fratture molto rare – aggiunge ancora Giancola – La realizzazione delle protesi deve essere pero’ ben studiata ed equilibrata affinchè il manufatto possa durare nel tempo ed essere confortevole per il paziente. L’Implantosofia permette di rispettare i tessuti attraverso la scelta di tecniche mininvasive e materiali altamente biocompatibili ma nello stesso tempo aiuta a comprendere e tutelare il paziente nel suo percorso di guarigione. Il dentista d’altro canto torna a esercitare l’arte medica e a essere una figura di riferimento per il paziente nei momenti di necessità. Il paziente si affida maggiormente perché sente di essere compreso e partecipa attivamente al successo clinico».