L’autorità britannica di regolamentazione del farmaco (Mhra) ha diramato un’allerta per chi ha una storia ”significativa” di reazioni allergiche a cibo, medicine o vaccini. A queste persone, ha avvertito, non va somministrato il vaccino Pfizer/BioNTech contro il Covid-19.
L’allerta, come informa l’agenzia di stampa AdnKronos, arriva dopo che due operatori del sistema sanitario nazionale britannico, il Nhs, hanno manifestato reazioni ”avverse” dopo che gli era stato somministrato il vaccino anti coronavirus. Entrambi gli operatori sanitari avevano ”una storia significativa di allergie”. Stephen Powis, direttore del Sistema nazionale britannico, ha spiegato che’, ”come accade comunemente con i nuovi vaccini, l’Mhra ha consigliato a titolo precauzionale che le persone con una storia significativa di reazioni allergiche non ricevano questa vaccinazione dopo che due persone con una storia di reazioni allergiche significative ha risposto negativamente ieri. Entrambi si stanno riprendendo bene”.
Intanto, dopo la diffusione del Piano per il vaccino Covid-19 da parte del ministero della salute (che prevede la vaccinazione con priorità per operatori sanitari, anziani e a seguire gli insegnanti oltre ad alcune altre categoria giudicate molto esposte), arriva la notizia che a un sondaggio tra i docenti realizzato da “La tecnica della scuola” il 40% del campione avrebbe risposto che non ha intenzione di farsi somministrare il vaccino.
Dai risultati di un sondaggio nazionale condotto dal ‘La Tecnica della scuola’ emerge infatti che il 43,2% dei 2.600 partecipanti ha dichiarato l’intenzione di sottoporsi al vaccino, a fronte di un 40,7% che ha dichiarato di non volerlo fare e di un 16% che non è ancora convinto.
Circa l’80% di coloro che hanno espresso il loro parere sul tema sono proprio docenti, se si considera il 64,8% degli insegnanti più il 13,3% di insegnanti-genitori. Poi ci sono una parte di Ata e dirigenti scolastici, che ovviamente operano sempre nella scuola. Dalle risposte risulta anche che il 33% vorrebbe il vaccino addirittura obbligatorio, mentre il 31,9% lo preferirebbe facoltativo e il 7% si dichiara contrario alle vaccinazioni. Il 28,1% degli intervistati ha dichiarato di non fidarsi del vaccino.