Hiromi… una piccola Bomba Atomica dal Giappone.

Piccola, minuta, con i capelli strani, che ricordano una pianta orientale, puro stile Nipponico che ispira simpatia. Bella, dolce, sensibile, Hiromi non e’ una artista comune, e’ un fenomeno, un portento comunque la volete chiamare, io in due parole la riassumo in: Gioia e Genio.

Un grande sorriso stampato quasi sempre, come a dire, io volo sulle mie stesse note e mi piace tanto. Un viso gentile, un sorriso semplice, ed una grande potenza. Instancabile nei concerti si lancia constantemente in funamboliche ed (se mi permettete, da pianista mediocre posso dirlo) impossibili figure al pianoforte, che ci vorrebbero anni di studio solo per comprenderle. Per lei no, per lei e’ tutto facile! Riesce a fare del tempo cio’ che vuole, ha una mente cosi’ veloce che il tempo puo’ essere piegato a suo stesso piacimento, e gli ascoltatori ringraziano per questi meravigliosi spettacoli.

Hiromi Uehara
Hiromi Uehara

I’ve got rhythm – (Mi prende il ritmo)

Questo e’ un pezzo di George Gerswhin dell’inizio del secolo scorso, il titolo originale dello standard e’ “I Got Rhythm” che lei esegue spesso nei suoi concerti a modo suo. In un concerto bellissimo per Estival Jazz Lugano 2011, lei ha fatto questo pezzo come pezzo intermedio, come “solo” per lei soltanto, lo trovate a 43:30… gia’ le prime note che suona da sola mi fanno venire i brividi, ed il pezzo I’ve got rhythm lo riconoscete dopo diversi minuti di scale jazz incredibili. Ascoltando il suo assolo… per me umanamente impossibile… capite quello che voglio dire riguardo a lei. Perfezione, unita a follia completa e simpatia a tutti i livelli, ascoltando questo pezzo come lo fa lei, non potete non sorridere! Quando chiude, lei fa balzare gli Svizzeri dalle sedie in una standing ovation. Vi suggerisco comunque di guardare tutto il concerto con l’Hiromi Trio Project, con il grande Anthony Jackson al basso e Steve Smith alla batteria:

In questo altro video, lei suona il pezzo I’ve got rhythm di nuovo in un’altra maniera. Ricordate che una grossa percentuale di quello che lei suona e’ improvvisato, quindi non esistono due esecuzioni uguali anche dello stesso pezzo. That’s Jazz Baby! Questo concerto qui e’ del 2010:

Desire

Adesso passiamo alle sue composizioni, una di queste “Desire” e’ puro jazz fusion, complesso e con una punta di elettronica visto che lei usa anche un synth insieme al pianoforte, mescolando ritmi reggae con il classico jazz, fuori di testa… e bellissimo. Questo e’ un pezzo da Trio e lei gestisce tutto quanto sempre sorridendo e con la sua tecnica che farebbe impallidire Franz Listz. Ecco a voi una splendida esecuzione al 2015 Tokyo Jazz Festival, un evento incredibile, con un sempre fantastico Anthony Jackson al basso ed un esplosivo Simon Phillips alla batteria:

Hiromi Uehara, cenni di biografia (Wikipedia)

Hiromi Uehara, nata a Shizuoka, Giappone il 26 Marzo 1979, prese le prime lezioni di piano all’età di 6 anni, dimostrandosi subito dotatissima, precoce e rapida nell’apprendere. All’età di 7 anni entrò a far parte della prestigiosa Yamaha School of Music, e a 12 anni si esibì per la prima volta in pubblico con orchestre di prestigio. A 14 anni Hiromi si recò in Cecoslovacchia dove ebbe modo di suonare con l’Orchestra Filarmonica Ceca. A 17 anni ebbe l’occasione di suonare dal vivo con il pianista Chick Corea, uno dei padri del genere fusion.

Chick Corea
Chick Corea

Egli, avendo sentito del talento della ragazza, decise di incontrarla a Tokyo e, dopo un provino, la invitò a partecipare al concerto che avrebbe tenuto nella città il giorno seguente. Nel 1999 Hiromi si iscrisse al prestigioso Berklee College of Music di Boston, dove si diplomò col massimo dei voti nel 2003. Alla Berklee conobbe il celebre pianista Ahmad Jamal, che col tempo è diventato suo mentore. Dello stesso anno è il suo EP, interamente scaricabile in forma gratuita dal suo sito, dal titolo “XYZ”. Il 1º settembre 2007 si sposa con il designer Yasuhiro Mihara.

Post Scriptum

Non e’ finita qui, tornero’ a parlare di questa splendida artista ancora. La sua produzione e’ cosi’ vasta che ci vorrebbero 100 articoli come questo per descrivere la sua arte. Desideravo soltanto, cari lettori, farvela conoscere. Restate con noi, condividero’ altro di lei, come questa piccola anticipazione che metto qui sotto, una chicca, un pezzo suonato dalla bella e brava Hiromi con un altro gigante e fenomeno del jazz, questo tutto nostro! Il mitico Stefano Bollani, buon ascolto e alla prossima con CDC Cultura!

Scritto e pubblicato da Giulio Bona per ComeDonChisciotte.org

Condividi questo contenuto...

Lascia un commento