I 12 richiedenti asilo portati nei centri in Albania dovranno essere lasciati liberi e riportati in Italia

Ieri mattina il tribunale di Roma non ha convalidato i decreti di trattenimento nel CPR di Gjadër in Albania, disposti dalla Questura di Roma ai sensi del Protocollo Italia-Albania, delle 12 persone migranti portate mercoledì dalla nave della marina militare italiana in Albania.

Le persone, di nazionalità egiziana e bengalese, facevano parte del primo gruppo di 16 uomini deportati in Albania; quattro di loro ieri erano già stati rimandati in Italia perché non rientravano nei requisiti previsti dall’accordo in quanto si trattava di due minori e di due persone considerate vulnerabili.

Le 12 persone rimaste erano state collocate nel centro albanese di Shëngjin, nel frattempo la Commissione Territoriale che aveva esaminato a tempo di record le loro richieste di asilo, applicando la cosiddetta procedura accelerata, le aveva respinte.

Il Tribunale, con una nota stampa firmata dalla Presidente di sezione Luciana Sangiovanni, ha ritenuto opportuno «considerata l’attenzione riservata al Protocollo dagli organi di informazione» di «rappresentare che i provvedimenti adottati dalla sezione specializzata hanno analizzato la specificità di ciascuna richiesta, tenuto conto delle previsioni del Protocollo e della sua legge di ratifica».

«I trattenimenti – prosegue il testo – non sono stati convalidati in applicazione dei principi, vincolanti per i giudici nazionali e per la stessa Amministrazione, enunciati dalla recente pronuncia della CGUE del 4 ottobre 2024 a seguito del rinvio pregiudiziale proposto dal giudice della Repubblica ceca. Il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane è dovuto all’impossibilità di riconoscere come “paesi sicuri” gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal Protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia».

Di seguito due dei decreti di non convalida:

Immagine di copertina: Photo credit: Klodiana Millona – Il CPR di Gjadër

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