Dopo l’assemblea telematica dello scorso 31 gennaio, diverse realtà lanciano per sabato 6 febbraio mobilitazioni in diverse città, davanti a ospedali, distretti socio-sanitari, sedi comunali, RSA. Gli appuntamenti: Venezia ore 11.00 Distretto socio-sanitario via Cappuccina; Padova ore 11.00 Ospedale Sant’Antonio; Verona ore 11.00 Ospedale San Bonifacio; Rovigo ore 11.00 Ospedale di Rovigo; Belluno ore 11.00 Ospedale di Belluno; Vicenza ore 16.00 Piazza dei Signori; Treviso ore 14.00 Ospedale di Ca’ Foncello.
Dopo la giornata di mobilitazione del 9 gennaio scorso di Marghera e Vicenza, nulla o poco è cambiato nella lotta alla pandemia da parte della Regione Veneto.
La diminuzione dei contagi e dei ricoveri è dovuta semplicemente alle opportune restrizioni del periodo natalizio. I decessi sono sempre in aumento: ad oggi circa 9.000, di cui 2.300 nelle RSA. Il tracciamento dei contatti è saltato completamente; l’uso inappropriato dei tamponi, la mancanza di alberghi-Covid non facilitano la diminuzione dei contagi.
Il Presidente Zaia non ha mai presentato un nuovo piano generale di nuove e massicce assunzioni di personale. Così come pure manca un adeguato finanziamento al capitolo del socio-sanitario. La situazione rimane a tutt’oggi grave. Il vaccino non è l’unica soluzione. Il Piano socio-sanitario regionale 2019-2023 si è dimostrato inadeguato.
Urge mettere in campo saperi, analisi e soprattutto idee di contrasto al fallimento di Zaia e company e per il rilancio di un adeguato servizio socio-sanitario pubblico.
Occorrono:
– ancora misure restrittive fino a dati certi per non incorrere nella terza ondata;
– diffusione di protocolli extraospedalieri per non intasare gli ospedali e generale potenziamento della medicina territoriale;
– ripristino di tutte le normali attività ospedaliere per evitare il ricorso al privato o alla rinuncia della cura e smaltimento veloce delle liste di attesa ferme da mesi;
– potenziamento dei servizi di emergenza territoriale;
– efficienti Dipartimenti della prevenzione: Il Veneto è ai primi posti per inquinamento dell’aria, dell’acqua e della terra;
– forte protagonismo delle Conferenze dei Sindaci delle AULSS;
– piano vaccinale con scelta esplicita nelle priorità per i soggetti da vaccinare; distribuzione del vaccino ispirata a criteri di trasparenza ed universalità;
– confronto continuo tra Regione, OO.SS., Associazioni, Comuni;
– adeguate misure di sostegno al reddito.
Per informazioni e adesioni:info@difesasanitavenezia.top
Lista Adesioni:
Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana
Centri sociali del Nord-Est
Caracol Olol Jackson Vicenza
Tutta la Città Insieme Venezia
Quartieri in Movimento Mestre
Comitato Salute Alta Padovana
Comitato SOS ospedale Sant’Antonio Padova
Sportello Diritti Persone Disabili e Familiari Società della Cura Venezia
Medicina Democratica Venezia
AmbienteVenezia
Laboratorio Venezia
Sara Visman Consigliera Comunale Venezia
Roberto Marinello medico Consigliere comunale Coalizione Civica Padova
Partito Comunista Italiano Veneto
Partito Rifondazione Comunista Veneto
Arturo Lorenzoni Consigliere regionale portavoce opposizione
Articolo Uno Padova
Associazione APRI Padova
CoBas Comune di Venezia
Venezia Verde Progressista
Elena Ostanel Consigliera regionale Il Veneto che Vogliamo
Partito Rifondazione Comunista Venezia
Europa Verde-Verdi del Veneto
Sezione ANPI Erminio Ferretto Mestre
Potere al Popolo
Ca’ Luisa Casa del Popolo
Partito Rifondazione Comunista Padova
Sinistra Italiana Padova
Coalizione Civica per Padova