Israele attacca le forze di pace dell’ONU in Libano: sdegno e passività internazionale

Southfront.press

La Forza internazionale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha dichiarato oggi, giovedì 10 ottobre, che i suoi peacekeeper sono stati attaccati dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per tre volte.

In un comunicato, la forza di pace ha affermato che “questa mattina, due peacekeepers sono stati feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato verso una torre di osservazione del quartier generale dell’UNIFIL a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere. Le ferite sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale”.

Ha anche accusato l’IDF di aver sparato contro la posizione 1-31 dell’ONU nella città di Labbouneh, “colpendo l’ingresso del bunker dove si trovavano le forze di pace, e danneggiando i veicoli e un sistema di comunicazione”. Un drone dell’IDF è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker”.

Ieri, 9 ottobre, secondo l’UNIFIL, le truppe israeliane hanno anche “sparato deliberatamente e disabilitato le telecamere di monitoraggio del perimetro di posizione. Hanno anche sparato deliberatamente contro l’UNP 1-32A a Ras Naqoura, dove un tempo si tenevano regolarmente riunioni tripartite prima dell’inizio del conflitto, danneggiando l’illuminazione e una stazione di collegamento”.

Dopo la pubblicazione della dichiarazione dell’UNIFIL, l’ambasciatore israeliano in Italia è stato convocato dal Ministero della Difesa Guido Crosetto.

Il Ministero della Difesa italiano, uno dei principali contribuenti dell’UNIFIL, ha definito “intollerabile” la sparatoria alla sede della forza di pace delle Nazioni Unite in Libano.

“La sparatoria alla sede dell’UNIFIL” e altri incidenti che coinvolgono “il fuoco di armi leggere” sono “intollerabili, devono essere evitati con attenzione e decisione. Per questi motivi, ho protestato con il mio omologo israeliano e con l’ambasciatore israeliano in Italia”, ha dichiarato il Ministro Guido Crosetto in un comunicato.

Anche l’Irlanda, un altro contributore chiave dell’UNIFIL, ha criticato gli attacchi dell’IDF. Il Taoiseach Simon Harris ha dichiarato di essere profondamente preoccupato i fatti che hanno coinvolto i peacekeepers delle Nazioni Unite e ha inviato solidarietà al personale ferito.

“Sparare contro le forze di pace non può mai essere tollerato o accettabile. Il casco blu indossato dalle forze di pace delle Nazioni Unite deve essere sacrosanto”, ha detto Harris. “Essi prestano servizio per conto della comunità internazionale in alcuni dei luoghi più difficili del mondo. Non sono combattenti ed il loro ruolo deve essere sempre rispettato”.

Non è la prima volta che le forze di pace ONU nel sud del Libano hanno subito il fuoco israeliano, da quando gli scontri tra l’IDF e Hezbollah sono scoppiati lo scorso ottobre, sullo sfondo della guerra israeliana contro l’enclave palestinese della Striscia di Gaza. Tuttavia, gli incidenti precedenti non sono stati tanto gravi quanto quelli di oggi.

Dopo l’escalation dei suoi attacchi ed il lancio di un’operazione di terra nel sud del Libano il mese scorso, l’IDF ha iniziato a fare pressione sull’UNIFIL, spostando le sue truppe proprio vicino alle posizioni delle forze di pace e ordinando loro persino di evacuare.

Vale la pena notare che il confronto ha finora causato la morte di oltre 2.141 persone in Libano e di altre 62 in Israele e nei territori occupati da Israele.

Southfront.press

Fonte: https://southfront.press/israel-faces-backlash-after-attacking-un-peacekeepers-in-lebanon/

Traduzione a cura della Redazione di ComeDonChisciotte.org

Titolo originale: Israel Faces Backlash After Attacking UN Peacekeepers In Lebanon

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