La censura del mainstream su una scoperta che potrebbe riscrivere la Storia dell’Umanità

Di Alberto Lori, globetodays.com

Sarà la leggendaria sala di Amenti?

Una scoperta che, se confermata, riscriverebbe interi capitoli della storia dell’umanità. Il 15 marzo scorso, in una conferenza stampa passata quasi inosservata in Italia ma accolta con entusiasmo dalla stampa internazionale, tre ricercatori italiani – Corrado MalangaArmando Mei e Filippo Biondi – hanno annunciato di aver individuato, sotto la piana di Giza, le tracce di quella che potrebbe essere la leggendaria Sala di Amenti.

Una notizia che, in altri tempi, avrebbe riempito le prime pagine. Eppure, in Italia, regna il silenzio. O peggio: l’ironia. L’establishment accademico e mediatico, spesso trincerato dietro un dogmatismo che poco ha a che vedere con la vera scienza, ha ignorato – o liquidato con sarcasmo – una scoperta potenzialmente epocale.

Una scoperta “impossibile”?

La censura del mainstream su una scoperta che potrebbe riscrivere la Storia dell'Umanità

Secondo i tre studiosi, la conferma sarebbe giunta grazie a un’inedita sinergia tecnologica: radar ad apertura sintetica, tomografia doppler stratificata e rilevazioni fononiche a bassa frequenza. Strumenti normalmente utilizzati in ambito militare o in geofisica avanzata, applicati questa volta con rigore metodologico e spirito pionieristico a uno dei luoghi più enigmatici del pianeta: l’altopiano di Giza.

La presunta Sala di Amenti, menzionata nelle Tavole di Smeraldo attribuite a Thoth e nella tradizione egizia esoterica, sarebbe localizzata a una profondità tale da spiegare come mai fino ad oggi nessuna indagine archeologica convenzionale l’abbia intercettata. Non un tempio, ma un sistema strutturato, una rete di camere collegate da cunicoli, forse antecedente persino alle stesse piramidi.

Il silenzio è assordante

Eppure, mentre il Daily Mail titolava “Has the Hall of Records been found?”, mentre il Time si interrogava sull’impatto culturale e simbolico di tale ritrovamento, e mentre testate indiane, arabe ed egiziane rilanciavano con entusiasmo le dichiarazioni dei tre studiosi italiani, in patria la notizia è stata ignorata o peggio: ridicolizzata.

La censura del mainstream su una scoperta che potrebbe riscrivere la Storia dell'Umanità
I tre ricercatori in prima fila

Forse perché MalangaMei e Biondi non fanno parte dei circuiti accademici canonici? O perché la loro scoperta incrina troppe certezze consolidate, intacca narrazioni archeologiche rassicuranti, e solleva interrogativi che spingerebbero l’opinione pubblica – e non solo – a guardare il passato (e il presente) con occhi nuovi?

Tra prudenza e censura culturale

È doveroso sottolineare che si tratta di una scoperta ancora priva di conferme definitive. Nessun ente internazionale ha, ad oggi, effettuato scavi o rilevazioni indipendenti nella zona segnalata. Ma è proprio per questo che la notizia avrebbe meritato un approfondimento, un dibattito, un confronto aperto. E invece, è stata relegata nel dimenticatoio da giornali e televisioni, quasi fosse una leggenda metropolitana da evitare.

L’informazione dovrebbe essere terreno di confronto, non di censura implicita. Ci troviamo davanti all’ennesimo caso in cui l’Italia – patria di menti brillanti e di scoperte rivoluzionarie – sembra vergognarsi del proprio genio quando questo osa uscire dai binari dell’ortodossia scientifica.

Se Amenti esiste davvero, lo dirà il tempo – e forse, con esso, anche la storia sarà costretta a fare un passo indietro per fare un balzo in avanti. Intanto, una domanda resta sospesa nell’aria del deserto e tra le righe dei giornali che tacciono: perché abbiamo così tanta paura di ciò che ancora non conosciamo?

“Il 24 maggio 2025, dagli studi QTV di Pisa, andrà in onda un’edizione speciale del programma ENYGMA: oltre il velo del mistero, condotta da Alberto Lori. L’evento vedrà la partecipazione straordinaria dei tre ricercatori protagonisti dell’articolo. La conduzione sarà affidata allo stesso Alberto Lori, insieme a Nicole Ciccolo, capo dell’ufficio stampa del Progetto.

Di Alberto Lori, globetodays.com

11.04.2025

Alberto Lori. Giornalista e Direttore Responsabile Globe Today’s

Fonte: https://www.globetodays.com/la-leggenda-di-amenti-riaffiora-dalla-sabbia

TItolo originale: La leggenda di Amenti riaffiora dalla sabbia

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