La schiacciante vittoria di chi non crede più che la politica la facciano i partiti

È stucchevole ma anche divertente sentire i soliti commenti dei politici per i risultati delle elezioni europee, dove ovviamente vincono sempre tutti e cercano di nascondere il vero vincitore che è il “non partito” del rifiuto della loro non politica. Oltre la metà dei votanti italiani si è rifiutata di legittimare un sistema la cui credibilità è molto al di sotto dello zero. Come si fa a pensare di rappresentarsi come vincitori a nome degli italiani, se i singoli partiti rappresentano una esigua minoranza lontanissima da quel consenso che sbandierano? Non reggono più nemmeno le retoriche sulla democrazia, su chi ha dato il sangue per farci votare e via dicendo, perché in Italia la “democrazia” la fanno ormai da tempo le multinazionali e i gruppi di potere che manovrano a piacimento governanti e politici con qualche rara eccezione del tutto ininfluente. Del resto pensare che più della metà degli italiani con diritto di voto sia costituita da idioti che non capiscono il valore della democrazia, mi sembra un’analisi assai superficiale. Non sarà che hanno altre valide motivazioni? Visto anche che sfidano il disprezzo di tutti i media e di tutte le istituzioni?

Siamo nei fatti una colonia americana e sarebbe più credibile farci votare direttamente alle elezioni del presidente degli Stati Uniti. Qualsiasi governo, di qualsiasi colore, obbedisce ai dettami che vengono da oltre oceano e la cosa è ormai così spudorata che tante persone lo hanno ben presente.
A conferma di ciò basti vedere la tragicomica fine che hanno fatto i “nuovi”, quelli che dovevano cambiare tutto, che spergiuravano che non si sarebbero mai alleati con nessuno e che alla fine non solo si sono alleati con tutti ma hanno anche seduto comodamente nel governo di chi l’Italia l’ha regalata alle banche e smantellata pezzo per pezzo, cioè quello stesso Draghi massimo rappresentante di quei poteri contro i quali i nuovi si erano sempre scagliati e per cui erano stati votati in massa. Quindi chi non vota molto probabilmente si è stancato di essere preso regolarmente in giro e non vuole dare più il supporto a un sistema che con il voto ha bisogno solo di una parvenza di legittimazione facendo credere di far partecipare il popolo. E può anche darsi che chi non vota stia costruendo la vera politica fatta non di lotte per il potere, di mafia, di massoneria, di scandali, di corruzione di devastazione ambientale, di inquinamento e attacco costante alla salute delle persone ma di progetti seri, veri, concreti per una nuova società che vada in una direzione completamente diversa da quella suicida attuale.

Un’altra critica che viene fatta a chi non vota è quella per la quale tutto si decide nei Parlamenti, come se qualsiasi politica, azione, gesto al di fuori di una istituzione in mano a poteri ben diversi da quelli popolari, non conti nulla. Non sta nemmeno in piedi la motivazione per la quale chi non vota poi non può metter voce quando si fanno le leggi, come se le leggi venissero fatte per il bene delle persone o come se l’unica forma per costruire o cambiare le società fosse fare delle leggi. Un esempio su tutti: le multinazionali tecnologiche informatiche sono composte dalle persone più ricche e potenti del pianeta che se ne fregano altamente di qualsiasi legge, a loro basta che la gente compri o usi i loro prodotti. Hanno i soldi e il potere per comprarsi tutto e tutti e, nel caso servano loro delle leggi, se le comprano, come sempre avvenuto e come avviene per qualsiasi lobby e  multinazionale. Sono infatti migliaia le lobby dei grandi gruppi di ogni tipo presenti al Parlamento europeo e il loro enorme potere è stato ancora una volta mostrato nel film Food for profit, laddove è evidente che tanti parlamentari fanno esattamente quello che vogliono le lobby, anche le azioni più aberranti.
Altro che democrazia, altro che voto come conquista! Come posso io cittadino normale contare come chi mette sul tavolo milioni, miliardi di euro? E come si fa a pensare che un sistema simile possa ancora avere una qualche credibilità? Invece di aspettare dei cambiamenti reali da quelle parti che non arriveranno mai, basterebbe vivere diversamente e costruire società che rispecchiano il cambiamento. Immaginate cosa succederebbe se milioni di persone dicessero no al consumismo, si autoproducessero energia e cibo, si aiutassero a vicenda ritrovando il senso della comunità, facessero lavori che tutelano ambiente e persone, non comprassero più “cinafrusaglie” e schifezze alimentari, ritornassero a frequentarsi direttamente e a prendere in mano le loro vite e non il loro cellulare. Agendo in questo modo cambierebbe moltissimo automaticamente senza bisogno di alcuna legge, voto, politico, ecc. Ed è proprio questo il grande cambiamento che chi è abituato a delegare, sempre e comunque, fa fatica ad accettare. Infatti la realtà si può cambiare direttamente e seriamente, senza aspettare voti, parlamenti, uomini o donne del destino, duci e ducetti, capi, messia o guru vari. Ognuno di noi ha enormi potenzialità e possibilità di scelta tutti i giorni, non solo una volta ogni tre o quattro anni, quando i politici si ricordano strumentalmente di lui o di lei. Poi se un giorno ci sarà qualcuno che sia diretta espressione del cambiamento, cioè che lo ha vissuto e lo vive e vuole farsi eleggere da qualche parte, lo faccia e magari avrà pure dei voti, se non altro perché più credibile di gente falsa e corrotta. Ma non sarà certo da lì che passerà il vero cambiamento, ormai è chiaro e lo sa la maggioranza degli “aventi diritto”.

_____

ED ECCO UNA LETTURA CHE PUO’ CAMBIARTI LA VITA

ESSERE NORMALMENTE SPECIALI. Vivere bene risparmiando soldi, tempo, lavoro, stress e tutelando ambiente e persone

Ti sei mai chiesto perché è così difficile cambiare anche se lo vorresti fortemente?
Pensi che per cambiare servano necessariamente tanti soldi?
Perchè le persone, dalla coppia in su, quando si mettono insieme con l’obiettivo di realizzare un miglioramento della loro vita, spesso si scontrano con vari problemi e difficoltà?
Vorresti costruire una progettualità individuale o insieme agli altri e non sai da dove iniziare e chi coinvolgere?
Credi di non essere all’altezza delle tue aspirazioni e pensi di non saper fare niente altro se non quello che hai sempre fatto?
Dubiti delle tue qualità e capacità perché non sei mai stato ascoltato o valorizzato?
Vorresti finalmente cambiare lavoro e fare le attività che hai sempre sognato?
Vorresti fare tutto questo tutelando anche persone e ambiente quindi dando un futuro a te stesso, ai tuoi figli e nipoti e al resto dell’umanità?
Nel libro troverai le risposte a queste domande e molto altro, che ti serviranno a intraprendere i tuoi progetti di cambiamento, a vivere bene risparmiando tempo, lavoro, stress, soldi, libero da convenzioni, credenze e frustrazioni che ti impediscono di realizzarti pienamente e di collaborare in maniera costruttiva con gli altri.

QUI PUOI ACQUISTARE IL LIBRO

Condividi questo contenuto...

Lascia un commento