L’orologio biologico interno è regolato da un gruppo di cellule nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo. Questo nucleo viene informato sulla intensità della luce esterna dalle cellule fotosensibili della retina e adatta i ritmi biologici del nostro corpo a quelli dovuti al susseguirsi di giorno e notte.
Quindi le informazioni che partono dal nucleo modulano gli ”orologi interni” di organi e cellule!
I segnali relativi all’informazione luminosa arrivano agli occhi sotto forma di onde scalari e tramite il tratto retino-ipotalamico modificano la salute del corpo.
La letteratura afferma che segnali esterni come la luce (fotobiomodulazione) e deboli campi elettrici e magnetici pulsati possono aiutare a ristabilire i ritmi alterati.
Secondo la legge di Stark-Einstein il cambiamento fotochimico può essere innescato solo dalla luce assorbita. L’acqua è un fotoaccettore biologicamente importante nell’intervallo 600-1100 nm (luce rossa e infrarossa). Non a caso gli esseri umani sono composti per il 60-70% di acqua in peso.
Gli studi dimostrano inoltre che l’acqua fornisce percorsi efficienti per l’immagazzinamento, la separazione e il successivo rilascio di cariche, grazie all’acqua nello stato di gel (acqua EZ).
Ecco perché una maggiore strutturazione dell’acqua favorisce l’attività della rete proteica e dei nodi di segnalazione dipendenti dall’energia.
Pertanto le interazioni luce-acqua possono rappresentare una nuova via per l’accoppiamento dei ritmi fisiologici mediante il trasferimento di energia esterna in un regime multifrattale altamente efficiente. Tale interazione nei tessuti può alimentare e modulare selettivamente i ritmi fisiologici per aiutare a ristabilire l’omeostasi-omeocinesi nei sistemi biologici.
La fotobiomodulazione e la fototerapia sono il futuro della medicina! Nulla di nuovo all’orizzonte visto che la luce solare, nella sua interezza spettrale, ha accompagnato e protetto l’uomo da milioni di anni!