Macron si salva, la Francia in fiamme

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Il governo francese è sopravvissuto a due voti parlamentari di sfiducia sulla decisione del presidente Emmanuel Macron di far passare una controversa legge di riforma delle pensioni senza l’approvazione dei legislatori. Le mozioni fallite lunedì sono state seguite da nuovi violenti disordini nella notte.

La prima mozione di sfiducia, presentata da un piccolo gruppo di legislatori dell’opposizione, ha raccolto un significativo sostegno all’Assemblea nazionale, dominata dall’alleanza centrista di Macron. La mozione ha ottenuto solo nove voti in meno dei 287 necessari per passare. La seconda mozione, presentata dal partito di destra National Rally, è stata sostenuta da soli 94 legislatori.

Nonostante la mancata approvazione delle mozioni, alcuni legislatori dell’opposizione hanno esortato il governo a dimettersi comunque. “Il governo è già morto agli occhi dei francesi”, ha dichiarato la deputata di sinistra Mathilde Panot dopo le votazioni. “Non ha più alcuna legittimità”.

Sulla scia dei voti di sfiducia, il principale sindacato di polizia francese, l’SGP Police FO, ha avvertito che gli agenti potrebbero non essere in grado di contenere i disordini in corso. “Stiamo iniziando a esaurire le forze di polizia”, ha dichiarato il sindacato, lamentando le cosiddette “azioni di forza” dei manifestanti, che bloccano improvvisamente le strade e causano altri disagi.

Le proteste sono state apparentemente all’altezza delle aspettative, con filmati caotici di vario genere emersi durante la notte. Diversi video provenienti dalla capitale francese, Parigi, mostrano barricate erette nelle strade, con vari oggetti dati alle fiamme.

La polizia è stata ripresa mentre caricava ripetutamente la folla, picchiando singoli manifestanti, apparentemente senza tentare di trattenerli.

Si prevede che i disordini continueranno in tutta la Francia anche nei prossimi giorni, con i sindacati che chiedono una “mobilitazione massima” e uno “sciopero generale” che dovrebbe iniziare già martedì.

La scorsa settimana Macron ha deciso di far approvare il disegno di legge, a lungo discusso, che innalza l’età pensionabile in Francia da 62 a 64 anni, senza l’approvazione del Parlamento. La mossa non ha fatto altro che alimentare le lotte in corso in Francia, con violente proteste che si sono protratte per settimane quando i sindacati hanno espresso la loro opposizione alla misura proposta.

Il disegno di legge, tuttavia, è ancora in attesa di una revisione da parte del Consiglio costituzionale prima di poter essere firmato in legge. Sebbene l’organo abbia il potere di respingere alcuni articoli di un disegno di legge, qualora li ritenga incostituzionali, il Consiglio lo fa raramente.

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Fonte: https://www.rt.com/news/573322-french-protests-noconfidence-vote/

Aggiornamento ore 02.03 del 21 marzo 2023

Traduzione a cura di Redazione CDC

Titolo originale: French protests rage after vote on pension reform

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