Ieri mattina (lunedì 27 luglio) conferenza stampa sotto il palazzo Raffaello della Regione Marche del coordinamento per il reddito Marche. E’ stata presentata la piattaforma di rivendicazioni intercategoriali per ricordare alla Regione che lo scorso 29 maggio era stato aperto un tavolo di confronto con lavoratori precari e non garantiti che non è più stato convocato.
Il documento presentato alla stampa e consegnato al Governatore Ceriscioli, contiene le rivendicazioni dei lavoratori dello spettacolo, dei docenti precari, dei lavoratori della logistica, degli educatori, dei medici specializzandi e delle piccole partite iva del settore Horeca: si sono uniti per chiedere il reddito di base e un nuovo welfare.
“La precarietà e la flessibilità lavorativa sono elementi caratterizzanti del vivere di tantissime persone. Le profonde e radicali trasformazioni del sistema produttivo legate all’innovazione tecnologica e scientifica e al post pandemia hanno reso obsoleto l’attuale sistema di welfare.
Dentro questo quadro, un reddito di base in grado di garantire la continuità salariale in assenza di continuità lavorativa è già da anni una necessità, messa in drammatico risalto dalla quarantena seguita alla pandemia da covid-19.
Il lockdown e la crisi economica che ne è seguita hanno reso evidente tutta l’insufficienza del welfare italiano, mostrando che il tessuto produttivo è fatto da lavoratrici e lavoratori non garantiti sia in termini di continuità salariale che di quantità salariale, cioè lavoratori poveri.
I diritti sociali oggi non riguardano più la garanzia di un lavoro stabile, ma quella di un reddito garantito, di un reddito di continuità tra un lavoro e l’altro, tra uno stipendio e l’altro”.
La comune condizione di non garantiti accomuna tutti per rivendicare un reddito di continuità, un salario minimo garantito, e una sanità pubblica di prossimità.
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