Una delle più stupefacenti capacità dell’uomo è quella di mentire a sè stesso.
Gli esseri umani imparano fin da piccoli che dire una bugia è spesso una scorciatoia per evitare punizioni o giudizi negativi. Quello che invece i bambini non imparano, da piccoli, è mentire a sè stessi. Non ne hanno bisogno. Se hai rubato la cioccolata, è sufficiente dire alla mamma che “non sei stato tu”, ma non hai alcun bisogno di mentire a te stesso per giustificare la tua azione: tu sai che l’hai rubata, e ti sta bene così (anzi, ti senti persino furbo, per averla sfangata).
Questo accade perchè il bambino non ha dei principi morali a cui deve rispondere. Lui ha solo voglia di cioccolata, e se riesce a soddisfare quella voglia evitando le punizioni, lui è a posto così.
Solo più avanti nell’età, quando cominci ad acquisire anche dei valori morali, cominci a provare dei conflitti interni per le azioni negative che compi. Ed è a quel punto che scatta la necessità, a volte, di mentire a sè stessi.
Se compi una azione moralmente scorretta, e non vuoi ammettere di aver violato i tuoi standard morali, racconti a te stesso una bugia qualunque, e così ti tranquillizzi interiormente. Ho rubato i soldi a un mio amico? “Si vabbè, ma tanto lui è ricco e non ne aveva bisogno”. Basta quella piccola bugia interiore, raccontata a te stesso, e di colpo non devi confrontarti con i tuoi standard morali.
Ho preso questa lunga rincorsa perchè sto cercando in qualche modo di spiegarmi come possano i sionisti agire nel modo in cui agiscono contro i palestinesi. Li massacrano impunemente da 80 anni, in modo cinico e sistematico, ma sembrano sempre avere una giustificazione valida per farlo.
Ce l’avevano nel ’48, quando programmarono in modo scientifico le uccisioni e la rimozione di 700.000 palestinesi dalle loro case (“questa è la nostra terra, Dio ce l’ha data e loro se ne devono andare”), e ce l’hanno oggi, quando uccidono decine di migliaia di civili e radono al suolo intere città palestinesi nella Striscia di Gaza (“Loro ci hanno attaccato il 7 di ottobre, quindi noi abbiamo il diritto di sterminarli senza pietà”).
Mi pongo questa domanda perchè ritengo umanamente impossibile compiere le azioni che compiono i sionisti, senza provare alcun senso di colpa.
Ma davvero è sufficiente convincersi che “siccome nel mio libro sacro ci sono scritte certe cose, io posso fare quello che voglio”? E’ davvero sufficiente pensare che “siccome noi abbiamo avuto l’Olocausto, ora siamo in credito con la storia per secoli a venire”? E’ davvero sufficiente convincersi che “tanto questi sono solo scafarafaggi, non sono esseri umani”, per massacrare sistematicamente e impunemente decine di migliaia di persone alla volta?
Come fanno i sionisti ad andare a dormire tranquilli alla sera? Come cazzo fanno?
Massimo Mazzucco